giovedì 30 dicembre 2010

Purim Aggiunti - Tripoli: Purim Ashrif e Purim Burgiul


לרפואה שלמה לכל חולי ע"י

Ogni persona a cui sia avvenuto un נס גלוי Nes Gallui ~ Miracolo Evidente deve festaggiare in tale giorno.

Ogni Comunità Ebraica del Mondo decreta un giorno di festa nel giorno in cui è avvenuto un determinato נס גלוי Nes Gallui ~ Miracolo Evidente che ha salvato la comunità da una determinata minaccia.

Molto spesso questi giorni sono chiamati con il nome di "Purim" - con un suffisso che ne ricorda il Nes particolare.

In particolare i tripolini hanno 2 Purim aggiunti, chiamati פורים אשריף 'Purim Ashrif' e פורים בורג'ול 'Purim Burgiul' rispettivamente il 23 e il 29 di Tevet.

Lo Shabbat precedente si legge dopo il קדיש תתקבל 'Qaddish Titqabal' subito dopo la Teffillàh Shakharit una cantica chiamata מי כמוכה 'Mi Kamokhà', dedicato all'evento, similmente a quanto avviene durante lo Shabbat che precede Purim. Faccio notare che chi non ha la possibilità di leggerlo in quel momento può leggerlo anche successivamente, e certamente non deve perdere la lettura in pubblico della Toràh HaQedoshàh per leggerlo. E' possibile trovare il testo del Mi Kamokhà nel libro "Minhaghè Luv", nel capitolo relativo ai "Minhaghè Purim".

Il giorno stesso di Purim:
  • si usa regalare delle משלוח מנות Mishloach Manot ad almeno un ebreo (tripolino, poichè gli altri non hanno nessuna Mizwàh)
  • evitare di lavorare se possibile, a meno che l'astenersi dal lavoro non sia fonte di perdita o in altre condizioni in cui è possibile lavorare di Chol HaMo'ed.
  • non si recitano i תחנונים Tachanunim e si legge al loro posto a Shakharit due Mizmorè Tehillim il מן המצר "Min HaMetzar" (Tehillim 118) e l'הלל הגדול Hallel HaGadol (Tehillim 136). [Si deve chiarire un concetto - nel caso in cui il pubblico reciti i Tachanunim è necessario recitarlo per tutto il pubblico - quindi i casi in cui è possibile non recitarlo è solo quando una persona non ha minjian (ma è meglio avercelo) oppure quando il minjian è di tripolini che stanno seguendo.]

Questo uso è strettamente tripolino e non ha senso che gli altri lo facciano, poichè non hanno attinenza al Nes avvenuto, quindi non hanno alcuna Mizwàh a compiere tali gesti. Inoltre non è bene perdere i tachanunim, fissati come elemento della Teffillàh tra i più importanti.

Segue la storia dei Purim Tripolini aggiunti in breve:

Purim Ashrif

Nell'anno 5465 ('705 E.V.) è stato offeso l'onore di un governatore tunisino, chiamato Abrahim Ashrif שר"י. I pirati libici guidati dal governatore libico (ex-generale che ha preso il governo con la forza) hanno depredato una nave contenente doni dal governo egiziano destinati al governo tunisino. Per vendicare l'affronto subito, Ashrif porta in Libia 10.000 soldati scelti con lui in testa, con lo scopo di fare strage in tutta Tripoli a mano armata, senza alcuna distinzione.

Al solo sentire la cosa gli sono state offerte cifre da capogiro per non attuare la minaccia, senza risultato. Il governatore libico tenta di fare opposizione, ma invano, poichè gran parte delle sue truppe sono morte in una pestilenza avvenuta poco prima. Dopo la sua caduta, gli abitanti di Tripoli e circostanti hanno cercato di attenuare i bollori di Ashrif, cercando di convincere uno dei suoi generali a parlargli per ottenere pace; sforzo inutile, poichè Ashrif voleva completare la sua vendetta.

La comunità ebraica di Tripoli, con in testa il Dayan Rabbenu Yossef 'Aghiv ז"ל, ha decretato giorni di digiuno pubblico, tra i lavori di difesa della città. L'assedio è durato diversi mesi, mentre il Rash'à ha intanto distrutto le periferie, con violenze saccheggi e distruzioni. Nel mandare duemila soldati in avanscoperta, nel mese di Kislev si è ritrovato con un massacro tra i suoi militi che sono stati scoperti, provocando un effetto di disagio tra i commilitoni rimasti.  Dopo un mese, il 23 di Tevet il governatore Ashrif è fuggito definitivamente senza ragione apparente. La Minaccia è scampata e i chakhamim hanno fissato tale giorno di festeggiamenti come Purim per tutte le future generazioni!

Purim Burgiul

Nell'anno 5553 ('793 E.V.).  Alì Burgiul שר"י, arriva con 9 navi di milizie dalla Turchia e effettua un colpo di stato con cui governa per 2 anni, opprimendo le persone per mezzo di violenze e abusi al fine di estorcere denaro,  in particolare gli ebrei a Tripoli יע"א . Nel 5555 ('795 E.V.) dopo aver ferocemente ucciso 2 giovani ebrei al rogo e aver sottomesso gli ebrei e costretto persino i bambini a lavori forzati e a fare חילול שבת Chillul Shabbat ~ sconsacrazione dello Shabbat per soddisfare la sua smania di ricchezza, ha subito una rivolta popolare che l'ha costretto a scappare, facendo smettere le oppressioni. Portando quindi salvezza a tutti gli ebrei, in particolare a chi aveva subito l'ingiusto decreto. La storia completa viene descritta nel Mi Kamokhà di Rav Avraham Khalfon ז"ל, grande rabbino tripolino dell'epoca.

Purim Sameach a Tutti!

mercoledì 22 dicembre 2010

EVENTO MONDIALE: 2 Shabbatot!

Diamo il via anche in questa sede alla pubblicità di un grande EVENTO MONDIALE.
Di seguito nelle immagini trovate i dettagli (è possibile cliccare sulle immagini per ingrandirle):

Questa è stata la risposta romana all'evento:



E questo è l'Evento in lingua originale: 



Trovate ulteriori dettagli su http://www.shabes.net in ebraico, e in italiano su http://www.facebook.com/event.php?eid=149830371733068&index=1.
Shabbat Shalom

martedì 14 dicembre 2010

Il Digiuno del 10 di Tevet

In massechet Rosh Hashanàh (18b) da un versetto in Zechariàh (5,19) i chakhamim imparano quali sono le date dei digiuni pubblici[2]; seguendo l’ordine nel versetto: il 17 di Tammuz, il 9 di Av, il 3 di Tishrè (Tzom Ghedaliàh) e il 10 di Tevet. Questi sono digiuni pubblici per tutto il popolo ebraico a causa delle disgrazie accadute in quei giorni. Tra poco avremo il 10 di Tevet. Ma perché digiuniamo?

Circostanze del digiuno del 10 di Tevet

Il giorno del 10 di Tevet abbiamo diversi eventi poco lieti da ricordare; il principale per questo digiuno è che in tale giorno il Re Nevuchadnezzar (spesso tradotto come Nabuccodonosor) ha assediato le mura di Jerushalaim תובב"א (che sia presto ricostruita e ristabilita nei nostri giorni Amen), sfociando, dopo poco più di due anni, nella distruzione del primo Beth HaMiqdash תובב"א. Oltre a questo evento, già grave di suo, abbiamo altri elementi che si aggiungono per rendere il 10 di Tevet un giorno di digiuno nel corso dei secoli.
Fondamentalmente abbiamo una regola, riportata dalla Mishnàh Beruràh (MB) 549:4 per la quale non si stabiliscono più digiuni troppo vicini tra loro per non far digiunare troppo spesso il pubblico. Questo secondo alcuni, vale anche per il digiuno del 10 di Tevet. Nello Shulchan 'Aruch (Orach Chajim 580:2) sono riportati alcuni giorni in cui sarebbe bene digiunare, anche se non c’è un digiuno pubblico fissato in essi. Tra questi troviamo l’8 e il 9 di Tevet.
Sul 9 di Tevet lo Shulchan 'Aruch dice che non è chiara esattamente l’evento per la quale si digiuna, e la MB (13) riporta che secondo alcuni in tale giorno è venuto a mancareעזרא הסופר  ‘Ezrà HaSofer ~ lo scriba ע"ה, grande capo d’Israel, che ha riportato parte del popolo in Eretz Israel dall’esilio babilonese, e che sotto la sua guida è stato ricostruito il Beth Hamiqdash, l’ultimo profeta del popolo d’Israel.

Il giorno su cui mi vorrei soffermare maggiormente è l’8 di Tevet; lo Shulchan 'Aruch riporta che la causa è la traduzione della Toràh HaQedoshàh in greco, sotto il re Talmai (solitamente identificato con Tolomeo II), che ha provocato tra le altre cose 3 giorni di oscurità nel mondo (l’8, il 9 e il 10), cosa tanto grave da essere paragonabile al vitello d’oro[3]. Il Rav “Me’am Lo’ez” la riporta[4]: il re Talmai, desideroso di approfondire i suoi studi anche su testi ebraici, ha inviato un ordine al Cohen Gadol di mandare dei saggi. Sono stati inviati per tale occasione 6 חכמים chakhamim ~ saggi per ogni tribù per un totale di 72. Al loro arrivo presso il re, dopo essere stati accolti in modo molto onorifico, ad ognuno è stata assegnata una stanza, e a sorpresa è stato rivelato loro (singolarmente) che avrebbero dovuto tradurre la Toràh in greco. Dopo 72 giorni sono riusciti a completare l’opera. Per miracolo, ogni singola copia era identica alle altre, con tanto di “correzioni” identiche. Queste “correzioni” servivano per ovviare possibili scorrette interpretazioni della Toràh HaQedoshàh. Per esempio anziché tradurre “In principio creò Eloqim il Cielo e la Terra” hanno tradotto “Eloqim creò in principio il Cielo e la Terra” per evitare che si pensasse chas veshalom che ci sia una divinità chiamata “Bereshit” ~ in principio. La ghemarà (9b) prosegue dicendo che l’unica lingua nella quale è possibile tradurre la Toràh è il greco, in base alla deduzione da un versetto, secondo alcune spiegazioni poiché il greco, similmente all’ebraico, ha parole plurivalenti. A questo punto la domanda nasce spontanea: Perché mai dovrebbe essere quindi un problema tradurre la Toràh, se abbiamo un versetto che “supporta” la traduzione in greco e che i chakhamim sono arrivati a creare traduzioni evitando possibili cattive interpretazioni? Inoltre, come può essere tanto grave da essere paragonabile al vitello d’oro? Proprio da qui possiamo comprendere. La ricezione della Toràh HaQedoshàh è stata fatta mediante il  נעשה ונשמע“Na’asèh venishmàh” il “faremo e ascolteremo” che presuppone che l’azione venga fatta nel momento debito, e che ci sia (deve esserci) un conseguente studio e approfondimento della questione, a seconda della portata del singolo; questa comprensione non deve però delimitare l’esecuzione della mizwàh in nessuna delle sue parti. L’incomprensione, se presente, dev’essere condizionata dalla nostra poca capacità nell’approfondire; solo a seguito dell’azione la motivazione potrà essere meglio comprensibile. Il vitello d’oro, in alcuni suoi aspetti, è la negazione di questo. E’ il  נשמע ונעשה“nishmàh vena’asèh” “ascolteremo e faremo” – se non comprendo come si deve (nonostante possa essere per la mia pigra incapacità di applicarmi o perché non mi siano stati impartiti gli strumenti necessari (non ho mai visto capire, tanto meno risolvere un’equazione differenziale da qualcuno che non sa eseguire una moltiplicazione)) non eseguo. Questo può portare a conseguenze disastrose: gli ebrei stessi, vedendo che Moshèh Rabbenu ע"ה non scese dal monte Sinai entro il tempo che si era calcolato, in modo erroneo, lo sostituirono con il vitello d’oro. Qui, con la traduzione della Toràh HaQedoshàh, si dà ampia possibilità a ciò. Non essendo correlata da studio della Toràh sheba’al peh (orale), non permette di comprendere a fondo, portando a creare diverse “interpretazioni”, basate semplicemente su un ragionamento, errato di partenza perché mancante di basi, ma nel suo complesso apparentemente corretto. Tali interpretazioni chas veshalom, come abbiamo visto nel corso dei secoli, possono portare alla negazione delle mizwot, o al limitamento di queste a situazioni particolari come “quando me la sento” o “solo quando arrivo a comprenderle”. Questi sono gli eventi che hanno portato al digiuno del 10 di Tevet, e ora spero sia molto più chiaro il loro significato. Possiamo, forse, Be”H trovare un nesso tra gli eventi: sono tutti inizi di degenerazione della comprensione della Toràh Haqqedoshàh in modo corretto, della profezia, del servizio nel Beth HaMiqdash. Allo stesso modo sono tutte cause che apparentemente non fanno presagire nulla di particolarmente grave, poiché in apparenza non sono questioni terribili. I chakhamim ci dicono quindi che dobbiamo digiunare, per capire che ogni azione ha delle conseguenze, ogni singola questione che affrontiamo giornalmente porta dei frutti, buoni o cattivi che siano. E a questo che dobbiamo cercare di riflettere, in particolare in questi giorni di digiuno. E’ risaputo infatti (MB 549:1) che il digiuno in sé non è il fine, ma un mezzo, per aumentare la Teshuvàh, il ritorno verso Hashem Itbarach. Avendo minimamente sfiorato la portata di questi eventi, dobbiamo anche conoscere le regole principali relative a questo digiuno che possiamo trovare tra gli altri articoli sui digiuni (etichetta digiuni)



[1] Fonti principali: Orach Chajim = OC; Mishnàh Beruràh =MB; Torat Hamo’adim =TH (7 se volume su Digiuni); Ben Ish Chai = BIC.
[2] Tranne Yom Hakippurim che è riportato direttamente nella Toràh (Vayqrà – Emor 23:26-32), mentre per il digiuno di Ester cfr. note su TH – Purim e il mese di Adar 3:1.
[3] Prima di continuare, vorrei fare notare a priori che questa non vuole chas veshalom essere una critica contro le traduzioni di testi di Toràh (che oramai purtroppo si rendono sempre più necessarie, a condizione che siano realizzate secondo la Toràh sheba’al  peh ~ orale, ora considerabile come costituita dal Talmud, poseqim, rishonim e acharonim – in sintesi definibili impropriamente come “fonti rabbiniche”). In ogni caso il discorso sarà più chiaro successivamente.
[4] In Bereshit A,33-35 è riportata in alcuni punti in modo più ampio rispetto a Meghillàh 9, basandosi su ulteriori fonti. Sarà comunque, per ragioni di spazio, parzialmente riassunta. Si consiglia vivamente l’approfondimento dell’argomento. Lo scopo che si vuole raggiungere è fornire alcuni fondamenti di conoscenza di questioni basilari.

domenica 5 dicembre 2010

Sevivon Sov Sov Sov


Tutti abbiamo giocato con il Sevivon. Ciò che spesso non si sa è che è un gioco anche da grandi, non solo per piccini.
Abbiamo trovato grandi saggi che tuttora ci giocano durante Channukkàh. Chiaramente per i più grandi l'occupazione principale di questi giorni è lo studio, con cui è possibile elevarsi molto più che durante tutto l'anno, approfondendo molto meglio, grazie alle luci di Channukkàh, poichè sappiamo dalla Meghillàh di Ester (cfr. massechet Meghillàh 16b) Toràh e Luce sono concetti interscambiabili - Toràh תורה e Oràh אורה luce.
[לענ"ד בס"ד è possibile inoltre notare che se utilizziamo il cambio delle lettere di tipo א"ת ב"ש, cioè l'inversione della prima lettera dell'alfabeto ebraico con l'ultima abbiamo che Toràh e Oràh sono la stessa parola, poichè la lettera Taf è interscambiabile con la Alef.]

Arriviamo quindi al Sevivon. Il Sefer Ta'amè HaMinhaghim (Inienè Channukkàh siman 859 pagina 368-369) riporta che il motivo del gioco del Sevivon (Dreidel in Yiddish) è che il popolo ebraico a Channukkàh non ha fatto Teshuvàh per meritare i miracoli grandiosi accaduti, ma solo HQB"H IS"L ha deciso di compierli con grande Misericordia, perciò poichè tutto il "movimento" è avvenuto dall'alto, giochiamo con il sevivon che viene girato dall'alto e tutta la parte in basso si muove.

[D'altra parte aggiunge, che a Purim si gioca con il Rash'an perchè tutto il "movimento" è avvenuto dal basso, poichè il popolo ha fatto Teshuvàh ed ha potuto muovere ciò che avviene in alto - esattamente come facciamo con il Rash'an.
Il primo concetto di "movimento dall'alto si chiama in aramaico: אתערותא דלעילא Ita'arutà diLe'elàh mentre il secondo, quello dal basso אתערותא דלתתא Ita'arutà dilTattà.
Un meccanismo di Ita'arutà dilTattà può essere attivato attraverso il gioco stesso, poichè facciamo qui sotto un'azione che rappresenta molto in alto, e così possiamo avvicinare ancora di più noi ad HQB"H IS"L con una cosa molto, molto semplice.]

Cerchiamo di sfruttare i nostri bellissimi Minhaghim mettendoli in pratica, ma anche capendo meglio בס"ד ciò che essi rappresentano e quali conseguenze hanno.

martedì 30 novembre 2010

Channukkàh

Articolo basato su una lezione del Posek Halachà Rav Malul Shlità.

Durante Channukkàh è מנהג Minhag ~ uso (delle donne) non lavorare nel tempo dell’accensione delle candele, ma non c’è nessun divieto a lavorare.

Non si fanno הספדים hespedim ~ discorsi funebri o digiuni, anche gli sposi non digiunano il giorno del loro matrimonio.



Bisogna inserire 'Al HaNissim in diverse parti della Teffillàh, tali le seguenti:

· Nella Birkat HaMazon, non c’è alcun obbligo di fare Se'udot, pasti con pane, durante channukkàh ma è bene farli di tanto in tanto per poter fare 'Al HaNissim, chi non lo dice e se ne ricorda prima di aver detto “Barukh Atà H' 'Al HaArez Ve'Al HaMazon” allora torna indietro e lo dice, se ha già detto il nome di HaQadosh Barukh Hu allora NON torna indietro anche se non ha finito di dire la berakhàh, e fa 'Al HaNissim in “HaRachaman” e dirà “HaRachaman Hu Y'asèh Lanu Nissim veNiflaot Kemò she'Asàh laAvotenu bayamim haHem baZeman haZè bimè … (e si riprende da 'Al HaNissim)”. Chi se ne dimentica ancora oltre non torna indietro.

· Nella Tefillàh chi dimentica di dirlo nell’'Amidàh può aggiungerlo nella Berakhàh di Shomè'a Teffillàh, ma se conclude l’'Amidàh e se ne ricorda non ripete.



Lettura dell’Hallel, si dice l’Hallel ogni giorno, le ragazze sefaradite lo dicono senza berachà poiché non hanno nessun obbligo, mentre Rabbenu Tam ז"ל dice che anche chi non ha nessun obbligo può farlo con la berakhàh, e così è l'opinione ashkenazita.



Lettura della Toràh : ogni giorno si legge la Toràh, i versetti d’inaugurazione del משכן Mishkan ~ tabernacolo per due motivi:

1. L’inaugurazione del Mishkan è stata il 25 Kislev.

2. Durante channukkà il Bet HaMiqdash è stato ripurificato quindi è come se fosse stato inaugurato nuovamente.



Non si recitano i Tachanunim e i Vidduim ad esclusione di due sposi il giorno del loro matrimonio.

Non c’è nessun obbligo di accendere tante candele quanto il numero di giorni che son passati dall’inizio della festa, ma c’è un obbligo ad accendere UNA candela ogni sera, quindi, se si hanno solo due candele il secondo giorno e c’è chi ne è sprovvisto è bene dare una candela a questo cosìcchè possa fare anche lui la mitzwàh dell’accensione delle candele.

Secondo gli ashkenaziti ogni componente della famiglia deve avere una sua channukià , mentre secondo gli autori dei Tossafot, e così usano i sefarditi, il padrone di casa ne accende una facendo uscire d’obbligo tutti.

È vietato usare le luci della channukià per leggere o per farsi luce poiché qualcuno potrebbe vederti e pensare che l’hai accesa per usarla e non per la mitzwàh.

Un cieco non può accendere le candele poiché non può vederle, la moglie deve accendere per lui con berakhàh e pensare di farlo uscire d’obbligo.



Tempo dell’accensione delle candele:

· Sefarditi: secondo lo Shulchan 'Aruch accendono all’uscita delle stelle.

· Ashkenaziti : secondo il minhag HaGrà accendono al tramonto.

In entrambi i casi bisogna mettere abbastanza olio o candele in quantità sufficiente da resistere mezz’ora dopo l’uscita delle stelle (anche se si ha acceso al tramonto).



Rav Mordechai Eliahu ZZ”L diceva di utilizzare l’olio che si usa per cucinare e non uno speciale per accendere solo.



Vi rimando inoltre ad articoli pubblicati negli anni precedenti.

domenica 28 novembre 2010

Channukkàh - sommario

Dati i numerosi articoli di già scritti su Channukkàh e data l'imminenza della festa..

Eccovi un piccolo sommario che dovrebbe riassumere tutto - dove qualsiasi titolo vi interessi basta che lo premete e vi si aprirà la pagina web corrispondente.

חנוכה Channukkàh

1. Come Mai?
2. Quante candele?
3. Le Berachot da recitare
4. Dove porre le nerot e Come Accenderle
5. Tempo dell'Accensione
6. Chi ha l'obbligo
7. Minhaghim e Regole
8. La tefillah di Channukkah
9. Channukkah e Shabbath Qodesh

Approfittiamo dell'occasione
per augurare a Voi ed alle Vostre Famiglie Channukkàh Sameach.


giovedì 7 ottobre 2010

Parashat Noach - Introduzione del Rambam ז"ל alle Mizwot Benè Noach

[Quest'articolo è dedicato alla refuà shelemmàh shel kol cholè 'am Israel]

Eccoci giunti nella settimana della parashat Noach.
E' risaputo che in questa parashàh si tratta anche delle 7 mizwot dei Benè Noach, cioè di tutti i figli di Noach, esclusi coloro che accettavano su di sè le 613 mizwot, come Avraham Avinu ע"ה e altri ancora. Dai tempi di Moshèh Rabbenu ע"ה, in particolare da quando si è formato effettivamente il popolo di 'am Israel attraverso la ricezione delle mizwot, abbiamo una distinzione. Il popolo ebraico eredita su di sè la ricezione delle 613 mizwot, mentre tutti gli altri sono considerati Benè Noach ed hanno l'obbligo sulle 7 mizwot; nel caso vogliano cambiare il proprio status, possono effettuare il ghiur, cioè il processo di conversione.
Riporto a questo merito parte di ciò che comincia a dire il Rambam ז"ל come introduzione all'argomento, poco prima di entrare nella descrizione dettagliata di tutte le 7 mizwot Benè Noach alla fine del settimo capitolo delle Hilkhot Melakhim (Halakhot 10-11) [causa lunghezza del testo - riportando solo la parte inerente al nostro discorso, ma è sempre buon uso vedersi le fonti complete]:

משה רבינו לא הנחיל התורה והמצות אלא לישראל. שנאמר מורשה קהלת יעקב. ולכל הרוצה להתגייר משאר האומות. שנאמר ככם כגר. אבל מי שלא רצה אין כופין אותו לקבל תורה ומצות. וכן צוה משה רבינו מפי הגבורה לכוף את כל באי העולם לקבל מצות שנצטוו בני נח. וכו':
(Halakhàh 10) Moshèh Rabbenu non ha lasciato in eredità la Toràh e le mizwot se non a Israael, com'è detto "Morashàh Qehillat Ya'aqov" ~ "Eredità della comunità di Ya'aqov", e ognuno che voglia convertirsi degli altri popoli..., ma chi non vuole non lo si obbliga a ricevere la Toràh e le mizwot. E allo stesso modo ha comandato Moshèh Rabbenu a nome di Hashem di obbligare ogni persona sulla terra di ricevere su di sè le mizwot cui sono stati comandati i benè Noach...
כל המקבל שבע מצות ונזהר לעשותן הרי זה מחסידי אומות העולם. ויש לו חלק לעולם הבא. והוא שיקבל אותן ויעשה אותן מפני שצוה בהן הקב''ה בתורה והודיענו על ידי משה רבינו שבני נח מקודם נצטוו בהן. אבל אם עשאן מפני הכרע הדעת אין זה גר תושב ואינו מחסידי אומות העולם ולא מחכמיהם:
(Halakhàh 11) Ognuno che riceve su di sè le sette mizwot benè Noach e stà attento a compierle è considerato tra i "Chassidè Ummot Ha'olam" cioè tra i Pii delle popolazioni dell'Universo, ed ha una parte nell' 'Olam Ha-Bà. E ciò vale se le riceve e le compie poichè sono state comandate da HaQadosh Barukh Hu nella Toràh e ci è stato reso noto attraverso Moshèh Rabbenu che i Benè Noach hanno ricevuto questi comandamenti, ma se l'ha fatto solo per un motivo intellettuale non è considerato un Gher Toshav e non fa parte dei "Chassidè Ummot Ha'Olam" e dei suoi saggi.
I punti che voglio toccare in questo momento sono soltanto 2:

  1. Compiere le mizwot a seconda di ciò che si è. Tutte le altre popolazioni hanno l'obbligo di convertire gli altri al proprio credo, talvolta anche forzatamente. Noi B"H IS"L non abbiamo bisogno di ciò poichè ognuno riceve le mizwot a seconda di ciò che è, delle potenzialità che ha da sviluppare. Lehavdil, è esattamente come un cellulare - più ha funzioni, più il manuale d'istruzioni completo sarà voluminoso. Di base i benè Noach hanno determinate potenzialità, e devono sfruttarle necessariamente; per fare ciò hanno ricevuto le sette mizwot benè Noach. I Benè Israel, avendo potenzialità differenti devono cercare di sfruttarle con ancora più istruzioni; così facendo ognuno porta in atto le proprie potenzialità. Nel caso in cui un ben Noach desideri, può accettare su di sè, secondo i principi del ghiur, tutte le 613 mizwot e così facendo deve sapere che è passibile anche delle pene aggiunte, come la pena di morte nel caso di non osservanza dello Shabbat. Non è assolutamente necessario avere nuovi gherim che non osservano le mizwot, poichè è sufficiente loro che osservino le 7 mizwot benè Noach. Uno degli scopi è non aumentare peccati - se una persona disubbidisce a 7 volontà divine è grave, ma ancora più grave è disubbidire a 613.
  2. Mizwot - Volontà Divina. Un ben Noach che osserva tutte le mizwot non per comando Divino, ma solo per motivi etici, intelletuali, politici o altro non è considerato: (a) accettante le 7 mizwot benè Noach, perdendo il titolo di "Gher Toshav", poichè non le ha accettate come Volontà Divina, ma per suoi motivi personali, (b) rispettante le 7 mizwot benè Noach, perdendo così il titolo di "Chassid Ummot Ha'Olam" e ciò per definizione poichè il termine "Mizwot" significa precetti, comandi, direttamente da Ha-Qadosh Barukh Hu. Di conseguenza se non vengono accettati e compiuti come tali le azioni non recano su di sè il termine "Mizwot". Ci sarebbe forse da estendere il discorso, ma credo sia sufficiente al momento.
Da ciò ogni persona può ragionare su sè stesso e sul ruolo che ha. Queste frasi sui Benè Noach non sono limitate a loro soltanto chiaramente, poichè il ragionamento è valido per tutti.
Be"H che verremmo tutti messi sul giusto cammino, cercando di compiere la Sua Volontà nel migliore dei modi.
Shabbat Shalom

mercoledì 6 ottobre 2010

Tequfàh di Tishrè

Domani 7 ott. '10 vi sarà la Tequfàh di Tishrè, vi ricordiamo che è bene non bere acqua da 30 minuti prima a 30 minuti dopo il cambio di Tequfà che sarà alle ore 15 italiane.
Vi rimando a post già pubblicati su cosa siano le Tequfot e perchè sia bene non bere acqua.

mercoledì 22 settembre 2010

Sukkot 5771 - Promemoria veloce

Vi presentiamo qui un piccolo promemoria per Sukkot 5771:

  • Fuori da Eretz Israel è necessario ricordarsi l''Eruv Tavshilin - per le sue Halakhot vedi articolo precedente.
  • E' necessario aver pronto già il lulav. Nel caso non si abbia, nel primo giorno si deve prendere in regalo da qualcuno, poichè dev'essere di propria proprietà. E' meglio regalarlo con condizione - cioè s'impone la condizione che il regalo è valido solo se viene restituito al proprietario, così facendo si evita di provocare problemi, poichè il regalo è completo, ma ognuno tiene al proprio lulav.
  • Si mangia in Sukkàh. La prima sera è una mizwàh dalla Toràh; fuori da Eretz Israel anche la seconda. Nel caso piova tanto da rovinare una minestra si è esenti dal mangiare in sukkàh, tranne che per gli ashkenaziti la prima sera che comunque hanno l'obbligo.
  • Qiddush bimqom Se'udàh. E' necessario sapere che durante tutto l'anno il Qiddush è considerato valido solo e soltanto se si consuma un pasto nel luogo stesso. E' considerato pasto - cibo a base di 5 cereali (grano, orzo, spelta, avena e farro) quindi mezonot almeno di un kezait [che corrisponde ad un volume di circa 27-30 grammi]. E' possibile facilitare in alcuni casi bevendo due revi'ot di vino, cioè circa 176 cc di vino (circa un bicchiere usa e getta di grandezza media - trovate in fondo al bicchiere il volume). La cosa migliore da fare in ogni caso è fare la nettillat yadajim subito dopo il Qiddush. Ciò in generale, nel dettaglio:
  • La sera di Sukkot è necessario mangiare comunque (tranne in caso di esenti) un kezait [che corrisponde ad un volume di circa 27-30 grammi] di pane in sukkàh (Orach Chajim 539:3). In ogni caso bisogna stare attenti - sempre, se si recita la berakhàh sulla nettillat yadajim è necessario consumare una quantità di pane pari al volume di kabetzàh [circa 54- 60 grammi, il doppio di kezait], quindi chi volesse mangiare solo un kezait deve ricordarsi di fare la nettillat yadajim comunque, ma senza recitare la berakhàh relativa, ma solo sull'hamotzì.
  • Il Qiddush. C'è da distinguere tra la prima sera e la seconda: nella prima si recita alla fine del Qiddush la berakhàh di Leshev Basukkàh e poi quella di Sheechejianu; a seguire si beve il vino. La seconda (nel caso in cui fosse stato possibile mangiare prima in sukkàh) si anticipa Sheechejianu e la si fa seguire da Leshev Basukkàh. Ciò perchè la seconda sera Sheechejianu è solo sul giorno e non sulla mizwàh della sukkàh, quindi viene detto alla conclusione di ciò a cui si riferisce. (Orach Chajim 543)
  • Chi avesse difficoltà ad avere disponibilità di sukkàh, può dividere il pasto e mangiare tutto ciò che non è possibile mangiare fuori dalla sukkàh in sukkàh e proseguire a casa. Comunque è consigliabile cercare di mangiare tutto il pasto in sukkàh.
  • Le candele di questi giorni sono da accendere - il primo giorno possibilmente da prima della שקיעה sheqi'a ~ tramonto, il secondo necessariamente dopo l'uscita delle stelle, poichè prima è ancora il primo giorno di Yom Tov, e la vigilia di Shabbat Qodesh come ogni Shabbat NECESSARIAMENTE prima della Sheqi'a, ogni posto secondo l'uso di quanto anticipare (solitamente in Italia 18-30 minuti a seconda della comunità).
Faccio notare inoltre che:

  • Non si recita la havdalàh nel qiddush quando Yom Tov termina a Shabbat Qodesh, ma solo in caso opposto. Quindi non ci sono Havdalot nel Qiddush quest'anno.
  • Qiddush di Shabbat Qodesh. Normale come tutto l'anno, solo che (se non impedito causa pioggia ח"ו) si aggiunge al termine leshev Basukkàh.
Quindi in sintesi: le prime due sere, la cosa migliore da fare è trovarsi una sukkàh in cui consumare tutto il pasto, mangiando almeno 54-60 grammi di pane.
Chag Sameach

martedì 21 settembre 2010

Sukkot 5771 - Riassunto

Piccolo riassunto sulla festa di Sukkot:
è necessario preparare i 4 minim, di cui abbiamo spiegato vari concetti, sulla sua berakhàh, per passare poi a norme basilari su come scegliere lulav, etrog, hadas e 'aravot, per arrivare a compiere la mizwàh e come muoverlo durante le hoshannot e l'hallel.
Per passare quindi ad una spiegazione di base delle hoshannot.

Per concludere:
- Memo di preparazione a Chol Ha-Mo'ed
- Hoshanàh Rabbàh:  introduzione, Tiqqun e norme conseguenti per chi resta sveglio la notte per studiare il tiqqun, Chavat 'aravot e quant'altro.
- Sheminì 'Azzeret e birkat Ha-Gheshem relativa.
- Simchat Toràh; inoltre a Simchat Toràh si riprende la nuova serie di Shenajim Miqrà VeEchad Targum, cioè si riprende dal libro di Bereshit. Leggi la serie d'articoli sull'argomento
- Issru Chag, il giorno dopo l'ultimo giorno di Yom Tov

Preparazione a Chol Ha-Mo'ed

Durante Chol Ha-Mo'ed ci sono alcuni divieti da ricordare, a cui bisogna agire immediatamente per prevenire e non trovarsi in difficoltà:
  • Lavare panni. Durante chol ha-mo'ed è vietato lavare panni, mentre è possibile stirare. E' opportuno prepararsi quindi tutto il necessario in questi giorni. (Orach Chajim 534:1)
  • Tagliarsi i capelli. Vietato durante chol ha-mo'ed. E' una mizwàh in ogni caso tagliarsi i capelli prima di Chag per non arrivarci "disordinato". (Orach Chajim 531:1-2).
  • Per gli ashkenaziti - tagliarsi le unghie. Gli ashkenaziti in base al Ramà usano non tagliarsi le unghie delle mani e dei piedi (nel caso di una Tevillat Mizwàh è chiaramente permesso); è opportuno quindi tagliarsele prima. (Orach Chajim 532:1).
  • Rammendare i vestiti e scarpe. E' vietato durante chol ha-mo'ed, quindi è necessario farlo prima (Orach Chajim 541:4); nel caso non avesse da mettersi altro, è possibile fare un rammendo apposta non ottimale largo e "con fili alti e bassi come fossero denti di cani" cioè zigzagati (Orach Chajim 541:5).
  • Sposarsi. Dovevate pensarci prima, oppure subito dopo. :-) Fidanzarsi è sempre permesso, ma bisogna evitare di fare un pasto sontuoso per l'occasione (Orach Chajim 546:1). 
E' necessario inoltre ricordare che per tutto ciò che è vietato agli ebrei durante chol ha-mo'ed non c'è permesso a far fare queste cose da un non ebreo (Orach Chajim 542:1)

venerdì 17 settembre 2010

Yom Ha-Kippurim - riassunto

Yom Ha-Kippurim è un giorno molto costruito. Pertanto è necessario saperne le norme:
  1. La vigilia di Yom Ha-Kippurim. Non si recitano i tachanunim e c'è una mizwàh di mangiare tanto, secondo la Qabbalàh completare in tale giorno almeno i pasti teorici del giorno successivo; c'è chi usa fare le kapparot. Per maggiori dettagli: sul giorno, sul tachanun, kapparot e sulla Tossefet Yom Ha-Kippurim.
  2. Il giorno di Yom Ha-Kippurim: accensione delle candele, i divieti di Yom Ha-Kippurim (mangiare e bere, rapporti con il proprio "partner" come fosse niddàh, ungersi, utilizzare scarpe di pelle/cuoio, lavarsi), obblighi vari e l'uscita (non si può mangiare fino all'Havdalàh).
Vi segnalo inoltre sul tema della teshuvàh e sul come chiedere scusa al prossimo.

Approfittiamo anche per chiedere mechilàh ai lettori, causa mancanze negli articoli, mancati invii e simili [se poi sapete qualcos'altro ancora - per favore anche quello; se potete segnalarcelo anche meglio]

Ghemar Chatimàh Tovàh

lunedì 6 settembre 2010

Rosh Ha-Shanàh 5771

Riportiamo le necessità base per quest'anno a Rosh Ha-Shanàh (5771):

  1. 'Eruv Tavshilin. Cade gio - ven, perciò è necessario l''Eruv tavshilin, non solo per cucinare dal ven per Shabbat Qodesh, ma anche solo (secondo molte opinioni O.C.527) per accendere le candele di Shabbat Qodesh durante Yom Tov. Vedi articolo sull''Eruv Tavshilin.
  2. Il Qiddush. Secondo l'uso del Ben Ish Chai e norme generali.
  3. Usi e regole varie: il Seder, il Shofar, il Tashlich e altro.
Ne approffitto inoltre per ricordarvi alcune cose riguardo la vigilia di Rosh Ha-Shanàh: come giorno in generaleconsiderato come giorno di teshuvàh, giorno di purificazione.
Shanàh Tovàh e Chatimàh Tovàh





Tutti gli articoli riguardanti Rosh Ha-Shanàh clicca qui.

giovedì 2 settembre 2010

Elul! - 1 settimana da Rosh Ha-Shanàh

Manca una settimana al Yom Ha-Din, il Giorno del Giudizio - Rosh Ha-Shanàh.
Bisogna prepararsi: c'è chi sostiene che questa settimana fa differenza rispetto a tutte le altre, poichè tutto va a seconda della conclusione, ed è opportuno rendersi conto che siamo alle ultime teffillot dell'anno, le ultime possibilità per accapparrarsi mizwot prima della fine dell'anno.
Bisogna sfruttare quindi il poco tempo che abbiamo...

Shanàh Tovàh e Chatimàh Tovàh

martedì 24 agosto 2010

Elul! - Trucchi pratici

Il mese di Elul è un periodo di teshuvàh, in cui bisogna porre attenzione a controllare le proprie azioni. Portiamo qui alcune "innovazioni" pratiche proponibili. 

Controllo delle proprie azioni. È bene e retto che ogni notte prima di dormire, prima che dica il וידוי viddui ~ confessione dei peccati (durante la קריאת שמע על המטה Qeriat shemà ‘al ha-Mittàh, come uso dei sefarditi nei giorni in cui si dicono tachanunim e in altre comunità) faccia teshuvàh. E così faccia di Rosh-HaShanà e Yom HaKippurim perché dovrebbe essere un’azione da fare ogni singola notte della propria vita ma almeno lo faccia in questi temibili 40 giorni. (Morè BeEtzb’à di Maran HaChidà 8:243)

Selichot. Ogni giorno, ognuno secondo il proprio uso, sarebbe opportuno alzarsi e recitare le Selichot, attraverso cui si chiede perdono al Borè ‘Olam-Creatore dell’Universo per le azioni poco corrette.
Trattandosi di scuse sarebbe opportuno capire bene ciò che si dice affinché non siano come canzoni o grida soltanto agli Occhi di H’, poiché non si fanno scuse non intenzionalmente. (Morè BeEtzb’à di Maran HaChidà 8:243 e Pelle Yoètz di Rav Eliezer Pappo za”l “Selichot”.

Attenzione alle prioritá. Avvisa Maran HaChidá nel Moré BeEtzb'á (8:245-246): "La parte fondamentale del Servizio Divino - consiste nello stare attenti alle parti basilari e aggiungere ad essi e non di disprezzare le basi e compiere le aggiunte." "Perció é necessario stare attenti che non si arrivi ad addomentarsi con i tefillin o durante la tefilláh poiché é preferibile pregare come si deve piuttosto che dire le selichot e rovinare la teffilláh."
In ogni caso l'intenzione dev'essere quella di riuscire a compiere entrambi, stando attenti a sapersi gestire.

Kapparáh. Indubiamente uno dei principi di questi giorni é quello di avere kapparáh per i propri peccati. Ci sono tre approcci da utilizzare:

  • קול qol ~ voce, attraverso la teffilláh e le selichot in particolare e lo studio della toráh, in cui il concetto principale del mese di Elul é quello della quantitá elevata di studio, in particolare nel NaCh, nei Tehillim (l'uso é quello di leggere 10 capitoli al giorno per raggiungere 300 mizmorim nel giro di 30 giorni, come la ghematria di כפר kapper ~ espia), Tiqquné haZohar e mishayot nel particolare [Moré BeEtzbá 8:248 e cosí ho sentito da Rav Ben Tzion Mutzaffi Shalitá],

  • צום tzom ~ digiuno, c'é chi riporta che é opportuno digiunare nel mese di Elul (Moré BeEtzb'á 8:247), c'é chi usa quattro giorni da completare negli 'asseret yemé teshuváh, c'é chi usa la vigilia di Rosh HaShanáh (cfr. articolo precedente sull'argomento). In ogni caso ci puó essere una doppia utilitá a sapere ció: (a) riscattare il digiuno attraverso denaro, (b) effettuare il digiuno di parole anche parziale. In generale é bene sapere il concetto anche solo per risvegliarsi, sapendo cosa facevano solo poco tempo fa.

  • ממון mammon ~ denaro, si aumenti se possibile la tzedaqáh in questi giorni, affinché possa espiare le proprie colpe.

Buon Elul a tutti

lunedì 23 agosto 2010

Rabbenu Yossef Chajim (1) - Anniversario 13 Elul

13 Elul 5669 - 13 Elul 5770.

Oggi sono 101 anni dalla scomparsa di Rabbenu Yossef Chajim zl, famoso in particolare con il nome di una delle sue piú opere importanti il Ben Ish Chai.

Chakham poliedrico i cui scritti vanno dalle derashot alla Toráh e alle haftarot fino a testi di halakháh, dalle risposte halakhiche ai commenti alle aggadot e midrashim, dai testi scritti per le donne fino ai testi di qabbaláh piú avanzata.

Parte della Storia (1)

Rabbenu Yossef Chajim discende da una famiglia di grandi talmidé chakhamim, la famiglia Chajim. Suo padre era il Darshan di Bagdad, Rabbenu Eliahu Chajim, mentre suo nonno era uno dei grandi rabbanim della cittá Rabbenu Moshéh Chajim. Entrambi erano Grandi, per lo studio della Toráh, per indirizzarre il popolo con halakhot, derashot e con taqqanot particolari.

Rabbenu Yossef Chajim é nato il 27 di Menachem Av 5594 ('834), primogenito di cinque fratelli.

Giá da piccolo era particolare per la sua memoria formidabile, il suo acume prodigioso e per il voler restare spesso tra talmidé chakhamim.

All'etá di 7 anni ha cominciato a studiare presso lo zio materno Rav David Chai Meir Yossef Nissim Salman Ma'atoq ז"ל; arrivato all'etá di 14 anni é stato accettato al bet ha-midrash di rabbanim "bet zilka", dov'é cresciuto come studio enormemente nonostante la giovine etá per cui si é fatto notare ed é stato avvicinato dal Rosh Yrshiváh, Rav Abdallah Ovadiáh Somekh zl, con cui ha anche studiato come chavruta. Dopo una veloce salita si é isolato in casa con una biblioteca privata, periodo in cui si é elevato sfruttando ogni istante.

All'etá di 17 anni, si é sposato con Rachel bat Yechezqel Shalom con cui ha dato alla luce un figlio e una figlia e si é elevato ancora di piú spiritualmente.

Vedendo i suoi sviluppi, i suoi quattro fratelli decisero di mantenerlo perché non dovesse uscire a lavorare, e all'etá di 20 anni hanno deciso di chiamare l'impresa a suo nome, cosa che ha fatto aumentare la hatzlacháh.

Una volta, vedendo suo padre in difficoltá con una domanda halakhica dall'estero ha deciso di scrivere la risposta immediatamente in modo dettagliato ed approfondito. quando poi é arrivata la risposta del padre si é scoperto il 'giochetto', ed é stato riconosciuto ancora di piú, in particolare dal padre che ha cominciato a consigliarsi con il figlio in queste questioni con ancora piú gioia e consapevolezza di prima.

Nonostante tutte queste premesse finché il padre era in vita Rabbenu Yossef Chajim ha cercato di non essere evidente agli occhi del pubblico. Alla morte del padre (7 elul 5619) all'etá di 25 anni ha gestito tutte le necessitá del padre mancato, dalla sepoltura in poi, momento da cui é stato effettivamente conosciuto da tutti.

Pur avendo rifiutato diversi incarichi pubblici, se non il posto come Darshan rivestito dal padre, suo malgrado é stato eletto come capo rabbino dei chakhamim di Baghdad e di tutto l'Iraq, cominciando a ricevere domande da tutto il mondo, da ashkenaziti e sefaraditi, dall'europa fino all'india.

Per 50 anni il suo Seder Yom non é cambiato: si alzava a chatzot laylah, si purificava e dopo le birkot ha-shachar; piangeva per il chorban habayt recitando tiqqun chatzot e recitava quindi lodi ad HQB"H, fino alla teffilláh di shacharit al netz, nel bet ha-kenesset "piccolo" (perché contenente meno di mille persone) e seguito da una lezione di un ora e mezza che teneva, ancora con tallit e tefillin di halakháh dallo shulchan 'aruch, en ya'aqov e choq leisrael, seguito da pat shacharit e studiava per diverse ore. Dopo pranzo riposava un poco prima di ricevere il pubblico per domande, pesaqim, shalom bayt, consigli e simili. A mincháh aveva uno shi'ur di quasi un'ora sulla parashat ha-shavu'a seguito da 'arvit e cena, per poi proseguire con la stesura di testi, per poi andare a dormire dopo la qeriat shem'a.

Durante gli shabbatot faceva tre ore di halakhot e toráh in cui riempiva il bet ha-kenesset "piccolo", esclusi shabbatot particolari in cui si spostava nel bet hakenesset grande ospitante oltre mille persone a sedersi, che si riempiva ben oltre le mura e sul tetto per sentirlo, in cui si sentiva in tutti i punti in modo miracoloso con lo stesso volume di voce.

Questo e altro si può raccontare sul Ben Ish Chai...

venerdì 20 agosto 2010

Zakhor - Ultima possibilità 5770

Sentire la parashàh di Zakhor è una mizwàh deoraita - direttamente dalla Toràh; solitamente si compie durante il mese di Adar, lo Shabbat che precede Purim, proprio per ricordare che Hamman viene dalla discendenza Amaleqita, e la mizwàh relativa di eliminare quella stirpe.

Poichè si compie questa mizwàh in questo modo una volta l'anno sentendone la lettura, chi l'avesse persa può recuperarla sentendo il maftir (quindi l'ultima chiamata) della parashàh di Ki-Tezzè che avremo modo di sentire questo Shabbat Qodesh.

E' pertanto necessario stare attenti a questa lettura in silenzio completo avendo l'intezione di compiere questa mizwàh. Sarebbe opportuno che il בעל קורא Ba'al Qorè ~ lettore della Toràh annunci la questione, e lui stesso deve avere l'intenzione di far uscire d'obbligo coloro che lo sentono.


Shabbat Shalom.

giovedì 19 agosto 2010

To’amea Chaym Zachù - Introduzione alle Hilkhot Shabbat Qodesh

Questo è il "battito d'inizio" per l'apertura di un nuovo blog parallelo a questo, gestito da Aharon Braha הי"ו: To'amea Chajim Zakhù o http://halakhot.blogspot.com/

Forse non è abbastanza risaputo ciò che riporta la Ghemarà (capitolo Kol Kitvè in Massechet Shabbat 118b):

“Dice Rabbi Chijia bar Abba riportando Rabbi Yochanan: chiunque osservi Shabbat come dicono le sue Halakhot, persino compie עבודה זרה ‘Avodàh Zaràh ~ idolatria come la generazione di Enosh gli viene annullato ecc.”

Non solo: il Shibbolè HaLeqet (82) riportato nel Bet Yossef (O.C. 286:7) dice a nome di Rashì (Siddur Rashì Siman 505) che la Gheullàh arriva per merito dell’osservanza di Shabbat Qodesh come si deve, a seconda delle sue norme.

Per farlo, chiaramente, è necessario conoscere le Halakhot, tanto che Rav Yehonatan Aibeshitz ז"ל nel suo testo “Ya’arot Devash” scrive che non è praticamente possibile non incorrere mai in Chillul Shabbat se non se ne conoscono le norme e viene riportato nell’introduzione al volume (3) sulle Halakhot di Shabat Qodesh della Mishnàh Beruràh.

È risaputo inoltre dall’introduzione dell’ Igle Tal, fantastico ed emerito testo che si occupa dell’analisi delle 39 melachot vietate di Shabbat Qodesh, riporta che uno dei metodi per fare Kapparàh al chillul Shabbat è attraverso lo studio delle Hilkhot Shabbat. Inoltre uno dei periodi più indicati per fare kapparàh è proprio l’anno מעובר me’ubbar ~ che contiene due Adar (5771, l’anno che sta per arrivare) ed il mese di Elul e il periodo degli Shovavim sono indicati in particolare.

Per questo ed altri motivi questo Elul inzieremo Be”H un viaggio nel mondo delle Hilkhot Shabbat Qodesh.

(Vi segnalo inoltre che c’è un sito in cui hanno già iniziato a trattare sull’argomento - il blog di Mi Keamcha Israel)

Ho chiamato questa introduzione col nome di טועמי' חיים זכו To’ameach Chayim Zachu” cioè “Chi lo assaggia (il gusto dello Shabbat) merita vita”, che è una formula che si usa nella Tefillàh di Mussaf di Shabbat.

Inizio questa serie di articoli proprio con due Halakhot legate al concetto di assaggiare


  1. C’è chi usa assaggiare gli alimenti che si preparano per Shabbat Qodesh per ottenere un allungamento della vita. Lo scopo è controllare se è necessario migliorare la cottura o aggiungere qualcosa, cosa vietata nella maggior parte dei casi di Shabbat Qodesh. Mishnà Berurà (250:2).

  2. Assaggiare ogni pietanza presente sul tavolo di Shabbat Qodesh (a meno che non piaccia, in tal caso non è incluso nell’oneg Shabbat, nel godimento dello Shabbat.) così scrive la Mishnà Berurà (250:2) a nome del Shulchan Shelomò.

mercoledì 18 agosto 2010

Selichot – Chi le legge da solo

Abbiamo già riportato in un precedente articolo che in ogni caso le selichot si possono fare, meglio se in pubblico con minjian, così da poterle fare integralmente, altrimenti almeno da soli, omettendo determinati brani: (a) quelli che necessitano minjian – quindi ויעבור Vaya’avor e (b) quelli in aramaico.
Ho sentito da molti una difficoltà a comprendere che brani siano da omettere ed ho pertanto ritenuto opportuno farne una lista più dettagliata [in base alle selichot sefaradite]:

  1. Dopo la conclusione del brano “Shevet Yehudàh” c’è una serie di brani da saltare.

  2. Secondo il Ben Ish Chai [Anno 1 Parashàh Ki Tissà] il brano “E-l Melech Yoshev” si legge fino alle parole כמו שהודעת לעניו מקדם “Kemò Shehodata Le’anav MiQedem”, e si salta il ויעבר Vaya’avor.

  3. רחמנא Rachamanà – si salta poiché in aramaico, e così il Vaya’avor successivo.

  4. אנשי אמונה Anshè Emunàh si riprende fino al brano “E-l Melech Yoshev” si legge fino alle parole כמו שהודעת לעניו מקדם “Kemò Shehodata Le’anav MiQedem”, e si salta il ויעבר Vaya’avor.

  5. Così anche per il brano תמנו מרעות “Tamanu Mera’ot”.

  6. Si prosegue quindi dal brano successivo il Vaya’vor fino al termine del brano עשה למענך “’Assè LeMa’anach” [alla fine della serie di עשה למען ‘Assè LeMa’an] per saltare דעני “De’anè” poiché in aramaico.

  7. Si riprende con אם אפס “Im Afes” fino al brano “E-l Melech Yoshev” si legge fino alle parole כמו שהודעת לעניו מקדם “Kemò Shehodata Le’anav MiQedem”, e si salta il ויעבר Vaya’avor.

  8. La nefillat Appaim è possibile recitarla poiché è un tehillim (25).

  9. אתנו לחלות Atanu Lechalot e אתנו לבקש Atanu Levaqesh ho trovato nelle Selichot di Rav Mordechai Eliahu ז"ל che non sono considerate aramaico.

  10. I tre brani successivi מרנא דבשמיא Marana Devishmaya, מתרצה ברחמים Mitrazè BeRachamim e מחי ומסי Machè uMasè sono aramaico, si saltano quindi per riprendere con רחמים פשוטים Rachamim Peshutim e si prosegue fino alla fine.

Qui ho riassunto i salti solo dipendenti dalla non presenza di minjian; vi ricordo comunque che ove fosse possibile indubbiamente è preferibile recitare tutto con il minjian, in particolare vista l'importanza del brano Vaya'avor, che se viene letto con כונה kavanàh ~ concentrazione permette di cancellare peccati.

Buon Elul!

lunedì 16 agosto 2010

Elul - Il mese dell'accelerazione

Il mese di Elul è un mese molto particolare, è il mese dei רחמים וסליחות Rachamim e delle Selichot.
Il mese ha diverse segullot, in particolare volevo riportare per l'utilità del pubblico, quella che ho imparato dal mio Rosh Yeshivàh, della Yeshivàh di 'Atteret Yisrael, a Bait Vagan, Yerushalaim, Rabbenu Baruch Mordechai Ezrachi שליט"א: il mese di Elul è molto più svelto di tutto il resto dei mesi, ed è possibile proprio per questo raggiungere livelli molto più alti in tempo più breve oltre la normale capacità.
Tutto sta nel conoscere questo fenomeno di accelerazione e decidere di sfruttarlo.

Probabilmente per questo motivo molti poseqim riportano di studiare grandi quantità durante il mese di Elul, in particolare si usa terminare due volte il libro di tehillim, leggendone 10 al giorno, per ottenere un totale di 300 tehillim (due volte il libro completo) che valgono quanto la ghematria della parola כפר Kapper ~ espia.
Inoltre si usa studiare i tiqqunè HaZohar ed altri testi come Sha'arè Teshuvàh.
Per altri studi particolari rimando Be"H ad un articolo successivo ed ad uno precedente.

Per altri articoli sul mese di Elul: clicca l'etichetta Elul qui sotto.

venerdì 6 agosto 2010

Elul 5770

Rosh Chodesh – 2 giorni mar 30 Av / 10 agosto - mer 1 Elul / 11 agosto
Si recita Hallel non completo, seguito da lettura della Toràh (4 persone) e Mussaf.
Non si recitano i tachanunim.

Il Molad cade mar 07.52 e 0 chalaqim.

Birkat Ha-Levanàh:
- per gli ashkenaziti da motzaè Shabbat Qodesh della parashàh di Shofetim
- per i sefaraditi dalla notte dell'8 Elul, tra mar e mer 17-18 agosto

L’ultima notte valida per recitarla è la notte del 14 di Elul, tra lun 24 e mar 25 agosto alle 1.54 ora israeliana (legale).

Selichot - da dopo Rosh Chodesh si cominciano le selichot per i sefaraditi. Gli ashkenaziti cominciano dall'ultima settimana del mese.

domenica 25 luglio 2010

Tu-BeAv - Yom Tov per ghilgul

Del giorno di Tu-Be-Av ne abbiamo già parlato in articoli precedenti, quest’anno vorrei approfondire un concetto che si impara dal giorno stesso e che può riassumersi in questa frase:

מגלגלין זכות על ידי זכאי Megalghelin Zekhut 'al yedè Zakkai ~ si rigira il merito (per mano/) attraverso un meritevole וחיוב על ידי חייב Vechiuv 'al yedè Chayav ~ e debito (per mano/) attraverso un debitore ossia più una persona ha meriti e più HQB"H fa sì che arrivi attraverso di essa un merito ulteriore che doveva essere trasmesso all'Universo; allo stesso modo anche il contrario: più una persona fa averot (e quindi è debitrice nei confronti di HQB”H) e più HQB”H lo utilizzerà come tramite per portare eventi negativi, che comunque sarebbero accaduti; tutto dipende dalla tendenza delle azioni della persona.
E’ da sottolineare che il termine chiuv non è da associarsi con quello di colpa, bensì con quello di “debito”. Il “debito” di cui si parla è quello che si crea quando c’è un deficit tra ciò che potenzialmente si può realizzare di buono e ciò che effettivamente si fa.

Nel ragionare su questo concetto si deve fare attenzione a non cadere in questi tre errori:
(a) evitare di pensare che non sia possibile cambiare le cose poiché tutto dipende dall’intenzione che si ha e dalla quantità e qualità dei meriti e dei "debiti"; (b) a volte HQB”Q fa delle eccezioni alla regola per Suoi cheshbonot (conti Divini che potrebbero non essere chiari agli occhi di tutti) (c) non bisogna pensare che questo sia l’unico modo che HQB”H ha per far arrivare meriti e debiti all’Universo poiché nel caso in cui non ci sia nessuno di adatto per essere da tramite al Suo Volere manderà un altro inviato. Riguardo a ciò è detto “הרבה שלוחין למקום Harbè Sheluchin LaMaqom ~ Molti inviati ha il Maqom "Luogo" [il “Luogo” per Eccellenza, quindi HQB"H IS"L che occupa tutti i luoghi]”.

Per capire meglio il concetto di Megalghelin Zekhut 'al yedè Zakkai può essere utile esaminare parte di un מעשה ma'asè ~ gesta riportato al termine del secondo capitolo di massechet Ta'anit (18b) [di cui si parla anche in Massechet Semachot (capitolo 8)]:

"Quando Toryanos שר"י (generale romano) voleva uccidere Lolianos e suo fratello Pappos (due ebrei condannati ingiustamente a morte per salvare altri del popolo ebraico) a Ludkia (Spiega Rashì che si tratta della città di Lud, in Israele) gli ha detto (Toryanos): 'Se venite dal popolo di Chananya Mishael e 'Azariàh, venga il Vostro Signore e vi salvi dalle mie mani, allo stesso modo in cui ha salvato Chananya, Mishael e 'Azariàh dalle mani di Nevuchadnetzar שר"י [che li ha buttati in un braciere enorme perchè non si sono inchinati alla sua statua monumentale per onorarlo, come riportato nel libro di Daniel, e si sono salvati senza bruciarsi, camminando nel fuoco]'. Gli hanno risposto: 'Chananya, Mishael e 'Azariàh erano צדיקים גמורין Tzaddiqim Ghemurin ~ Giusti Completi ed erano degni che venisse fatto loro un נס nes ~ miracolo, e Nevuchadnetzar era un re corretto [N.d.T. perchè onorava HQB"H] e degno che si facesse un nes per sua mano, e tale רשע rash'à ~ malvagio [si riferiscono a Toryanos] è un sempliciotto e non è degno che si faccia un nes per sua mano e noi (paralano di sè stessi) abbiamo già un debito di annullamento verso il Maqom, e se non ci uccidi tu molti uccisori ha il Maqom, e molti orsi e leoni ha il Maqom nel suo Universo che ci assalirebbero e ci ucciderebbero, ma non ci ha consegnato HQB"H nelle tue mani se non per il fatto che in futuro vuole riscuotere il debito del nostro sangue dalle tue mani'; nonostante ciò (Toryanos) li ha uccisi immediatamente.
Hanno detto (testimoni che hanno assistito a quanto accaduto) non hanno fatto in tempo a muoversi da lì fino a che sono venuti alcuni ministri da Roma che gli hanno bucato le cervella (pena molto consueta ai tempi)."

Dalla risposta di Lolyanos e Pappos si può dedurre che ogni persona ha la facoltà di libero arbitrio per decidere come comportarsi e le conseguenze di tale comportamento non dipendono da lui stesso, ma dalla volontà di HQB”H. [Il concetto in sè prende più di qualche riga ma non approfondisco ora l’argomento perchè si rischierebbe di uscire fuori tema]

Questo concetto non solo è applicabile alle persone ma anche ai giorni: alcuni sono più propizi di alti per l’avvenimento di determinati fatti. Per esempio il giorno del proprio compleanno (chiaramente secondo il calendario ebraico) è un giorno di buon auspicio in cui c’è maggiore possibilità di avere הצלחהhatzlachàh ~ successo nelle proprie azioni [così scrive Rabbenu Yossef Chajim ז"ל nel testo Ben Yehoyadàh su Berakhot (28a)], mentre i giorni di Yorzait, cioè gli anniversari di morte, sono di minor auspicio ed è per questo che si usa digiunare e aumentare mizwot, per annullare questo effetto negativo attraverso la Teshuvàh.

I benè Yisrael possono innalzarsi oltre l’accezione negativa del giorno attraverso l’osservanza delle mizwot, ma devono ricordarsi che c’è la possibilità che li influenzi comunque a seconda di quanto effettivamente ci si impegna per annullarne gli effetti.
Per i motivi di cui sopra è importante conoscere quali siano giorni propizi e meno, in particolare la Ghemarà in Massechet Ta'anit (26b) riporta che non ci sono stati giorni טובים Tovim ~ buoni per il popolo d'Israel come Yom Ha-Kippurim e Tu-BeAv.

Il giorno di Tu-BeAv, il 15 di Av, è un giorno in cui sono accaduti molti eventi che hanno unito il popolo d'Israel; per questo motivo c’è maggiore possibilità di aumentare l'unione tra i benè Israel, in particolare attraverso lo studio di Toràh e Mizwot, che è ciò che unisce effettivamente il popolo ebraico, in quanto lo studio e l’osservanza delle mizwot rendono la persona e l’Universo più tendenti alla perfezione ed alla completezza, che per definizione sono elementi di unione e avvicinamento, opposti al concetto di ‘averàh ~ peccato, che crea disgregazione e quindi allontanamento.

Prendiamo quindi coscienza della potenzialità positiva di questo giorno particolare per sfruttarla.

domenica 18 luglio 2010

NOTA SU TISH’ÀH BEAV

Cinque eventi sono accaduti il nove di Av (Ta’anit 26b) tra cui la distruzione del primo e del secondo Bet Ha-Miqdash. Bisogna capire che non piangiamo solo per i peccati dei nostri padri che ne hanno causato la distruzione, ma anche perché ogni generazione in cui il Bet Ha-Miqdash non viene ricostruito è come se fosse stato distrutto in quei giorni, in particolare perché le cause che hanno portato alla distruzione non sono state sistemate, in primis la שינאת חינם Sinnat Chinnam ~ l’odio gratuito. [Cfr. introduzione al Chafetz Chayim].

ALCUNE NORME SULLA VIGILIA DEL 9 DI AV – in breve

- תחנוןTachanun. La vigilia del 9 di Av non si recita il tachanun; nel caso di Shabbat Qodesh non si recita Tzidkatechà all’ora di Minchàh (TH vol 7 6.1)
- תיקון חצותTiqqun Chatzot. C’è l’uso di recitare Tiqqun Chatzot, una serie di tefillot sulla distruzione del Bet Ha-Miqdash. Chi usa recitarlo nel periodo di Ben Ha-Metzarim di giorno lo reciti anche la vigilia di 9 beAv. Durante la notte di 9 beAv si usa recitarlo (TH 6,2). C’è chi sostiene che si recita solo la prima parte, il Tiqqun Rachel.
- Studio. C’è l’uso di non studiare già dopo חצות היום chatzot hayom ~ metà delle ore di luce studi di Qodesh che portano simchàh e limitarsi a studiare altro come il libro di Yiov, Echà e vari midrashim ad essi connessi (cfr articolo relativo), e c’è chi usa applicare quest’uso anche quando la vigilia del 9 di Av cade di Shabbat Qodesh. L’importante è che perciò non smetta di studiare (TH 6.3).
- Passeggiate. Sono vietate la vigilia del 9 di Av e tanto più il giorno stesso. Birkè Yossef (553,5); Sha’rè Teshuvàh (553,5), Kaf HaChajim Sofer (553,20), Torat Hamo’adim (6,4)
- סעודה מפסקתSeudàh Mafseqet. Il pasto precedente il digiuno deve essere fatto prima del tramonto, dopo chatzot hayom. Ha delle norme particolari (trattate in un precedente articolo). In sintesi: si mangia per terra, non più di un cibo cucinato, anche se è possibile aggiungere frutta e verdura fresca. (E’ vietato mangiare carne e bere vino già da prima). Non si sia in condizione di recitare lo Zimmun (cfr O.C. 552)
Be”H il bet Ha-Miqdash sarà ricostruito e non avremo queste norme di ristrettezza, ma il giorno di Tish’àh BeAV sarà Yom Tov.

venerdì 16 luglio 2010

BEN HA-METZARIM – lavarsi

Durante il periodo di Ben Ha-Metzarim abbiamo diverse ristrettezze allo scopo di sentire più profondamente il lutto per la mancanza del Bet Ha-Miqdash תובב"א . Tra questi divieti c’è quello di lavarsi almeno nella settimana shechal bo Tish’àh beAv, la settimana in cui cade il nove di Av, cioè da Shabbat Qodesh precedente fino al 9 di Av stesso.

Esistono vari usi per quanto riguarda da quando far cominciare il periodo di ristrettezze:
a) שבוע שחל בו תשעה באב Shavua shechal bo Tish’àh BeAv. Così dice il Rambam (Hilkhot Ta’aniot 5,6) e Maran lo riporta come seconda opinione d’uso nello Shulchan Aruch (O.C. 451,16) e così riportano vari poseqim che è il מנהג minhag ~ uso presso i sefarditi. Così riporta anche Rav David Yossef שליט"א nel Torat Hamo’adim (Ben Ha-Metzarim 5,40)
b) Da Rosh Chodesh. Così riposta Rabbenu Yossef Qaro ז”ל nello Shulchan ‘Aruch (O.C. 451,16) come prima opinione d’uso, e così dice il Ramà che è l’uso (degli ashkenaziti). Così riporta anche il Ben Ish Chai (Anno 1, Devarim 16) presso diverse comunità tra cui Bagdad יע"א.
Secondo tutte le opinioni c’è l’uso di vietare l’acqua calda, eccetto nel caso di chi lo faccia per ragioni mediche o per una partoriente, casi in cui lo scopo del lavaggio non è piacere personale ma un fine curativo. (Torat Hamo’adim Ben Ha-Metzarim 5,42).

Per quanto riguarda l’uso dell’acqua fredda ci sono diverse opinioni. Ne riporto due in particolare: il Ramà (O.C. 451,16) lo vieta e così dice anche il Ben Ish Chai (Anno 1, Devarim 16). C’è chi facilita, in particolare in Torat Ha-Mo’adim (Ben Ha-Metzarim 5,40) si facilita nei seguenti casi:
- Acqua fredda, anche con sapone.
- Per lavoratori che tornano dal lavoro pieni di sudore che se non si lavassero soffrirebbero molto, persino secondo l’uso che vieta l’uso dell’acqua fredda possono lavarsi con acqua fredda.
- Per chi è solito lavarsi ogni giorno o ogni periodo a causa di eccessivo calore che lo porta a sudare che se non si lavasse soffrirebbe, è possibile facilitare anche per chi non usa lavarsi con acqua fredda e utilizzarla.
- Chi è solito lavarsi ogni ערב שבת קודש ’Erev Shabbat Qodesh almeno viso, mani e piedi con acqua calda può facilitare anche ‘Erev Shabbat Chazon.
- Una donna a cui sia arrivato il tempo del Mikwèh fa tutti i preparativi con acqua calda persino Shavu’a she chal bo Tish’àh beAV (TH BH 5,41)
- Gli uomini che usano andare al mikwèh con frequenza in modo fisso possono andare anche durante la shavu’a shechal bo Tish’àh beAv. Il Mikwèh in tal caso deve avere acqua fredda; se non fosse possibile stare nell’acqua fredda si faccia la tevillàh nell’acqua calda (Torat Ha-Mo’adim Ben Ha-Metzarim 5,41)

mercoledì 14 luglio 2010

Menachem Av 5770

Menachem Av 5770
Rosh Chodesh – 1 giorno lun 1 Av / 12 luglio

Si recita Hallel non completo, seguito da lettura della Toràh (4 persone) e Mussaf.

Non si recitano i tachanunim.


Il Molad
cade lun notte 19.07 e 17 chalaqim.

Riguardo alla Birkat Ha-Levanàh, si usa comunque non recitarla prima dell’uscita di Tish’à BeAv, quindi non c’è da definire un altro inizio.

L’ultima notte valida per recitarla è la notte del 15 di Av, tra dom 25 e lun 26 luglio.

Da Rosh Chodesh Av è necessario diminuire la Simchàh (Ta’anit 29a), ulteriore stadio del periodo di Ben Ha-Metzarim.

Secondo tutte le opinioni si evita da Rosh Chodesh Av di occuparsi di commercio per Simchàh, cioè di matrimoni e simili; tranne nel caso non sia possibile più posticipare oppure si possa comprare qualcosa che altrimenti si perderebbe come nel caso dei saldi.

Da Rosh Chodesh inizia il periodo dei תשעת הימים Tish’at Ha-Yamim ~ dei nove giorni.

Ci sono vari usi per il resto delle ristrettezze in questi giorni, tra cui il divieto di tagliarsi barba e capelli, mangiare carne e bere vino, lavarsi, indossare vestiti puliti, cui rimando ad altri articoli, poiché serve una trattazione più dettagliata per esplicare i vari usi.

Ci sono altri tre periodi da sottolineare:
- שבוע שחל בו תשעה באב Shavu’a Shechal bo tish’à BeAv. Letteralmente la settimana in cui cade il 9 di Av, cioè da motzaè Shabbat Qodesh Devarim fino al 9 di Av.
- ערב תשעה באב ‘Erev Tish’à BeAv. La vigilia di Tish’à BeAv, in cui si mettono secondo tutte le opinioni ulteriori ristrettezze. Da chatzot hayom si applica la ristrettezza riguardo al divieto di studio di cose che siano meno allegre come il libro di Yiov e quello di Echàh. A Minchàh non si recitano tachanunim.
- Tishà BeAv stesso. Ci sono in essi 5 divieti aggiunti qui sintetizzati: (a) divieto di mangiare e bere, (b) divieto di lavarsi perfino le mani, (c) divieto di avere rapporti con la propria moglie, (d) divieto di ungersi, (e) divieto di indossare scarpe di cui parte della suola sia di cuoio. Questi divieti partono dal tramonto della sera precedente fino all’uscita delle stelle del giorno stesso.


Il 9 di Av cade la sera di lun 19 luglio e termina all’uscita delle stelle di mar 20 luglio.


Tu BeAv – il 15 di Av. In massechet Ta’anit (26b) riporta la ghemarà che non ci sono giorni belli per ‘am Israel come yom hakippurim e il 15 di Av. Non si recitano tachanunim.

mercoledì 7 luglio 2010

Bere acqua durante il cambiamento delle Tequfot

Rabbenu David Avudraham ז"ל nel suo testo omonimo (Avudraham, fine dello Sha’ar Ha-Tequfot) riporta che ha trovato scritto che è necessario stare attenti ad ogni cambiamento di Tequfàh di non bere acqua nell’ora della Tequfàh a causa di pericolo che non venga danneggiato e si gonfi. [Sul pericolo effettivo, se sia anche fisico o soltanto spirituale, c’è discussione – cfr. Ben Ish Chai introduzione alla Parashàh di Pinechas (2° anno).]

Riporta sull’argomento diverse cause possibili che riassumo qui:

Sangue versato. In questi periodi è stato versato del sangue nell’acqua che influenza tutti gli anni: (a) nella tequfat Nissan Moshèh Rabbenu ע"ה ha trasformato l’acqua d’Egitto in sangue; (b) nella tequfat Tammuz Moshèh Rabbenu ע"ה e Aharon Ha-Cohen ע"ה hanno picchiato la pietra anziché parlarle ed hanno causato che sanguinassero (cfr. la derashàh che riporta); (c) nella tequfat Tishrè Avraham Avinu ע"ה voleva shachtare il figlio e dalla lama del coltello è uscito sangue che si è disperso nei mari; (d) nella tequfat Tevet è stata shachtata la figlia di Iftach Ha-Ghil’adi (cfr. libro di Shofetim) e i mari si sono trasmutati in sangue, quindi sono periodi in cui non è positiva l’acqua.
Cambiamento delle schiere d’angeli. Ogni cosa ha schiere di angeli ad essa dedicata. Nel caso particolare anche l’acqua viene protetta da schiere di angeli, e nel cambiamento delle tequfot cambiano anche queste schiere, lasciando l’acqua incustodita.
Cambiamento di schiere spirituali. Lo “scorpione” si scontra contro il “leone” e lancia del veleno nell’ “Acqua” [da spiegare, ma non c’è il tempo].


Riporta poi anche una discussione sull’argomento di Rav Avraham Ibn ‘Ezrà, e si veda sull’argomento ciò che scrivono il Perì Chadash (O.C. 428) e il testo Meorè Or (‘Od Lemo’ed 32b) riportati brevemente in Halikhot ‘Olam (volume 7 Parashat Pinechas pag 184b).



Il divieto di bere l’acqua nell’ora del cambiamento della Tequfàh viene riportato dal Ramà nei divieti causa pericolo (Yorè De’a 116:5) e Maran Ha-Chidàh nel Machaziq Berakhàh (Orach Chajim 445:1) riporta che nonostante ci siano poseqim che dicono che non si applica [Ibn ‘Ezrà, Rabbenu Ya’aqov Amdin (il Ya’abetz) a nome del padre Chakham Tzevì nel suo Mor Uqzià (O.C. 445)] o che si applichi in forme più restringenti (si butta via l’acqua) l’uso in Eretz Hatzevì (Eretz Israel), in varie zone turche e nelle città italiane è quello di stare attenti a non bere acqua durante questo periodo.

[cfr. Shut Yossef ‘Ometz 42 in cui spiega il motivo, basato anche sul Shibbolè Ha-Leqet 211.]



Il periodo di fatto è di un’ora, che parte dalla mezz’ora precedente il cambio della tequfàh e termina nella mezz’ora successiva [cfr. Kenesset Ha-Ghedolàh (116:36 nelle הגב"י) e Halikhot ‘Olam (vol. 7 parashat Pinechas pag 184a)] anche se c’è chi propone altri orari (6 ore del Maharil per esempio).



Il divieto si restringe solo all’acqua e non a tutti gli altri liquidi.



[Cfr. in particolare anche O.C. 445:1, Shemirat Ha-Guf Ve-Ha-Nefesh (cap. 47)]



Riporto ciò poiché il cambiamento di Tequfàh cade domani mattina gio 26 Tammuz 5770 / 8 luglio. In Eretz Israel l’orario di cambiamento è alle 8.30 [Luach Orach Chajim, nel luach Davar Be’itto 8.09 - ashkenazita].

Introduzione sulle תקופות Tequfot

Durante l’anno abbiamo quattro diverse תקופות tequfot ~ periodi di tempo.

Queste tequfot sono periodi di circa 3 mesi, che segnano il cambiamento di vari elementi celesti.

Di fatto si chiamano con i nomi dei mesi in cui nella maggior parte dei casi variano: (a) Tequfat Nissan, (b) Tequfat Tammuz, (c) Tequfat Tishrè e la (d) Tequfat Tevet.

Il Rambam spiega come calcolarle nelle Hilkhot Qiddush Ha-Chodesh (capitoli 9-10) in base alla ghemarà in massechet Rosh Hashanàh (11a).

La conoscenza di questo cambiamento di tequfot ha diversi נפקא מינה nafkà minàh ~ implicazioni:

  • a. Barekh ‘Alenu. Fuori da Eretz Israele si cambia la birkat Ha-shanim nella ‘amidàh nella berakhàh di barekh ‘alenu in versione invernale dopo 60 giorni dall’inizio della tequfàh di Tishrè.
  • b. Maim Shelanu. Maim Shelanu è il nome dell’ “acqua che pernotta” necessaria per le matzot di Pessach. In quel caso scrive il Ramà (O.C. 455:1) che non è necessario buttare via l’acqua che abbia passsato la Tequfat Nissan.
  • c. Birkat Ha-Chamàh. La Birkat Ha-Chamàh, che si recita una volta ogni 28 anni (l’ultima nel 5769), è dipendente dalla tequfat Nissan che cade il quarto giorno della settimana.
  • d. Divieto di bere acqua. Ci occuperemo di questo Be”H in un articolo a sé.

Interruzione tecnica

Dopo l’interruzione quasi forzata dell’ultimo mese in cui non abbiamo potuto pubblicare nulla causa inconvenienti tecnici, riprendiamo Be”H Itbarach la stesura di articoli, cominciamo per l’occasione con alcuni articoli su un argomento abbastanza particolare, quello del divieto di bere l’acqua nell’ora del cambiamento delle Tequfot.



Ci scusiamo per il disagio, Behatzlachàh

domenica 27 giugno 2010

17 tammuz 5770

Digiuno del 17 di Tammuz

il digiuno inizia dall'alba fino al tramonto.
In questo digiuno è vietato mangiare da quando si va a dormire la sera precedente a meno che non si espliciti che si ha intenzione di mangiare nel caso ci si svegli prima dell'alba .
Quest'anno il digiuno capiterà il 29 giu.

Per i dettagli e le regole del digiuno vi rimandiamo a:
- Il Digiuno del 17 di Tammuz - Introduzione ( tra cui potrete trovare i Ma’asim del 17 di Tammuz)
- Norme sui Digiuni Pubblici - Chi e Quando (tra cui potrete trovare chi è tenuto a digiunare e chi invece è esente ed alcune regole)
- Norme sui Digiuni Pubblici - La Teffillàh ( in cui troverete le aggiunte e regole per quanto riguarda la Teffillàh)

giovedì 27 maggio 2010

2.18 מאה ברכות Meah Berakhot ~ Cento benedizioni (giornaliere)

I nostri chakhamim ז"ל hanno verificato e hanno trovato che in ogni giorni feriale normalmente un ben Israel recita non meno di cento Berakhàh al giorno, anche se mangia o beve solamente una volta al giorno. Troviamo:
A. Cinque Berakhot della Qeriat Shem’à di Arvit e tre di Shacharit; (5+3 =8)
B. Birkat Ha-Mappil, cioè la Berakhàh che si recita prima della קריאת שמע על המטה Qeriat Shem’à ‘al Ha-Mittàh che si recita solitamente prima di andare a dormire; (8+1=9)
C. Diciannove Berakhot di “Shemone Esre” di Arvit di Shacharit e di Minchàh per un totale di (19*3=)57 (57+9=68);
D. Ventuno Birkot ha-Shachar (21 + 68 = 89)
E. Due Berakhot nei Pessuqè deZimràh durante Shacharit, tali Barukh Sheamar e Ishtabbach (2 + 89 =91).
F. La Berakhàh sullo Tzitzit (1+91 =92).
G. Le due Berakhat prima di mangiare un pasto a base di pane, cioè על נטילת ידים‘al Netillat Yadajim e המוציאHa-Motzì (2+92=94)
H. Quattro Berakhot presenti nella Birkat Ha-Mazon (4+92 =96)
I. Almeno un bicchier d’acqua fuori dai pasti, che presenta berakhàh iniziale (Shehakol) e quella finale (Borè Nefashot) (2+96 =98)
J. Due Berakhot sui Teffilin (secondo gli ashkenziti, i sefaraditi invece ne recitano solo una). (2 + 98 = 100 / 1+98 = 99)


[N.d.R. Inoltre ogni persona recita ulteriormente che al mattino (conteggiato nelle Birkot ha-Shachar) recita almeno due volte Asher Yatzar per aver effettuato i propri bisogni corporali, quindi superiamo sicuramente le 100 berakhot.]

venerdì 21 maggio 2010

2.17 ספק ברכותSafeq berakhot ~ Dubbio nelle Berakhot

Colui che compie una mitzwàh oppure gode nel mangiare o nel bere e nel mentre è venuto il dubbio se ha recitato la berakhàh o meno – non ha l’obbligo di benedire [N.d.R. e questa regola generale prende il nome di ספק ברכות להקל Safeq Berakhot Le-HaQel ~(in caso di) Dubbio relativo alle Berakhot si facilita, ma nel caso il dubbio sia sorto relativamente alla Birkat Ha-Mazon ha l’obbligo di tornare a benedire, poiché e scritto nella Torà esplicitamente: ואכלת ושבעת וברכת “VeAkhalta veSavata uVerakhta” ~ “E mangerai e (ti) sazierai e benedirai” (Devarim 8, 10)
[N.d.R. Questa norma vale solo quando la birkat Ha-Mazon è dalla Toràh, ma quando è un obbligo solo de-Rabbanan vale la norma comune di Safeq Berakhot Le-HaQel, per la quale non benedice.


La Birkat Ha-Mazon è de-Rabbanan solo in casi particolari; ne sottolineo due molto frequenti: (1) quando si mangia una quantità compresa tra un כזיתKe-Zait e una כביצה Ka-Betzàh (cfr. 2.2.3) [Per i sefaraditi da i 27 ai 54 grammi circa], (2) quando si è assetati e non si beve neppure un רביעיתrevi’it di acqua (cfr. 2.2.3) [circa 88 cc secondo la maggior parte delle opinioni, e così è anche l’opinione sefardita. Secondo il Chazon Ish equivale a circa 150 cc)]

giovedì 6 maggio 2010

Chodesh Sivan 5770

Rosh Chodesh dura 1 giorno: nel 5770 cade  il 1° di Sivan (ven 14 mag 2010 למנינם) 
Non si recitano Tachanunim e si recita l'Hallel non completo, seguito da Sefer Toràh e da Mussaf; inoltre si aggiunge il brano di "Ya'alè Veyavò" nella 'amidàh e nella birkat Ha-Mazon.

Il Molad: cade gio (13 mag) alle 16:39 e 15 chalaqim.

Pertanto la Birkat Ha-Levanàh:

  • Per gli ashkenaziti che attendono 3 giorni inizia: la notte del 4 di Sivan, (tra dom 16 mag e lun 17 mag).

  • Per i sefaraditi e gli ashkenaziti che attendono 7 giorni inizia: la notte dell'8 Sivan (tra gio 20 - ven 23 mag).

  • E termina: la notte del 14 Sivan (tra gio 27- ven 28 mag) per tutta la notte.
Particolarità di questo mese:
1 ימי הגבלה Yemè HaGbalàh. I tre giorni che precedono Shavu'ot sono giorni in cui sarebbe opportuno prepararsi per il Mattan Toràh, in particolare aumentando lo studio di Toràh. Non si recitano i tachanunim già da Rosh Chodesh
2. שבועות Shavu'ot. (mer 28 apr '10) Il 6 di Sivan in Eretz Israel, e fuori aggiungiamo anche il 7 di Sivan.
Giorno del Mattan Toràh, giorno di Yom Tov
3. איסרו חג Issru Chag. Il giorno successivo l'ultimo giorno di Yom Tov, il 7 di Sivan in Eretz Israel e l'8 in Golàh. Non si recitano tachanunim e sarebbe opportuno fissare una se'udàh. (dom 2 mag nel 5770 /'10 secondo il loro conto).
4. C'è chi usa non recitare tachanunim fino al 13 del mese, poichè per 7 giorni dopo il primo giorno di Yom Tov era ancora possibile portare il sacrificio relativo a Shavu'ot nel Bet Ha-Miqdash.

Si prosegue con il conteggio dell'Omer fino alla vigilia di Shavu'ot.

Chodesh Tov

sabato 1 maggio 2010

Sefirat HaOmer del giorno:

שְלוֹשָה וּשְׁלֹשִׁים ‎‎ הַיוֹם
‎‎ יזֹם לַעֽוֻמֶר שֶׁהם
יָמִים‎ שָׁבוּעוֹת וַחֲמִשָּׁה‎ אַרְבָּעָה


Hayom Sheloshà USheloshim
Iom Laomer Shehem
Arbaà Shavuot Vachamishà Iamim.

Oggi è il 33° giorno dell'omer.

Shavua Tov.

venerdì 30 aprile 2010

Attenzione!
Essendo questa sera Shabbath di seguito è riportato il giorno dell'Omer corrispettivo alla giornata di Shabbath (dall'uscita delle stelle di ven)

Sefirat HaOmer del giorno:

שְׁנַיִם וּשְׁלֹשִׁים ‎‎ הַיוֹם
‎‎ יזֹם לַעֽוֻמֶר שֶׁהם
יָמִים‎ שָׁבוּעוֹת וְאַרְבָּעָה‎ אַרְבָּעָה


Hayom Shenaim USheloshim
Iom Laomer Shehem
Arbaà Shavuot Vearbaà Iamim.

Oggi è il 32° giorno dell'omer.
Shabbath Shalom.

Lag Ba’Omer che cade il primo giorno della settimana

Quest’anno c’è una distinzione rispetto agli altri anni. Gli ashkenaziti che seguono l’opinione del Ramà, Rabbenu Moshèh Isserlisז"ל , [Orach Chajim 493,2] possono facilitare e anziché attendere Lag Ba’Omer per tagliarsi barba e capelli, poiché questo cade quest’anno Yom Rishon (dom) è possibile anticiparlo alla vigilia di Shabbat Qodesh (ven) proprio per Kavod di Shabbat Qodesh.
I sefaraditi che seguono Maran Rabbenu Yossef Qaro ז"ל usano tagliarsi i capelli solo dal 34° giorno dell’ ‘Omer la mattina (5770 – lun), mentre quelli che seguono la Qabbalàh dell’Arizal attendono fino al 49° giorno, vigilia di Shavu’ot, prima di Chatzot Ha-Yom, cioè metà delle ore di luce diurna.

di Aharon Braha הי"ו