martedì 31 marzo 2009

1.8 הכנסת הגדולה La Kenesset Ha-Ghedolàh ~ La grande congregazione

A proposito della trasmissione della Toràh orale dai tempi di Moshè Rabbenu fino al ritorno del popolo d’Israele dall’esilio babilonese alla terra d’Israele, la Mishnà racconta in Avot (1,1): Moshè ricevette la Toràh dal Sinai e la tramandò ad Yehoshu'a e Yehoshu'a ai זקנים Zeqenim ~ Anziani, i Zeqenim ai נביאים Neviim ~ profeti e i Neviim la tramandarono agli uomini della Kenesset ha-Ghedolàh ~ Grande Congregazione.
La Knesset Ha-Ghedolàh viene chiamata la riunione di profeti e anziani che aveva come capo Ezrà lo scriba ע"ה che è stata mantenuta in Israele.
Nella generazione del ritorno dall’esilio babilonese i profeti con gli anziani, quando videro le tante disgrazie che son cadute sul popolo d’israele dalla distruzione del primo Bet Ha-Miqdash e l’esilio del popolo tra gli altri popoli e la Toràh incominciò ad essere dimenticata e tanti cominciarono ad assimilarsi si sono fermati e riuniti e decisero delle תקנות Taqqanot ~ Istituzioni per salvare il popolo ebraico dall’assimilazione completa e la Toràh dalla dimenticanza.

בדיקת חמץ Bediqqat Chametz di AB

Sunto di norme sulla Bediqqat Chametz, ovvero il controllo delle proprie proprietà dalla presenza del חמץ chametz ~ sostanza lievitata, al fine della sua eliminazione prima di pessach.

[BIC 1] Entro la sera del 14 di Nissan è necessario ripulire la casa dal Chametz presente. E’ necessario porre maggiore attenzione ai luoghi in cui viene solitamente consumato o conservato, tra cui anche le tasche di vestiti dove, particolarmente nel caso di bambini, può essere stato inserito un cibo. Questa pulizia dev’essere eseguita nei luoghi dove la presenza di chametz è certa o anche solo dubbia, mentre non è necessaria in luoghi dove sicuramente non è stato inserito. Questo vale solo in ambienti dove non ci sono bambini piccoli, poiché altrimenti è altamente probabile che questi abbiano nascosto o sbriciolato qualcosa nei luoghi più remoti ed impensabili della casa. Tanto che ci sono poseqim che nel caso in cui ci siano bambini piccoli in casa considerano necessario controllare anche i bagni, dove solitamente una persona “adulta” non inserisce del cibo [OL3 7:9].

Quando?

[BIC 1,3] La sera del 14 di Nissan, quanto più presto dopo l’uscita delle stelle , si deve effettuare una vera e propria ricerca del chametz. [Nel caso non si sia potuta effettuare, vedi la fine dell'articolo]

Dove?

Questa dev’essere svolta in modo molto minuzioso in tutti i luoghi dove è possibile che vi sia stato inserito, persino in piccole fessure dove possa essere caduto, in particolar modo in cucina, armadi (da utilizzare durante Pessach) compresi [TH5 3.9; OL3 7:9]. La bediqqàh deve essere effettuata anche nella propria auto, in ufficio, negozio, cantina e simili [TH5 3.11; OL3 7:9].

  • I vestiti: c’è chi facilita [OL3 7:11] che non sia necessario un controllo minuzioso al momento della bediqqàh (cioè rivoltando ogni singola tasca), ma sia sufficiente verificare che non ci sia del chametz di grandezza maggiore a 20 grammi circa. Secondo tale opinione, non è però possibile utilizzare le tasche a meno che non le abbia minuziosamente controllate anche dalle briciole. [OL3 7:11, in base all’opinione dell’autore nell’introduzione al volume].

Come ?

  • Prima di effettuare questo controllo è bene lavarsi le mani, per evitare rischi derivanti da chametz che potrebbe esservi [BIC 3; OL3 7:6]
  • La bediqqat chametz lechatekhillàh dev’essere fatta con una candela di cera; quelle simili ad una torcia o composte da grassi vari o olii non possono essere usate. Nel macrogruppo delle torce si considera inclusa anche una candela con due stoppini. [BIC 2].
  • Sulla torcia elettrica ci sono diverse מחלוקות machaloqot~ discussioni. A priori c’è sicuramente da utilizzare la candela di cera o paraffina, ma se non ha questa possibilità c’è chi facilita ad utilizzare la torcia elettrica portatile, ma senza possibilità di recitare la berakhàh [OL3 7:8]; c’è invece chi permette anche recitare la berakhàh [ChO 2]
  • Prima della bediqqàh reciti la ברכה berakhàh ~ benedizione riportata nelle haggadot, che si conclude con אשר קדשנו במצותיו וציונו על ביעור חמץ “asher qiddeshanu bemizvotav, veziwanu ‘al bi’ur chametz” ~n.l “ che ci ha distinto con i suoi precetti e ci ha comandato di ‘ eliminare’ il chametz”. Si può fare una berakhàh per tutti i locali da controllare. Si stia inoltre attenti a non parlare dal quando si recita la berakhàh fino all’inizio della bediqqàh. Inoltre fino alla fine di questa non si parli di argomenti ad essa non inerenti. Nel caso di più locali da controllare è possibile anche inviare altri per effettuare la beddiqqàh, a titolo di שליחים shelichim ~ inviati. [BIC 5]

Usi & Costumi

  • E’ uso comune di prendere per la ricerca del chametz con sé un contenitore, per inserirvi l’eventuale chametz trovato, e un coltello, per permettere di grattarlo via nel caso sia attaccato ad una superficie.
  • C'è chi usa mettere nel contenitore del sale (cfr. BIC 6).
  • C’è chi usa distribuire per la casa 10 piccoli pezzi di chametz [BIC 6]; in tal caso si stia attenti ad avere ogni singolo pezzo più piccolo di 18 grammi (secondo l'opinione più rigorosa cfr. OL3 - introduzione) , e ricoprirlo di carta argentata (o simili) in modo che non ci sia nessun rischio di far sbriciolare o di rendere qualcos’altro chametz.[ChO 1; OL3 7:6]; chi li “nasconde” stia inoltre attento a metterli solo in luoghi dove si è soliti inserire chametz di solito. Chiaramente la ricerca non dev’essere finalizzata solo alla ricerca di questi “pezzi”, ma dev’essere un controllo minuzioso in ogni angolo necessario della casa, verificando cosa sia e cosa non sia chametz, considerando che anche alimenti come birra e whisky
    sono chametz. [OL3 7:6]

Divieti causa beddiqat chametz

Si ricorda che da mezz’ora prima dell’uscita delle stelle e quindi della bediqqàh è vietato: [BIC 4, ChO 3]

  • Consumare un pasto. Per pasto s’intende meno di una כביצה kabetzàh [senza buccia circa
    50 grammi – ChO 3] di pane o di pat habàh bekisanin (mezonot che abbiano almeno una di
    queste tre caratteristiche: dolci, croccanti o ripieni), mentre frutta e verdura sono permesse.
  • E’vietato inoltre appisolarsi o cominciare una qualsiasi attività lavorativa. C’è chi sostiene
    che se non c’è qualcuno che possa effettuare la bediqqàh nel suo tempo sia necessario anche interromperla [OL3 7:2], ma eventualmente ci sono opinioni facilitanti su cui appoggiarsi, ma anche questi sostengono che sia meglio interrompere [ChO 3].
  • E’ vietato addirittura studiare Toràh (questo solo dall’uscita delle stelle e non prima). C’è
    chi facilita nel caso in cui sia uno studio fisso rivolto al pubblico, ma in tal caso si ricordi
    pubblicamente di fare la bediqqàh appena tornati a casa [TH5 3.3]. Nel caso l’abbia
    cominciata בהיתר behetter, cioè nel tempo in cui era permesso, ci sono poseqim che
    permettono di non interrompere [OC 331:2; ChO 3, OL3 7:1 (che è rigoroso per gli
    ashkenaziti, in base al loro uso)].

Arvit

A priori faccia ‘Arvit prima della bediqqàh. C’è da facilitare a farla dopo nel caso in cui ha una persona che glielo ricordi a recitarla anche dopo [ChO 4; sembra si parli comunque del caso in cui non è abituato a pregare con minjian].

Vendita del Chametz

Se un locale / stanza / armadio viene venduto integralmente ad un גוי goj ~ non ebreo, attraverso una vendita secondo la halakhàh, e conseguentemente rimane chiuso ed inaccessibile per tutto pessach, [TH5 3.12] c’è chi facilita e permette di non controllarla nonostante la vendita venga effettuata solo la mattina successiva.
Nel caso se ne abbia la possibilità è meglio effettuare la vendita prima del tempo in cui cade l’obbligo di bediqqàh, così di evitare di entrare nella discussione [rivolgetevi al vostro Bet Ha-Kenesset di fiducia], e poter evitare il controllo.

Controllo non riuscito

[BIC 3] Se ha avuto, chas veshalom, una condizione di impossibilità per controllare la sera, controlli la mattina successiva; nel caso in cui la luce naturale a quell’ora sia molta non è necessaria la candela, in caso contrario bisogna adoperarla.

La sera della vigilia di Pessach (14 Nissan) quest'anno 5769 cade la sera tra il 7 e l'8 apr (2009 EV) - confronta la pagina relativa agli orari.

giovedì 26 marzo 2009

ברכת האילנות Birkat Ha-Ilanot di AB

Maran nello S.A. OC 226 dice “Colui che esce nei giorni di Nissan e ha visto degli alberi che germogliano dice la ברכה berakhàh ~ benedizione...[riporta il נוסח nussach ~ formula]…, e non benedice se non una volta l’anno, e nel caso in cui abbia tardato a recitare la berakhàh oltre il tempo in cui sono cresciuti i frutti non gli è permesso benedire”. Si sta parlando della birkat hailanot, berakhàh che sia gli uomini che le donne [in base al Chazon 'Ovadiàh di Pessach opera di Rav Ovadiàh Yossef שליט"א] devono recitare una volta l’anno sulla fioritura degli alberi da frutto. Il נוסח nussach ~ formula è trovabile su gran parte dei siddurim, con i salmi che si usano recitare assieme ad essa, ma per completezza lo riportiamo anche qui:

ברוך אתה ה' ﭏקינו מלך העולם, שלא חסר בעולמו כלום, וברא בו בריות טובות ואילנות טובות להנות בהם בני אדם:
Baruch Attà ה' ﭏקינו Melech Ha'olam, Shelo Chisser Be'olamò Kelum, uvarà vo Beriot Tovot veIlaonot Tovot Lehanot Bahem Benè Adam.
Benedetto Tu sia HQB"H D-o Nostro, Re dell'universo, che non ha fatto mancare nell'universo nulla, e ha creato buone creature e buoni alberi per portare da essi godimento agli uomini.

Ci sono diversi punti nelle parole di Maran che hanno dato adito ad alcune מחלוקות machloqot ~ discussioni.
Una di queste consiste nel tempo della birkat hailanot. Quando Maran parla dei “giorni di Nissan” intende dire solo quelli (come sostengono Maran HaChidàh e il Kaf Hachajim Sofer ivi) oppure parla in modo generale, poiché quello è il tempo in cui solitamente sbocciano in Eretz Israel [Yechavèh Da’at 1,1]. Da questa machloqet abbiamo diversi נפקא מינה nafka minàh ~ n.l. implicazioni logiche pratiche molto importanti: se i fiori sbocciano in un altro mese posso recitare la berakhàh? Nel caso in cui non ho fatto a tempo posso recitarla successivamente (ammesso e non concesso che ci siano ancora alberi in quelle condizioni)? Abbiamo una regola generale: quando è possibile è meglio non entrare in una מחלוקת machloqet ~ discussione. In parole povere si deve cercare di uscire d’obbligo לכולי עלמא lekullè ‘alma ~ n.l. secondo tutte le opinioni. Pertanto segnalo le conclusioni, relative alla situazione migliore e auspicabile in cui è bene recitare la birkat hailanot:

  • What? E’ necessario effettuare la berakhàh su almeno due alberi da frutto in fiore, prima che fruttifichino [completamente secondo OL3 6:6; KHS 226:6,9]. E’ possibile effettuare la berakhàh anche se sono della stessa specie, ma è meglio se sono differenti [OL3 6:1].
    • Dettagli sugli alberi: sarebbe bene che non siano soggetti ad ערלה ‘orlàh, cioè che non sia nei primi tre anni di vita, nei quali non è possibile avere godimento dei suoi frutti (venderli, mangiarli) [OL3 6:4]; sarebbe bene che non siano alberi derivati da un innesto diretto. L’OL3 permette di benedire su alberi che derivano dai frutti nati da un albero già innestato precedentemente, un cosiddetto innesto di seconda generazione [OL3 6:3]. E’ bene starci particolarmente attenti poiché c’è chi su queste due categorie vieta completamente di benedire [KHS 226:11].
  • When? Nel mese di Nissan, meglio se il giorno di Rosh Chodesh Nissan stesso poiché זריזין מקדימין למצות zerizin makdimin lemizwot ~ n.l. gli svelti cercano di affrettare l’esecuzione dei precetti [Pes 4a]. All’infuori del mese di Nissan secondo alcuni si benedice [YeDa 1,1] a condizione che ci siano le condizioni per farlo, secondo altri non è possibile, ma in caso la si faccia senza ricordare il nome di HQB”H IS”L [OL3 6:2; KHS 226:1].
    • Preferibilmente non Shabbat Qodesh; essendoci molti poseqim che lo vietano [OL3 6:5: KHS 226:4]. Chi si appoggia su Rav ‘Ovadiàh Yossef שליט"א [ChO 5] e altri poseqim che permettono, per farla a Shabbat Qodesh deve comunque stare attento a non trasportare il siddur fuori da un רשות היחיד reshut hayachid ~ territorio privato a meno che non vi sia un ערוב ‘eruv, poichè è vietato il “trasporto” degli oggetti fuori dai reshut hayachid di Shabbat Qodesh.
    • Non è obbligatorio recitarla necessariamente la prima volta che si vedono tali alberi [MB 226:5], ma sarebbe meglio, tanto che secondo il ChO 6 non si attenda neanche per recitarla con il pubblico se si ha (nel mese di Nissan) la possibilità di recitarla prima. La cosa migliore è organizzare un gruppo il giorno di Rosh Chodesh stesso [KHS 226:7].
  • Where? Sarebbe bene, se possibile effettuare la berakhàh fuori città, ma è ampiamente permesso anche dentro secondo la stragrande maggioranza dei poseqim [OL3 6:1; ChO 2].
  • Who? Anche le donne secondo molti poseqim sono obbligate alla mizwàh [OL3 6:1; ChO 1 e così sostiene anche Rav Ben Tzion Mutzafi שליט"א (audio anno 5771 sulle Mizvot di Nissan)] essendo essa una Berakhàh di lode, ma c'è chi sostiene che sia opportuno che sentano la Berakhàh da un uomo e rispondano Amen per uscirne dall'obbligo e uscire da ogni dubbio. 
Fonti principali citate sull’argomento sono שולחן ערוך אורח חיים Shulchan Aruch Orach Chajim = S.A., OC 226 e משנה ברורה Mishnàh Beruràh = MB e כף החיים סופר Kaf Hachajim Sofer = KHS in loco, אור לציון Or Letzion volume 3 = OL3, חזון עובדי'Chazon ‘Ovadiàh = CO sulla Birkat Hailanot, Yechavè Da’at = YeDa

נשיאים Nesiim

I primi 13 giorni del mese di Nissan c'è l'uso di leggere i sacrifici che sono stati sacrificati al tempo dell'inaugurazione del משכן Mishkan ~ il tabernacolo; ogni giorno il sacrificio del giorno relativo.
Solitamente la lettura viene effettuata dopo la teffillàh di shacharit, ma in caso non sia possibile, può essere completata durante tutto il giorno

Le Parashiot si trovano nel libro di במדבר Bemidbar nella sidràh di נשא Nassò nel 7° capitolo:
1° - 7:1-17 Inaugurazione del Mishkan e sacrificio del primo giorno da parte di Nachshon ben 'Aminadav della tribù di Yehudàh
2° - 7:18-23 Netanel ben Tzu'ar della tribù di Yssachar (qui il testo)
3° - 7:24-29 Eliav ben Chelon della tribù di Zevulun (qui il testo)
4° - 7:30-35 Elizur ben Shedeur della tribù di Reuven (qui il testo)
5° - 7:36-41 Shelumiel ben Zurishadai della tribù di Shim'on (qui il testo)
6° - 7:42-47 Eliasaf ben De'uel della tribù di Gad (qui il testo)
7° - 7:48-53 Elisham'à ben 'Amihud della tribù di Efraim (qui il testo)
8° - 7:54-59 Gamliel ben Pedatzur della tribù di Menashèh (qui il testo)
9° - 7:60-65 Avidan ben Ghid'oni della tribù di Biniamin (qui il testo)
10° - 7:66-71 Achi'ezer ben 'Amishadai della tribù di Dan (qui il testo)
11° - 7:72-77 Paghiel ben 'Ochran della tribù di Asher (qui il testo)
12° - 7: 78-83 Achir'à ben 'Enan della tribù di Naftalì (qui il testo)

il 13° giorno si legge dell'inaugurazione della menoràh (8:1-4) (qui il testo).

Dopo di ciò si fanno seguire diverse tefillot a seconda degli usi, ma la parte fondamentale equivalente secondo tutti è la lettura di queste parashiot.

Uso molto diffuso nelle comunità sefaradite è quello di aggiungere una teffillàh per עלוי נשמות 'illui neshamot ~ salita delle anime (dei defunti) composta da Rabbenu Yossef Chajim ז"ל nel Leshon Chakhamim (si trova in praticamente tutti i siddurim dopo la parte relativa a queste parashiot o dopo la birkat hailanot).

lunedì 23 marzo 2009

5769 Nissan

1. Rosh Chodesh Nissan - 1 di Nissan
nel 5769 (09) cade il 26 mar.
Dura un solo giorno

2. Vigilia di Pessach - 14 di Nissan
nel 5769 (09) cade la sera tra il 7 e l'8 apr. e l'8 apr. stesso
La sera c'è la mizwàh della Bediqqat Chametz, la mattina il digiuno dei Primogeniti, il termine ultimo della vendita del Chametz, la distruzione del Chametz rimasto.
Quest'anno abbiamo anche una mizwàh aggiunta che capita una volta ogni 28 anni:
La Birkat Ha-Chamàh, benedizione sul Sole, che Be"H sarà trattata a sè.

3. Pessach - dal 15 al 22 Nissan (fuori da Eretz Israel)
nel 5769 (09) parte dalla sera dell'8 apr. fino al 16 apr.
I primi due giorni sono giorni di Yom Tov, così come gli ultimi due.
I giorni in mezzo sono giorni di Chol Ha-Mo'ed in cui sono permesse la maggior parte delle מלאכותmelakhot ~ attività.
Lo scopo principale però di questi giorni è lo studio della Toràh.

4. Issru Chag - il giorno dopo il termine di Yom Tov - (fuori da Eretz Israel il 23 Nissan)
nel 5769 (09) cade il 17 apr.
In questo giorno è opportuno fare una סעודה se'udàh ~ pasto a base di pane durante il giorno; entro chatzot hayom, cioè metà delle ore di luce è necessario avere mangiato qualcosa in quantità maggiore di kezait, circa 30 grammi.

Per tutto il mese di Nissan non si recitano i תחנונים tachanunim ~ n.l. confessione dei peccati e il tzidduq haddin secondo il Ramà.
Per quale motivo? Spiega il Chazon ‘Ovadiàh: i primi 12 giorni non si recitano poiché sono giorni gioiosi nella quale in occasione dell’inaugurazione del משכן Mishkan ~ tabernacolo, i 12 capi delle tribù hanno offerto ogni giorno ognuno un sacrificio, come ricordato nella Parashat Nassò [Bamidbar cap.7]; il 13 è la vigilia di Pessach e gli otto giorni successivi è Pessach stesso; gli ultimi otto giorni del mese invece avremo Be”H IS”L בקרוב beqarov ~ n.l. presto l’inaugurazione del terzo Bet Hamikdash, תובב"א che dovrebbe essere ricostruito l’ultimo giorno di Yom Tov di Pessach, e poiché non si possono mescolare due שמחות semachot ~ n.l. feste / momenti di gioia, si posticiperà la Sua inaugurazione nei giorni successivi.

Digiuni: secondo Maran sono vietati solo quelli pubblici, escluso il digiuno dei primogeniti,
mentre secondo il Ramà anche quelli privati, come per un anniversario. Anche il Ramà permette un תענית חלום ta’anit chalom ~ digiuno relativo a (un brutto) sogno.

domenica 22 marzo 2009

1.7 בית דין הגדול Bet Din Haggadol ~ Il grande tribunale

Prima di morire Moshèh Rabbenu ha tramandato la Torah al suo successore Yeoshua Bin Nun, attraverso il quale è stato composto una congregazione di settanta חכמים chakhamim ~ saggi chiamati con l'appellativo di זקנים “Zeqenim” ~ “anziani” che furono scelti da Moshè stesso su ordine di HQB"H.

Questa congregazione con Yeoshua a capo venne chiamata בית דין הגדול Bet Din Haggadol ~ il grande Tribunale composta da 71 anziani [Yehoshua + 70 saggi]; quest’organo giudiziario rimase in vigore fino alla distruzione del secondo Bet Ha-Miqdash e il successivo esilio.

Ogni domanda che veniva loro posta a cui non trovavano una soluzione già codificata nella Toràh (scritta o orale) decidevano sulla base di uno dei 13 criteri [13 criteri tramandati dal Tannàh (maestro dell'epoca della mishnàh) Rabbi Ishmael e dovrebbero essere letti ogni giorno nella prima parte della preghiera di shacharit] e altri tipi di applicazioni e e criteri di studio della Toràh trasmessi da Moshèh Rabbenu a nome di HQB"H; nel caso vi fosse una divergenza si decideva sulla base della maggioranza.

Ogni saggio che trovava nella Toràh qualche risposta a delle domande doveva esporla al Bet Din Haggadol e se veniva ritenuta valida, diventava una legge in Israele, valida come se fosse stata decretata da HQB"H.

La decisione del Bet Din Hagadol veniva chiamata פסק דין Pesaq Din ~ Sentenza o הלכה Halakhàh.

Il Beit Din Hagadol veniva denominato anche Sanedrin Haggedolàh, quando vi era il Bet Ha- Miqdash si riunivano in una aula speciale chiamata לשכת הגזית Lishkat Hagazit ~ L’Aula delle pietre intagliate in maniera superba.

domenica 15 marzo 2009

1.6 Glossa a Torat Ha-Nistar - AB הי"ו

La Torat Ha-Nistar è la parte più segreta della Toràh Ha-Qedoshàh, conosciuta anche come קבלהQabbalàh.

Bisogna sapere che non tutti possono studiare la Torat Ha-Nistar, e bisogna anche capire perchè.



Perchè non tutti possono studiare Torat Ha-Nistar?

Spieghiamo la cosa in modo evidente. Se non ho mai studiato somme e prodotti, o anche se le ho studiate ma non so cosa sia un'equazione, non potrò mai comprendere la legge della relatività.

Posso prendermi in giro oppure comprendere in forma molto superficiale il contenuto, ma non posso comprendere fino a in fondo la natura delle cose; nel caso però arrivi a studiare a passi, prima matematica di base, poi equazioni, poi analisi etc. fino ad arrivare ad una comprensione della legge della relatività.



Questa cosa viene ampiamente compresa relativamente alla fisica e la matematica, ma non viene compresa relativamente allo studio della Qabbalàh, che è divenuto lo studio di "approfondimento" di turno in base alla moda moderna.



Il Maestro Rabbenu AriZal soleva dire che nei suoi testi מגלה טפח ומכסה אלפים אמה "Megallèh Tefach umchassèh alpaym ammàh" ~ rivela un tefach (unità di misura di un palmo) e nasconde 2000 ammot (unità di misura di un braccio); spiegano la frase in questo modo: quando ci si rende conto che ciò che è stato rivelato getta nuove problematiche da comprendere su una vastità di argomenti ad esso legato si è arrivati a comprendere, altrimenti no.



Ciò che di solito viene "venduto" come Qabbalàh spesso sono assaggi di essa, oppure una versione molto molto light, che sarebbe molto più chiara con introduzioni e basi più solide.

La stragrande maggioranza delle cose che ho sentito personalmente da persone che "spacciavano" come Qabbalàh sono cose esplicite nel Talmud, per la maggior parte nella parte di aggadàh ~ n.l. "racconto".



Ma io voglio essere profondo...

Lo studio di Torat Ha-Nistar a tutti i costi spesso è dovuto ad influenze esterne, oppure al desiderio di essere profondo.

Chiunque abbia un minimo di esperienza di studio di Talmud dal punto di vista halakhico, può assicurarvi che uno studio approfondito della Toràh Sheba'al Peh è molto, ma molto più profondo della maggior parte di ciò che viene "spacciato" come Qabbalàh; allo stesso tempo si guadagnano altre due cose: 1. comprensibilità maggiore 2. possibilità di applicare in pratica ciò che si è studiato.

Sul secondo punto dipende poi dall'argomento trattato e dal livello di profondità dello studio, poichè chiaramente ci sono argomenti più "quotidiani" mentre altri lo sono meno.



Leggere lo Zohar Haqqadosh

Una cosa molto diffusa è la confusione tra la lettura dello Zohar Haqqadosh e lo studio di Qabbalàh. E' vero che lo Zohar Ha-Qadosh è uno dei testi principali della Torat Hanistar, ma è anche vero che è possibile senza problemi leggerlo (in lingua originale,) anche per una persona qualunque, ed ha un'influenza molto profonda nell'anima.

Il Maghen Avraham riporta che questo è l'unico tipo di studio che viene considerato come tale anche se non si capisce cosa si legge, addirittura anche se si sbaglia la lettura.

La comprensione più approfondita del testo con commenti e simili invece è più problematica.

Per gli altri testi di Qabbalàh non vale lo stesso discorso.



Voglio studiare Qabbalàh: cosa devo fare?

La parte fondamentale dello studio necessario per entrare in questo tipo di studio è quella della conoscenza della Toràh Sheba'al Peh, in particolare sotto forma di Talmud con i suoi principali commentatori e di Poseqim [cfr. Kaf Hachajim (Sofer) su O.C. 156]; c'è chi aggiunge anche la necessità di conoscere le regole principali per fissare la halakhàh.

Questo serve principalmente perchè lo studio di talmud e halakhàh crea una forma mentis di studio, che dev'essere necessariamente applicata allo studio.

Inoltre, la maggior parte delle domande poste nei testi di Qabbalàh sono domande che sono poste anche in questi testi, e non è possibile capirne la parte più nascosta se non è conosciuta la parte più evidente.



C'è chi indica anche un'età preferibile, ma su di essa c'è grande discussione.

E' indiscutibile invece la necessità di basi per la comprensione come abbiamo illustrato precedentemente.



Oltre a ciò c'è la necessità ulteriore di un'applicazione nell'osservanza delle mizwot in modo approfondita, poichè l'osservanza delle mizwot raffina l'anima, e per imparare la Toràh, in particolare in questo ambito, è necessario avere l'anima molto fine.



Se studio geometria non devo essere un triangolo...

Ho spesso sentito frasi di questo genere, applicate alla Toràh Ha-Qedoshàh. Se studio non sono costretto ad applicare, ma lo studio e l'applicazione sono due cose distinte.



Ciò non è vero fin dal paragone:


  • Lo scopo della geometria non è quello di essere un triangolo, ma quello di sapere applicarne i suoi principi. Se non sono capace, ho mancato l'obbiettivo dello studio in cui mi sono applicato.

  • Uno degli scopi principali dello studio della Toràh Ha-Qedoshàh è quello di migliorare lo stile di vita, per arrivare all'applicazione quotidiana dei concetti studiati. Se manca l'applicazione, ho mancato l'obbiettivo dello studio in cui mi sono applicato!

Sull'argomento si potrebbe allungare, ma esula dall'argomento stesso di questo post.


Come riconoscere un maestro di Torat Ha-Nistar


Presupposto quello che abbiamo detto, che per studiare nel modo opportuno è necessaria una base solida e ampia, è necessario sapere che riconoscere un maestro di Torat Hanistar vero e proprio non è semplice, poichè è semplice per chi non ha studiato abbastanza pensare che chi sa poco più di lui sappia davvero tanto, specie se inserisce nel discorso questioni poco chiare.


E' evidente però che:



  • Chi non ha ampie basi di studio di halakhàh non possa entrare in questo tipo di studio.

  • Chi non osserva le mizwot in modo dettagliato non ha aderenza ad una comprensione corretta di questo tipo di studio.

Inoltre c'è una regola generale riportata a nome del רמח"ל ז"ל Ramchal, Rabbi Moshèh Chajim Luzzato, grande Rabbino italiano Mequbbal vissuto circa tre secoli fa, per distinguere chi sa di Torat Hanistar:





Se una persona ti dice di sapere Torat Hanistar, stà sicuro che non la
sa.


Se ti dice di non saperla, c'è la possibilità (non è sicuro perchè potrebbe
essere vero) che la sappia.


Yehi Ratzon che riusciremo ognuno a tirare fuori il massimo di sè e studiare la Toràh in base alle nostre inclinazioni.


1.6 חכמת הנסתר Chochmat HaNistar ~ la Saggezza del Nascosto

Oltre alle regole che HQB"H ha trasmesso a Moshèh in forma esplicita sotto forma di Toràh Sheba'al Peh, gli ha trasmesso anche la parte più segreta della Torah, in cui sono inclusi anche i segreti relativi al compiere le mitzwot e i loro significati sulla base della Saggezza Divina Superiore.
HQB"H non ha permesso di insegnare la parte segreta della Torah a chiunque, ma solamente al singolo puro nell’anima e nel corpo con una saggezza profonda e cuore pieno di sentimento.
I segreti della Torah vengono chiamati “Saggezza nascosta” o “Qabbalah” [dall’Ebraico “ricevere”] poiché vengono trasmessi da un uomo [che ha ricevuto] ad un altro [che riceve].

martedì 10 marzo 2009

1.5 La תורה שבכתב Toràh Shebichtav ~ Scritta e la תורה שבעל פה Toràh Sheba’al Peh ~ tramandata in forma orale

Moshè Rabbenu ha tramandato hai figli d’Israele la Toràh in questo modo:

  1. Tutti i comandi delle mitzwot sono stati tramandati per iscritto in forma sintentica e vengono chiamati con il nome collettivo di תורה שבכתב Toràh Shebichtav ~ Toràh scritta o semplicemente con il termine collettivo di “Toràh” . Per esempio: la mizwàh dei tefillin è scritta in [Devarim 6, 8] “E legherai come segno sul tuo braccio, siano frontali fra i tuoi occhi”, la mizwàh della Sukkàh è scritta [Vayqrò 23,42] “Nella sukkàh risiederai per sette giorni”, il divieto di mangiare טרף Taref ~ cibo proibito è scritto [Shemot 22,30] “e la carne proibita nel campo”
  2. La descrizione dei dettagli delle mizwot è tramandata in forma orale, ed è chiamata con il nome collettiva di תורה שבעל פה Toràh She-ba’al Pèh ~ Toràh Orale o מסורת Massoret ~ Tradizione. Per esempio i dettagli della mizwàh dei tefillin: i quattro brani contenuti in scatole quadrate, il loro ordine, quali sono, come devono essere scritti, come si legano i teffillin al braccio e alla testa. I dettagli della mizwàh della sukkàh: come devono essere le pareti di essa, quante devono essere, come dev’essere lo Sechach, l’altezza della Sukkàh e altro. La mizwàh che vieta di mangiare Taref: cosa è considerato non כשר Kasher ~ idoneo all’alimentazione, in che condizioni, quali sono gli animali idonei e quali non.

La Toràh viene suddivisa in cinque libri chiamati חומשים Chumashim dalla parola cinque (חמש chamesh) in ebraico e sono Bereshit, Shemot,Vaiqrà, Bamidbar, Devarim normalmente conosciuti in Italia rispettivamente con i nomi di Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio.

domenica 8 marzo 2009

גמטריא Ghematria

La גמטריא Ghematria è un concetto complicato, che è possibile spiegare a diversi livelli.


Il modo più semplice è definirlo come calcolo del valore delle lettere.


Infatti ogni lettera dell'alfabeto ebraico ha un valore.





Ad esempio la Alef א vale 1, la Beth ב vale 2, ... la Yod י vale 10; da qui in poi si sale di decina in decina: la Kaf כ vale 20, la Lamed ל vale 30, ... la Qof vale 100; quindi si sale di centinaia in centinaia: la Resh ר vale 200, eccettera.





Il calcolo totale del valore delle lettere forma la ghematria semplice della parola.


Inoltre ci sono altre combinazioni che possono essere prese in considerazione, come le lettere iniziali soltanto, le lettere finali, lettere con un salto fisso. E' possibile inoltre, secondo alcuni criteri cambiare determinate lettere con altre in casi particolari.


Ognuno di questi procedimenti ha delle norme particolari e criteri di funzionamento che vanno studiati a sè, ma a livello base è possibile dire che applicati questi criteri è possibile sapere questioni che vanno oltre il significato più semplice della parola stessa.



Bisogna inoltre sapere che una ghematria è possibile che indichi qualcosa o il suo contrario esatto, ad esempio la ghematria di עשו Esav è la stessa di שלום armonia, di cui esso è l'esatto opposto.



Yehi Ratzon che riusciremo a comprendere le cose in modo più completo possibile.

1.4 Le 613 Mitzwot

Tutti i precetti della Toràh vengono suddivisi in due categorie:



  1. מצות עשה “Mitzwot ‘Asèh” identificano i precetti che abbiamo l’obbligo di effettuare. Ad esempio: indossare i Tefillin, mangiare la Matzàh a Pessach, sentire lo suono dello Shofar a Rosh-Ha-Shanà, dare Tzedakà ad un povero, onorare il proprio padre e la propria madre.

  2. מצות לא תעשה “Mitzwot Lo Ta’asèh” identificano i precetti che indicano un divieto. Ad esempio: non mangiare il maiale, non mangiare carne con latte, non mangiare chametz (cibo lievitato) a Pesach, non rubare, non mentire.

I nostri saggi Zirchonam Livrachàh hanno esplicitato il numero totale di tutti i precetti:


613 tra mizwot ‘asèh e mizwot lo ta’asèh e per questo vengono chiamate ”Tariagh Mitzwot”; Tariagh è la ghematria (valore numerico) di 613; 400 = ת Taf, 200 = ר Resh, 10 = י Yod, 3 = ג Ghimel.


Di queste 613 mizwot, 248 sono mizwot ‘Asèh e 365 sono Lo Ta’asèh.

domenica 1 marzo 2009

1.3 קבלת התורה Qabbalat Hatoràh ~ La ricezione della Toràh

Giunti al Monte Sinai dopo l'uscita dall'Egitto, il popolo d’Israel tramite Moshè Rabbenu ע"ה ricevette l'ordine di HQB”H: “E adesso se ascolterete la mia voce e osserverete il Mio patto sarete per Me il popolo prediletto tra tutti i popoli, poiché a Me appartiene tutta la terra, e voi sarete per Me un regno di sacerdoti e popolo distinto”. [Shemot 19, 5-6]



Per permettere quindi di meritare ciò e far di essi divenire un popolo distinto, esempio per tutti i popoli, HQB”H, tramite Moshè Rabbenu, aumentò loro il numero di mizwot, aggiungendo alle 7 mizwot dei Benè Noach (cfr. 1.1).


In modo generale tutte le mizwot che Moshè Rabbenu insegnò al popolo d’Israele vengono chiamati “Toràh”.



I Figli d’Israel hanno accettato la Toràh dicendo: “Tutto ciò che HQB”H dirà noi Faremo e Ascolteremo” [Shemot 24, 7].



E questa è la קבלת התורה Qabbalat Ha-Toràh ~ ricezione della Toràh.