domenica 25 luglio 2010

Tu-BeAv - Yom Tov per ghilgul

Del giorno di Tu-Be-Av ne abbiamo già parlato in articoli precedenti, quest’anno vorrei approfondire un concetto che si impara dal giorno stesso e che può riassumersi in questa frase:

מגלגלין זכות על ידי זכאי Megalghelin Zekhut 'al yedè Zakkai ~ si rigira il merito (per mano/) attraverso un meritevole וחיוב על ידי חייב Vechiuv 'al yedè Chayav ~ e debito (per mano/) attraverso un debitore ossia più una persona ha meriti e più HQB"H fa sì che arrivi attraverso di essa un merito ulteriore che doveva essere trasmesso all'Universo; allo stesso modo anche il contrario: più una persona fa averot (e quindi è debitrice nei confronti di HQB”H) e più HQB”H lo utilizzerà come tramite per portare eventi negativi, che comunque sarebbero accaduti; tutto dipende dalla tendenza delle azioni della persona.
E’ da sottolineare che il termine chiuv non è da associarsi con quello di colpa, bensì con quello di “debito”. Il “debito” di cui si parla è quello che si crea quando c’è un deficit tra ciò che potenzialmente si può realizzare di buono e ciò che effettivamente si fa.

Nel ragionare su questo concetto si deve fare attenzione a non cadere in questi tre errori:
(a) evitare di pensare che non sia possibile cambiare le cose poiché tutto dipende dall’intenzione che si ha e dalla quantità e qualità dei meriti e dei "debiti"; (b) a volte HQB”Q fa delle eccezioni alla regola per Suoi cheshbonot (conti Divini che potrebbero non essere chiari agli occhi di tutti) (c) non bisogna pensare che questo sia l’unico modo che HQB”H ha per far arrivare meriti e debiti all’Universo poiché nel caso in cui non ci sia nessuno di adatto per essere da tramite al Suo Volere manderà un altro inviato. Riguardo a ciò è detto “הרבה שלוחין למקום Harbè Sheluchin LaMaqom ~ Molti inviati ha il Maqom "Luogo" [il “Luogo” per Eccellenza, quindi HQB"H IS"L che occupa tutti i luoghi]”.

Per capire meglio il concetto di Megalghelin Zekhut 'al yedè Zakkai può essere utile esaminare parte di un מעשה ma'asè ~ gesta riportato al termine del secondo capitolo di massechet Ta'anit (18b) [di cui si parla anche in Massechet Semachot (capitolo 8)]:

"Quando Toryanos שר"י (generale romano) voleva uccidere Lolianos e suo fratello Pappos (due ebrei condannati ingiustamente a morte per salvare altri del popolo ebraico) a Ludkia (Spiega Rashì che si tratta della città di Lud, in Israele) gli ha detto (Toryanos): 'Se venite dal popolo di Chananya Mishael e 'Azariàh, venga il Vostro Signore e vi salvi dalle mie mani, allo stesso modo in cui ha salvato Chananya, Mishael e 'Azariàh dalle mani di Nevuchadnetzar שר"י [che li ha buttati in un braciere enorme perchè non si sono inchinati alla sua statua monumentale per onorarlo, come riportato nel libro di Daniel, e si sono salvati senza bruciarsi, camminando nel fuoco]'. Gli hanno risposto: 'Chananya, Mishael e 'Azariàh erano צדיקים גמורין Tzaddiqim Ghemurin ~ Giusti Completi ed erano degni che venisse fatto loro un נס nes ~ miracolo, e Nevuchadnetzar era un re corretto [N.d.T. perchè onorava HQB"H] e degno che si facesse un nes per sua mano, e tale רשע rash'à ~ malvagio [si riferiscono a Toryanos] è un sempliciotto e non è degno che si faccia un nes per sua mano e noi (paralano di sè stessi) abbiamo già un debito di annullamento verso il Maqom, e se non ci uccidi tu molti uccisori ha il Maqom, e molti orsi e leoni ha il Maqom nel suo Universo che ci assalirebbero e ci ucciderebbero, ma non ci ha consegnato HQB"H nelle tue mani se non per il fatto che in futuro vuole riscuotere il debito del nostro sangue dalle tue mani'; nonostante ciò (Toryanos) li ha uccisi immediatamente.
Hanno detto (testimoni che hanno assistito a quanto accaduto) non hanno fatto in tempo a muoversi da lì fino a che sono venuti alcuni ministri da Roma che gli hanno bucato le cervella (pena molto consueta ai tempi)."

Dalla risposta di Lolyanos e Pappos si può dedurre che ogni persona ha la facoltà di libero arbitrio per decidere come comportarsi e le conseguenze di tale comportamento non dipendono da lui stesso, ma dalla volontà di HQB”H. [Il concetto in sè prende più di qualche riga ma non approfondisco ora l’argomento perchè si rischierebbe di uscire fuori tema]

Questo concetto non solo è applicabile alle persone ma anche ai giorni: alcuni sono più propizi di alti per l’avvenimento di determinati fatti. Per esempio il giorno del proprio compleanno (chiaramente secondo il calendario ebraico) è un giorno di buon auspicio in cui c’è maggiore possibilità di avere הצלחהhatzlachàh ~ successo nelle proprie azioni [così scrive Rabbenu Yossef Chajim ז"ל nel testo Ben Yehoyadàh su Berakhot (28a)], mentre i giorni di Yorzait, cioè gli anniversari di morte, sono di minor auspicio ed è per questo che si usa digiunare e aumentare mizwot, per annullare questo effetto negativo attraverso la Teshuvàh.

I benè Yisrael possono innalzarsi oltre l’accezione negativa del giorno attraverso l’osservanza delle mizwot, ma devono ricordarsi che c’è la possibilità che li influenzi comunque a seconda di quanto effettivamente ci si impegna per annullarne gli effetti.
Per i motivi di cui sopra è importante conoscere quali siano giorni propizi e meno, in particolare la Ghemarà in Massechet Ta'anit (26b) riporta che non ci sono stati giorni טובים Tovim ~ buoni per il popolo d'Israel come Yom Ha-Kippurim e Tu-BeAv.

Il giorno di Tu-BeAv, il 15 di Av, è un giorno in cui sono accaduti molti eventi che hanno unito il popolo d'Israel; per questo motivo c’è maggiore possibilità di aumentare l'unione tra i benè Israel, in particolare attraverso lo studio di Toràh e Mizwot, che è ciò che unisce effettivamente il popolo ebraico, in quanto lo studio e l’osservanza delle mizwot rendono la persona e l’Universo più tendenti alla perfezione ed alla completezza, che per definizione sono elementi di unione e avvicinamento, opposti al concetto di ‘averàh ~ peccato, che crea disgregazione e quindi allontanamento.

Prendiamo quindi coscienza della potenzialità positiva di questo giorno particolare per sfruttarla.

domenica 18 luglio 2010

NOTA SU TISH’ÀH BEAV

Cinque eventi sono accaduti il nove di Av (Ta’anit 26b) tra cui la distruzione del primo e del secondo Bet Ha-Miqdash. Bisogna capire che non piangiamo solo per i peccati dei nostri padri che ne hanno causato la distruzione, ma anche perché ogni generazione in cui il Bet Ha-Miqdash non viene ricostruito è come se fosse stato distrutto in quei giorni, in particolare perché le cause che hanno portato alla distruzione non sono state sistemate, in primis la שינאת חינם Sinnat Chinnam ~ l’odio gratuito. [Cfr. introduzione al Chafetz Chayim].

ALCUNE NORME SULLA VIGILIA DEL 9 DI AV – in breve

- תחנוןTachanun. La vigilia del 9 di Av non si recita il tachanun; nel caso di Shabbat Qodesh non si recita Tzidkatechà all’ora di Minchàh (TH vol 7 6.1)
- תיקון חצותTiqqun Chatzot. C’è l’uso di recitare Tiqqun Chatzot, una serie di tefillot sulla distruzione del Bet Ha-Miqdash. Chi usa recitarlo nel periodo di Ben Ha-Metzarim di giorno lo reciti anche la vigilia di 9 beAv. Durante la notte di 9 beAv si usa recitarlo (TH 6,2). C’è chi sostiene che si recita solo la prima parte, il Tiqqun Rachel.
- Studio. C’è l’uso di non studiare già dopo חצות היום chatzot hayom ~ metà delle ore di luce studi di Qodesh che portano simchàh e limitarsi a studiare altro come il libro di Yiov, Echà e vari midrashim ad essi connessi (cfr articolo relativo), e c’è chi usa applicare quest’uso anche quando la vigilia del 9 di Av cade di Shabbat Qodesh. L’importante è che perciò non smetta di studiare (TH 6.3).
- Passeggiate. Sono vietate la vigilia del 9 di Av e tanto più il giorno stesso. Birkè Yossef (553,5); Sha’rè Teshuvàh (553,5), Kaf HaChajim Sofer (553,20), Torat Hamo’adim (6,4)
- סעודה מפסקתSeudàh Mafseqet. Il pasto precedente il digiuno deve essere fatto prima del tramonto, dopo chatzot hayom. Ha delle norme particolari (trattate in un precedente articolo). In sintesi: si mangia per terra, non più di un cibo cucinato, anche se è possibile aggiungere frutta e verdura fresca. (E’ vietato mangiare carne e bere vino già da prima). Non si sia in condizione di recitare lo Zimmun (cfr O.C. 552)
Be”H il bet Ha-Miqdash sarà ricostruito e non avremo queste norme di ristrettezza, ma il giorno di Tish’àh BeAV sarà Yom Tov.

venerdì 16 luglio 2010

BEN HA-METZARIM – lavarsi

Durante il periodo di Ben Ha-Metzarim abbiamo diverse ristrettezze allo scopo di sentire più profondamente il lutto per la mancanza del Bet Ha-Miqdash תובב"א . Tra questi divieti c’è quello di lavarsi almeno nella settimana shechal bo Tish’àh beAv, la settimana in cui cade il nove di Av, cioè da Shabbat Qodesh precedente fino al 9 di Av stesso.

Esistono vari usi per quanto riguarda da quando far cominciare il periodo di ristrettezze:
a) שבוע שחל בו תשעה באב Shavua shechal bo Tish’àh BeAv. Così dice il Rambam (Hilkhot Ta’aniot 5,6) e Maran lo riporta come seconda opinione d’uso nello Shulchan Aruch (O.C. 451,16) e così riportano vari poseqim che è il מנהג minhag ~ uso presso i sefarditi. Così riporta anche Rav David Yossef שליט"א nel Torat Hamo’adim (Ben Ha-Metzarim 5,40)
b) Da Rosh Chodesh. Così riposta Rabbenu Yossef Qaro ז”ל nello Shulchan ‘Aruch (O.C. 451,16) come prima opinione d’uso, e così dice il Ramà che è l’uso (degli ashkenaziti). Così riporta anche il Ben Ish Chai (Anno 1, Devarim 16) presso diverse comunità tra cui Bagdad יע"א.
Secondo tutte le opinioni c’è l’uso di vietare l’acqua calda, eccetto nel caso di chi lo faccia per ragioni mediche o per una partoriente, casi in cui lo scopo del lavaggio non è piacere personale ma un fine curativo. (Torat Hamo’adim Ben Ha-Metzarim 5,42).

Per quanto riguarda l’uso dell’acqua fredda ci sono diverse opinioni. Ne riporto due in particolare: il Ramà (O.C. 451,16) lo vieta e così dice anche il Ben Ish Chai (Anno 1, Devarim 16). C’è chi facilita, in particolare in Torat Ha-Mo’adim (Ben Ha-Metzarim 5,40) si facilita nei seguenti casi:
- Acqua fredda, anche con sapone.
- Per lavoratori che tornano dal lavoro pieni di sudore che se non si lavassero soffrirebbero molto, persino secondo l’uso che vieta l’uso dell’acqua fredda possono lavarsi con acqua fredda.
- Per chi è solito lavarsi ogni giorno o ogni periodo a causa di eccessivo calore che lo porta a sudare che se non si lavasse soffrirebbe, è possibile facilitare anche per chi non usa lavarsi con acqua fredda e utilizzarla.
- Chi è solito lavarsi ogni ערב שבת קודש ’Erev Shabbat Qodesh almeno viso, mani e piedi con acqua calda può facilitare anche ‘Erev Shabbat Chazon.
- Una donna a cui sia arrivato il tempo del Mikwèh fa tutti i preparativi con acqua calda persino Shavu’a she chal bo Tish’àh beAV (TH BH 5,41)
- Gli uomini che usano andare al mikwèh con frequenza in modo fisso possono andare anche durante la shavu’a shechal bo Tish’àh beAv. Il Mikwèh in tal caso deve avere acqua fredda; se non fosse possibile stare nell’acqua fredda si faccia la tevillàh nell’acqua calda (Torat Ha-Mo’adim Ben Ha-Metzarim 5,41)

mercoledì 14 luglio 2010

Menachem Av 5770

Menachem Av 5770
Rosh Chodesh – 1 giorno lun 1 Av / 12 luglio

Si recita Hallel non completo, seguito da lettura della Toràh (4 persone) e Mussaf.

Non si recitano i tachanunim.


Il Molad
cade lun notte 19.07 e 17 chalaqim.

Riguardo alla Birkat Ha-Levanàh, si usa comunque non recitarla prima dell’uscita di Tish’à BeAv, quindi non c’è da definire un altro inizio.

L’ultima notte valida per recitarla è la notte del 15 di Av, tra dom 25 e lun 26 luglio.

Da Rosh Chodesh Av è necessario diminuire la Simchàh (Ta’anit 29a), ulteriore stadio del periodo di Ben Ha-Metzarim.

Secondo tutte le opinioni si evita da Rosh Chodesh Av di occuparsi di commercio per Simchàh, cioè di matrimoni e simili; tranne nel caso non sia possibile più posticipare oppure si possa comprare qualcosa che altrimenti si perderebbe come nel caso dei saldi.

Da Rosh Chodesh inizia il periodo dei תשעת הימים Tish’at Ha-Yamim ~ dei nove giorni.

Ci sono vari usi per il resto delle ristrettezze in questi giorni, tra cui il divieto di tagliarsi barba e capelli, mangiare carne e bere vino, lavarsi, indossare vestiti puliti, cui rimando ad altri articoli, poiché serve una trattazione più dettagliata per esplicare i vari usi.

Ci sono altri tre periodi da sottolineare:
- שבוע שחל בו תשעה באב Shavu’a Shechal bo tish’à BeAv. Letteralmente la settimana in cui cade il 9 di Av, cioè da motzaè Shabbat Qodesh Devarim fino al 9 di Av.
- ערב תשעה באב ‘Erev Tish’à BeAv. La vigilia di Tish’à BeAv, in cui si mettono secondo tutte le opinioni ulteriori ristrettezze. Da chatzot hayom si applica la ristrettezza riguardo al divieto di studio di cose che siano meno allegre come il libro di Yiov e quello di Echàh. A Minchàh non si recitano tachanunim.
- Tishà BeAv stesso. Ci sono in essi 5 divieti aggiunti qui sintetizzati: (a) divieto di mangiare e bere, (b) divieto di lavarsi perfino le mani, (c) divieto di avere rapporti con la propria moglie, (d) divieto di ungersi, (e) divieto di indossare scarpe di cui parte della suola sia di cuoio. Questi divieti partono dal tramonto della sera precedente fino all’uscita delle stelle del giorno stesso.


Il 9 di Av cade la sera di lun 19 luglio e termina all’uscita delle stelle di mar 20 luglio.


Tu BeAv – il 15 di Av. In massechet Ta’anit (26b) riporta la ghemarà che non ci sono giorni belli per ‘am Israel come yom hakippurim e il 15 di Av. Non si recitano tachanunim.

mercoledì 7 luglio 2010

Bere acqua durante il cambiamento delle Tequfot

Rabbenu David Avudraham ז"ל nel suo testo omonimo (Avudraham, fine dello Sha’ar Ha-Tequfot) riporta che ha trovato scritto che è necessario stare attenti ad ogni cambiamento di Tequfàh di non bere acqua nell’ora della Tequfàh a causa di pericolo che non venga danneggiato e si gonfi. [Sul pericolo effettivo, se sia anche fisico o soltanto spirituale, c’è discussione – cfr. Ben Ish Chai introduzione alla Parashàh di Pinechas (2° anno).]

Riporta sull’argomento diverse cause possibili che riassumo qui:

Sangue versato. In questi periodi è stato versato del sangue nell’acqua che influenza tutti gli anni: (a) nella tequfat Nissan Moshèh Rabbenu ע"ה ha trasformato l’acqua d’Egitto in sangue; (b) nella tequfat Tammuz Moshèh Rabbenu ע"ה e Aharon Ha-Cohen ע"ה hanno picchiato la pietra anziché parlarle ed hanno causato che sanguinassero (cfr. la derashàh che riporta); (c) nella tequfat Tishrè Avraham Avinu ע"ה voleva shachtare il figlio e dalla lama del coltello è uscito sangue che si è disperso nei mari; (d) nella tequfat Tevet è stata shachtata la figlia di Iftach Ha-Ghil’adi (cfr. libro di Shofetim) e i mari si sono trasmutati in sangue, quindi sono periodi in cui non è positiva l’acqua.
Cambiamento delle schiere d’angeli. Ogni cosa ha schiere di angeli ad essa dedicata. Nel caso particolare anche l’acqua viene protetta da schiere di angeli, e nel cambiamento delle tequfot cambiano anche queste schiere, lasciando l’acqua incustodita.
Cambiamento di schiere spirituali. Lo “scorpione” si scontra contro il “leone” e lancia del veleno nell’ “Acqua” [da spiegare, ma non c’è il tempo].


Riporta poi anche una discussione sull’argomento di Rav Avraham Ibn ‘Ezrà, e si veda sull’argomento ciò che scrivono il Perì Chadash (O.C. 428) e il testo Meorè Or (‘Od Lemo’ed 32b) riportati brevemente in Halikhot ‘Olam (volume 7 Parashat Pinechas pag 184b).



Il divieto di bere l’acqua nell’ora del cambiamento della Tequfàh viene riportato dal Ramà nei divieti causa pericolo (Yorè De’a 116:5) e Maran Ha-Chidàh nel Machaziq Berakhàh (Orach Chajim 445:1) riporta che nonostante ci siano poseqim che dicono che non si applica [Ibn ‘Ezrà, Rabbenu Ya’aqov Amdin (il Ya’abetz) a nome del padre Chakham Tzevì nel suo Mor Uqzià (O.C. 445)] o che si applichi in forme più restringenti (si butta via l’acqua) l’uso in Eretz Hatzevì (Eretz Israel), in varie zone turche e nelle città italiane è quello di stare attenti a non bere acqua durante questo periodo.

[cfr. Shut Yossef ‘Ometz 42 in cui spiega il motivo, basato anche sul Shibbolè Ha-Leqet 211.]



Il periodo di fatto è di un’ora, che parte dalla mezz’ora precedente il cambio della tequfàh e termina nella mezz’ora successiva [cfr. Kenesset Ha-Ghedolàh (116:36 nelle הגב"י) e Halikhot ‘Olam (vol. 7 parashat Pinechas pag 184a)] anche se c’è chi propone altri orari (6 ore del Maharil per esempio).



Il divieto si restringe solo all’acqua e non a tutti gli altri liquidi.



[Cfr. in particolare anche O.C. 445:1, Shemirat Ha-Guf Ve-Ha-Nefesh (cap. 47)]



Riporto ciò poiché il cambiamento di Tequfàh cade domani mattina gio 26 Tammuz 5770 / 8 luglio. In Eretz Israel l’orario di cambiamento è alle 8.30 [Luach Orach Chajim, nel luach Davar Be’itto 8.09 - ashkenazita].

Introduzione sulle תקופות Tequfot

Durante l’anno abbiamo quattro diverse תקופות tequfot ~ periodi di tempo.

Queste tequfot sono periodi di circa 3 mesi, che segnano il cambiamento di vari elementi celesti.

Di fatto si chiamano con i nomi dei mesi in cui nella maggior parte dei casi variano: (a) Tequfat Nissan, (b) Tequfat Tammuz, (c) Tequfat Tishrè e la (d) Tequfat Tevet.

Il Rambam spiega come calcolarle nelle Hilkhot Qiddush Ha-Chodesh (capitoli 9-10) in base alla ghemarà in massechet Rosh Hashanàh (11a).

La conoscenza di questo cambiamento di tequfot ha diversi נפקא מינה nafkà minàh ~ implicazioni:

  • a. Barekh ‘Alenu. Fuori da Eretz Israele si cambia la birkat Ha-shanim nella ‘amidàh nella berakhàh di barekh ‘alenu in versione invernale dopo 60 giorni dall’inizio della tequfàh di Tishrè.
  • b. Maim Shelanu. Maim Shelanu è il nome dell’ “acqua che pernotta” necessaria per le matzot di Pessach. In quel caso scrive il Ramà (O.C. 455:1) che non è necessario buttare via l’acqua che abbia passsato la Tequfat Nissan.
  • c. Birkat Ha-Chamàh. La Birkat Ha-Chamàh, che si recita una volta ogni 28 anni (l’ultima nel 5769), è dipendente dalla tequfat Nissan che cade il quarto giorno della settimana.
  • d. Divieto di bere acqua. Ci occuperemo di questo Be”H in un articolo a sé.

Interruzione tecnica

Dopo l’interruzione quasi forzata dell’ultimo mese in cui non abbiamo potuto pubblicare nulla causa inconvenienti tecnici, riprendiamo Be”H Itbarach la stesura di articoli, cominciamo per l’occasione con alcuni articoli su un argomento abbastanza particolare, quello del divieto di bere l’acqua nell’ora del cambiamento delle Tequfot.



Ci scusiamo per il disagio, Behatzlachàh