mercoledì 18 febbraio 2009

1.1. Glossa alle sette Mizwot dei Benè Noach - di AB הי"ו

Metodo mnemonico per ricordare le sette mizwot dei Benè Noach
Le sette Mizwot dei Benè Noach sono semplici da ricordare ricordando le prime quattro lettere dell’alfabeto ebraico:

  • א Alef [ אבר מן החי Ever Min Hechai]
  • ב Bet [ ברכת ה' Birkat Hashem]
  • ג Ghimel [ גזל Ghezel]
  • ד Dalet [ דין Din]

e le tre categorie di ‘averot che ogni ebreo pur di non commettere dovrebbe lasciarsi uccidere se necessario, cioè

  • עבודה זרה ‘Avodàh Zaràh ~ n.l. idolatria,
  • גילוי עריות Ghillui ‘Arayot ~ rapporti sessuali proibiti,
  • שפיכות דמים Shefichut Damim ~ spargimento di sangue.

Per aiutare la memoria sono stati sopra ordinati a seconda del metodo mnemonico qui proposto.


No all’ “infedele” e alla “conversione forzata”
E’ importante sapere che ebraicamente sia chi è בן נח ben noach ~ discendente di Noach sia chi è ebreo ha la possibilità di arrivare all’ עולם הבא ‘olam habà ~ mondo a venire, a condizione di rispettare le mizwot che lo riguardano.
In questo modo ci sono due effetti che sono da notare:

  1. Non esiste un concetto di “infedele”, perché ognuno rispetta le mizwot che lo riguardano a seconda di come è stato creato. Anche all’interno degli ebrei stessi ci sono precetti che riguardano solo il re, il כהן גדול Cohen Gadol ~ il grande Sacerdote, i כהנים cohanim ~ sacerdoti, i primogeniti, i לוים leviim ~ leviiti, poichè HQB”H ha deciso che sono necessarie solo per loro.
  2. Non è ricercata la conversione, il גיור ghiur, per un motivo ovvio. Un ben Noach può meritare ‘olam habàh semplicemente osservando le mizwot benè Noach, mentre se si converte deve osservarne 613. Nel caso in cui non sia intenzionato ad osservarle, perché bisogna aggiungergli peccati? Pertanto la conversione dovrebbe essere accettata solo in casi particolari, dove chi vuole essere convertito (גר צדק gher tzedeq) ha un forte desiderio di accettare su di sé altre mizwot, solo per servire HQB”H in modo ancora più completo.

Solo sette mizwot?

In realtà è necessario sapere che ogni mizwàh contiene molto, ma molto più di quanto semplicemente diciamo.

L'autore del Sefer Charedim, rabbenu Ela'zar Ezkari ז"ל, paragona la Toràh con un albero (עץ חיים Etz Chajim) in base al versetto che dice che la Toràh è un albero di Vita, semplificando la struttura dell'albero come composta da due parti: שרשים shorashim ~ radici e ענפים 'anafim ~ il cui significato letterale è rami, ma intende incluso in esso tutto ciò che non è un שורש shoresh ~ radice.

In questo modo definisce cosa sono quelle che chiamiamo mizwot: sono le radici, ma ogni radice ha diversi rami che discendono da essa.

Ad esempio la mizwàh di non defraudare include il rubare di nascosto, il rapinare a mano armata, definisce che quantità è minima per essere puniti da un tribunale umano (meno è vietato comunque, ma non è punibile normalmente se non da un tribunale divino), se ci sono dei casi in cui è permessa un'azione simile al rubare, l'imbroglio, il mentire per ottenere denaro altrui etc.

In tal modo è chiaro che quando parliamo delle 613 mizwot o delle 7 mizwot dei benè noach non parliamo solo di sette azioni, ma di un ampio ambito di codici da essi derivanti, il cui sunto è racchiuso in sette principi.

Questo sito non ha come scopo la stesura e la spiegazione degli 'anafim delle mizwot benè noach, ma ci sono diversi testi che li trattano ampiamente; naturalmente come sempre è necessario sapere che l'autore è un'autorità nel settore e che quello che dice è basato su quello che riportano i חכמים chakhamim ~ saggi ז"ל e non altre fonti.

Yehi Ratzon ~ Sia la Sua Volontà che ognuno di noi riuscirà a compiere tutte le mizwot che gli spettano.

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