domenica 26 aprile 2009

1.11 גמרא Ghemarà

Grazie alla stesura della Mishnàh in forma scritta, la Toràh sheba'al Peh orale divenne uno studio adatto a tutto il popolo.
I saggi della generazioni istituirono molti centri di studio dove sedersi e occuparsi di Toràh, per questo tali luoghi si chiamavano ישיבות "yeshivot", parola che viene dal verbo לשבת lashevet che significa sedersi.
Tanti allievi si raduvano nelle Yeshivot per studiare la Toràh.

I saggi delle yeshivot posero la mishnàh al centro degli insegnamenti.
Ad ogni domanda che veniva posta loro dinnanzi, cercavano di trovare un analogia per risolvere la questione nella Mishnàh.
Sulla base di ciò si sviluppavano conversazioni accese tra gli allievi della yeshivàh con un analisi in profondità sulla questione in merito, sottoforma di domanda e risposta, fino a quando non si trovava una soluzione chiara alla domanda.
Questa discussione veniva chiamata con un termine aramaico גמרא Ghemarà.
I saggi della ghemarà sono chiamati אמוראים Amoraim che significa "chiaritori degli insegnamenti della mishnàh".

Usi opposti per il tachanun – guida all’evitare מחלוקות machloqot

Cosa può fare quindi una persona che ha un motivo valido per non recitare il tachanun quando capita in un pubblico che lo recita o viceversa? Il problema principale consiste nel divieto di לא תתגודדו “lo titgodedu” ~ non creare “fazioni”, di cui una fa una cosa e l’altra no, concetto che vale quando nello stesso luogo ci sono diversi minhaghim (sempre, solo e strettamente basati sull’Halachàh, altrimenti non sono da considerarsi minhaghim) che vanno in contrasto. Questo divieto segue particolari regole a seconda della situazione, dell’uso particolare e della questione. Nel caso particolare: se è possibile (nei giorni in cui si dovrebbe leggere il tachanun) convincere in modo pacato il pubblico a leggerlo si proceda; nel caso invece, come nella maggior parte dei casi, si rischi una ‘rivolta’ non si cominci neanche a discutere poiché inutile, ma si seguano le istruzioni seguenti; ciò in particolare perché bisogna quanto più evitare le machloqot, specie se non portano nessuna conseguenza pratica.
In questo caso cito testualmente il PT [131:8]: “Se prega in un minjian in cui usano recitarlo, dica con loro anche il Viddui e le 13 Middot; chi invece usa recitarlo e prega in un minjian in cui usano non recitarlo, lo dica in privato בצנעא Bezin’à (senza farsi notare) cioè sottovoce, senza colpirsi il petto e recitando le 13 middot con i ta’amim (melodie) come se leggesse la Toràh”[così conclude anche il OL2 (9:2)].
Chi quindi recita il tachanun in un luogo dove non usano recitarlo segue le stesse regole di chi recita il Tachanun ביחיד beyachid ~ da solo (senza minjian) seguendo quindi le seguenti regole: il primo “Vay’avor” (quello presente tutti i giorni) può essere letto solo se si legge con i ta’amim. I successivi invece, beyachid non si leggono, ma si interrompe prima, appena lette le parole שהודעת לעניו מקדם “shehod’ata le’anav miqedem”[C’è da segnalare che nel OL2 9:1 non interpreta come di seguito le parole del BIC, bensì sostiene che si ferma qui.]. A quel punto è bene continuare nella lettura (solo a mente) fino al termine del “Vay’avor”. C’è anche chi ritiene che sia bene leggere al posto di questi “Vay’avor” la traduzione in aramaico di Onqelos, trovabile nel chumash seguito da una particolare teffillàh. Per completezza ne riporto qui il testo [BIC Ki Tissàh 1,9]:

(traduzione di Onqelos)ואעבר ה' שכנתיה על אפוהי, וקרא ה' ה' אלהא רחמנא וחננא, מרחיק רגז, ומסגי למעבד טבוון וקשוט, נטר טיבו לאלי דרין, שביק לעווין ולמרוד ולחובין, סלח לדתייבין לאוריתיה
(Teffillàh)אנא ה' אל חי תספיק לנו שפע אור וברכה חן וחסד ורחמים ואומץ, נא ה' אל פודה, עטרנו שמחנו

mercoledì 22 aprile 2009

1.10 משנה Mishnàh

Essendo presente il Bet Din HaGadol in Israel non c'era presenza di nessuna machloqet divergenza nelle questioni riguardanti la תורה שבעל פה Toràh shaBa'al Peh orale.
I saggi d'Israel, se avevano una discussione tra di loro, portavano la discussione dinnanzi al Bet Din HaGadol che decideva come fissare la halakhàh.
Tutto ciò fino a quando l'impero romano ha preso posizione in terra d'Israel e il Bet Din HaGadol è stato destituito, cominciarono le machloqot divergenze nelle questioni della Toràh, poichè non c'era un'unità centrale che potesse decidere.
Fuorchè ciò l'aumento di grandi disgrazie di quel periodo hanno disturbato l'attività di studio e la possibilità di insegnare, il popolo ebraico si stava disperdendo in varie nazioni e si vedeva il rischio che chas veshalom la Toràh potesse essere dimenticata da Israel.

A causa di questo doppio pericolo, le divergenze all'interno e l'esilio all'esterno, ha deciso Rabbì Yehudàh HaNassì, chiamato anche con l'appellativo di Rabbenu HaQadosh, ed ha realizzato una forma scritta della Toràh sheba'al peh orale.
A questo scopo ha unito tutti i saggi della sua generazione e con loro ha raccolto tutte le halakhot che sono state dette dal tempo di Moshè Rabbenu fino alla sua generazione (di Rabbì Yehudàh HaNassì) raccogliendole in un testo chiamato משנה Mishnàh, il cui significato è "studio chiaro ed esatto".

La Mishnàh è suddivisa in sei parti chiamati סדרים "Sedarim" ordini, e sono:
  1. זרעים Zera'im: include tutte le mizwot che dipendono dal cibo della persona, sementi, raccolti e berakhot per godimenti e simili.
  2. מועד Mo'ed: include tutte le mizwot riguardanti Shabbat e מועדים Mo'adim festività.
  3. נשים Nashim: include le mizwot riguardanti la vita famigliare, matrimoni, divorzi, fidanzamenti e simili
  4. נזקין Nezaqin: include la parte giuridica relativa a danni, cause inter-personali e questioni economiche varie, furti, defraudazioni e simili
  5. קדשים Qodashim: include tutte le mizwot relative al Bet HaMiqdash e ai קרבנות qorbanot sacrifici
  6. טהרות Taharot: include questioni di purità e impurità dovuta a morti, oggetti particolari ecc.

I saggi della Toràh le cui parole vengono portate nella Mishnàh sono chiamati in aramaico תנאים"Tannaim" che significa השונים "coloro che ripetono, insegnano" che viene dalla stessa radice della parola mishnàh משנה.

Le Halakhot riportate dalla Mishnàh sono chiamate Mishnayot.

martedì 21 aprile 2009

'Omer - gli usi

Durante il periodo dell'Omer ci sono diversi usi particolari derivati da diverse motivazioni.

A. Salita Spirituale
Essendo il periodo dell'Omer un periodo di salita spirituale, nella quale ci innalziamo per essere pronti a ricevere la Toràh HaQedoshàh a Shavu'ot, abbiamo diversi elementi oltre al conteggio dell'Omer che ci accompagnano per questa salita.
פרקי אבות Pirkè Avot: la lettura dei Pirkè Avot dal Shabbat Qodesh subito successivo Pessach è l'elemento più conosciuto in assoluto. L'uso comune è studiarli all'ora di Minchàh, preferibilmente con un commento, ogni Shabbat un capitolo.
משלי Mishlè: l'autore del Me'am Lo'ez riporta che c'è anche l'uso di studiare in queste settimane il testo dei Mishlè, composto principalmente da fattori etici, scritti per mano di Shelomò HaMelech ~ il re ע"ה.

B. Periodo di risterettezze simile al lutto
In questo periodo abbiamo avuto la ricorrenza di un grande disastro del mondo ebraico; 12.000 coppie di allievi di Rabbì 'Aqivà sono morti in questo periodo, nell'arco di 33 giorni, come riportato in massechet Yevamot 62b.

Queste ristrettezze si traducono nei seguenti divieti:
- è vietato sposarsi in questo periodo, mentre è permesso fidanzarsi.
- è vietato tagliarsi barba e capelli in questo periodo.
- è vietato partecipare a feste se ivi sono presenti balli o musica; nel caso sia una Se'udat Mizwàh, molti poseqim permettono di facilitare e suonare.
- è ancora più vietato l’ascolto della musica dove sia presente un accompagnamento strumentale; è però possibile cantare lodi ad HQB"H IS"L senza accompagnamento strumentale.

Per la maggior parte degli ashkenaziti questo periodo di divieti dura in modo segmentato ossia: da Rosh Chodesh Yiar fino al 32° giorno dell’Omer, e poi dal 34° fino a qualche giorno prima di Shavuot (a seconda degli usi). E’ invece permesso solo il giorno di Lag Ba’omer effettuare queste cose. Secondo il Shulchan 'Aruch HaRav [493] la sera di Lag Ba'Omer, sia quella precedente che quella successiva, invece è vietato; c'è però chi facilita.
Per le varie distribuzioni nel tempo in dettaglio, si confronti il Beur Halachàh sullo Shulchan 'Aruch Orach Chajim 493 e il BaCh.

Per i sefaraditi (che non vanno secondo l’opinione Qabbalista) i divieti terminano la loro validità da dopo la teffillàh di shacharit del 34° giorno dell’omer (anche se c’è chi permette da dopo l’alba).
Per i sefaraditi che vanno secondo l’opinione Qabbalistica invece il divieto di tagliarsi i capelli dura fino alla vigilia di Shavuot poichè secondo la Qabbalàh il tagliarsi i capelli è vietato per tutto il periodo dell’omer, fino alla vigilia di Shavuot (cfr. in particolare Or Letzion vol.3 cap 17:6 nella nota); sulla barba invece c'è chi permette di accorciarla dal 34° giorno.

Relativamente al Sheechejianu in questo periodo è un pò più complesso.
Riporto l'opinione di Rav 'Ovadiàh Yossef שליט"א in merito (Chazon 'Ovadiàh pag 259 - Omer par par 34): ~ "E' permesso recitare la berakhàh di Sheechajianu su un frutto nuovo nei giorni del conteggio (dell'Omer). E anche chi usava di non benedire Sheechejianu in questi giorni a causa delle ristrettezze non necessita di Hattaràh (Nedarim) per annullare il suo uso.
Ciononostante relativamente al Sheechejianu per abiti nuovi durante il periodo del conteggio, è bene stare attenti come atto di chassidut ~ comportamento oltre l'osservanza stretta della norma ... che dal giorno di Rosh Chodesh Yiar in poi non si indossi un abito nuovo. E quando c'è necessità è opportuno vestire quell'abito nuovo nei Shabbat durante il conteggio e benedica in tale giorno Sheechejianu.
In caso di una שמחה simchàh ~ occasione gioiosa come un Bar Mizwàh o un Berit Milàh in questi giorni è possibile facilitare."

Sul radersi la barba c'è da sottolineare che nonostante sia vietato secondo quasi tutte le opinioni, molti si appoggiano sull'opinione del Radbaz ז"ל (Shut Cheleq 2: 687) che permette di radersi il giorno di Rosh Chodesh Yiar, tranne per chi evita di tagliarsi barba e capelli durante il giorno di Rosh Chodesh stando attenti al testamento di Rabbì Yehudàh HeChassid ז"ל.
Ho trovato inoltre nel Chazon 'Ovadiàh (262-263 Omer 36 e nota 51) che riporta una facilitazione nel caso si abbia grande necessità di radersi la barba, di radesela ogni venerdì per Shabbat Qodesh.

lunedì 20 aprile 2009

'Omer - Il conteggio

Siamo già immersi nel periodo del conteggio dei giorni dell'omer, giorni che ci porteranno fino al giorno di Shavu'ot.

Dalla seconda sera di Pessach si comincia a contare 49 giorni e la 50a sera è la sera di Shavu'ot.



Come compiere la mizwàh nel modo migliore

La mizwàh del conteggio dell''Omer consiste nel contare ogni sera il giorno in cui ci si trova.

Il momento migliore per compiere la mizwàh è nella prima mezz'ora dopo l'uscita delle stelle.

Si conta sia il numero dei giorni che il numero delle settimane.

A chi è rivolta la mizwàh

I maschi adulti (oltre 13 anni) hanno l'obbligo di compierla, nel caso siano bambini l'obbligo è di natura educativa, ma comunque è un obbligo halakhico.

Un bambino che dovesse compiere il bar mizwàh durante il periodo dell'Omer, deve contare con la berakhàh fino a tale gioro poichè obbligato per natura educativa, ciononostante dopo il bar mizwàh dovrà continuare a contare senza berakhàh (poichè ogni giorno è una mizwàh a sè, vedi dopo) e non può continuare con la berakhàh poichè il conteggio effettuato sino a tale giorno non era allo stesso livello di obbligo.

Relativamente alle donne, essendo questa una mizwàh dipendente dal tempo שהזמן גרמא SheHaZeman Garemà, sicuramente non hanno un obbligo di compierla.
C'è una discussione globale sul se possano le donne recitare una berakhàh su una mizwàh di questo genere, e ognuno in questo segue il proprio minhag, ma qui si aggiunge un altro fattore: secondo molte opinioni relative alla Torat HaNistar poichè le donne non fanno parte del תיקון Tiqqun ~ riparazione effettuata da questa mizwàh è addirittura loro vietata, e così prendono e stabiliscono la halakhàh molti poseqim sefaraditi tra cui Rabbenu Yossef Chajim ז"ל autore del Ben Ish Chai e Rav 'Ovadiàh Yossef שליט"א; per quanto il Rav autore del כף החיים סופר Kaf HaChajim Sofer indichi anche un'altra opinione sicuramente vale la norma di שב ואל תעשה עדיף Shev veal ta'asèh 'adif ~ siedi e non fare (una cosa problematica) è meglio.

Gli altri tempi della mizwàh

Nel caso non si abbia avuto la possibilità di contare l'Omer entro la prima mezz'ora dopo l'uscita delle stelle è possibile proseguire durante tutta la notte con la berakhàh; è opportuno comunque recitarla il prima possibile.

Dall'inizio della mattinata si perde la berakhàh dello stesso giorno, ma è necessario comunque contare al fine di non perdere completamente la possibilità di contare nei giorni successivi con la berakhàh come vedremo successivamente.

Una mizwàh sola o 49 mizwot differenti

Sono presenti due opinioni nel talmud sulla definizione della mizwàh del conteggio dell''Omer; c'è chi sostiene che tutto il conteggio sia una singola mizwàh, quindi se viene perso un giorno tutta la mizwàh è persa; d'altra parte c'è chi sostiene che ogni singola sera è una mizwàh a sè.

Secondo quest'ultima opinione, nel caso in cui si sia perso un giorno del conteggio è possibile continuare a contare.

Poichè c'è comunque il dubbio si seguono entrambe le opinioni nelle proprie rigorosità, perciò nel caso un cui si sia perso completamente un giorno del conteggio si deve continuare a contare, ma non è possibile recitare la berakhàh.



Contare senza berakhàh

Quando si conta senza berakhàh si legge tutto ciò che accompagna il conteggio dell'Omer, semplicemente omettendo la berakhàh.

E' opportuno in ogni caso se possibile, sentire la berakhàh da qualcun altro e dopo aver risposto "Amen" alla berakhàh contare immediatamente.



Attenzione al conteggio

E' necessario fare attenzione a determinati particolari durante il conteggio dell'Omer:

1. Prima della berakhàh è necessario sapere che giorno sia, per sapere su cosa si conta l'Omer

2. Dal tramonto è vietato contare anche in altre lingue il giorno dell'Omer, poichè nel momento stesso in cui si recita il numero dei giorni o lo si scompone in settimane si è già compiuta la mizwàh, perciò non è possibile per quella notte recitare la berakhàh.

Pertanto a chi chiede che giorno è dell'Omer si risponde: "Ieri sera abbiamo contato * giorni dell'Omer"; tutto ciò prima di aver recitato il conteggio per compiere la mizwàh, ma dopo averlo recitato è possibile tranquillamente contare il giorno dell'Omer anche infinite volte.

3. E' opportuno abituarsi a contare l'Omer anche verso la fine della teffillàh di shacharit.

Questo non è un obbligo halakhico, ma è opportuno per ricordarsi ogni giorno di contare; inoltre nel caso in cui non si sia contato la sera prima per un motivo qualsiasi, non si rischia di perdere la mizwàh.



Contare in pubblico

Nonostante sia opportuno non contare con la berakhàh prima dell'uscita delle stelle, nel caso si reciti la teffillàh di 'arvit con minjian dopo il tramonto è già possibile recitare la berakhàh per il conteggio affinchè:

1. Si guadagni il conteggio con minjian

2. Nessun partecipante non rischi di dimenticare di contare l'Omer.

Chi volesse comunque può non recitare la berakhàh con il pubblico (rispondendo comunque "Amen" alle loro berakhot e pensando esplicitamente che non esce dall'obbligo rispondendo) e recitarla poi dopo l'uscita delle stelle.



Come contare

Per contare è opportuno restare in piedi, come s'impara dal versetto; nel caso l'avesse recitata seduto בדיעבד bedi'eved ~ a posteriori è comunque uscito dall'obbligo. Nel caso di un anziano o di un malato molti poseqim considerando l'ora della necessità come bedi'eved permettono di farli rimanere seduti a priori; tra questi Rav 'Ovadiàh Yossef שליט"א [Chazon 'Ovadiàh - Yom Tov pag228, Omer paragrafo 8].

Si contano sia i giorni che le settimane, ma nel caso si sia contato uno solo בדיעבד bedi'eved ~ a posteriori è uscito dall'obbligo.

Ogni persona conti per sè il conteggio e non lasci che la berakhàh altrui lo faccia uscire dall'obbligo (a meno che non abbia perso la possibilità di recitare la berakhàh, come riportato prima).

venerdì 17 aprile 2009

5769 Yiar

1. Rosh Chodesh Yiar

Ven 30 di Nissan e Shabbat Qodesh 1 di Yiar; nel 5769 ('09) cade il 24-25 apr. Dura quindi due giorni

2. Il Molad: La sera di Shabbat Qodesh 19:07 e 2 chalaqim, è possibile quindi recitare la

3. Birkat Ha-Levanàh per i sefaraditi parte da motzaè Shabbat Qodesh di Acharè Mot - Qedoshim (9 Yiar, sera del 2 mag) fino 13 di Yiar (7 mag) compresi per tutta la notte.

4. Pessach Shenì: 14 Yiar (8 mag)

Non si recitano Tachanunim e c'è l'uso di mangiare la matzàh; per i sefaraditi la sua berakhàh durante l'anno è mezonot, per gli ashkenaziti ha-motzì.

5. Lag Ba'Omer, 33° giorno dell'Omer - 18 Yiar (nel 5769 - '09 23 mag)

Non si recitano tachanunim.

Si prosegue con il conteggio dell'Omer.

mercoledì 8 aprile 2009

Morid HaTal in versione brevissima

Purtroppo non sono riuscito a scriverlo prima, quindi ha poche implicazioni; abbreviando:
a. Dal primo giorno di Pessach, dalla teffillàh di Mussaf si recita מוריד הטל Morid Ha-tal dopo l'annuncio del chazan; ci sono vari usi su quando cominciare, ma secondo tutte le opinioni da minchàh si legge.
b. Chi si fosse confuso e avesse recitato מוריד הגשם morid ha-gheshem deve ritornare; a seconda del punto in cui se ne ricorda cambia il dove ritorna; a grandi linee dopo aver iniziato la 3a berakhàh si deve tornare all'inizio dell'amidàh, mentre se non si è recitato ancora il nome di HQB"H al termine della berakhàh si torna al ricordare morid ha-tal; nel caso ci si ricordi tra il nome di HQB"H e l'inizio della berakhàh ci sono diverse opinioni.

Dal primo giorno di Chol Ha-Mo'ed si comincia la Birkat Mevarekh ha-Shanim nella versione estiva, cioè omettendo ותן טל ומטר veten tal umatar che per i sefaraditi implica il cambiamento dalla berakhàh di Barekh 'Alenu a Barekhenu.

Vi ricordo inoltre che dalla seconda sera di Pessach si comincerà Be"H a contare i giorni dell''omer.

פסח כשר ושמח Pessach Kasher veSameach

אסרו חג Issru Chag

Il giorno successivo il termine di una festa dei שלש רגלים Shalosh Regalim, spesso tradotti come tre pellegrinaggi, tali פסח Pessach, שבועות Shavu'ot e סוכות Sukkot, è chiamato אסרו חג Issru Chag[; riportato da Maran nel Bet Yossef OC 429 e Ramà nella Mappàh OC 429:2].

Poichè la durata della festività varia tra Eretz Israel e fuori, in cui si aggiunge un giorno, il giorno di Issru Chag è variabile a seconda del luogo in cui ci si trova.

Cos'è Issru Chag
Diversi motivi si sono dati al giorno di Issru Chag. Qui di seguito ne portiamo alcuni [in base al Pitchè Teshuvàh 429:6]:
  1. Allegria da Bet Ha-Miqdash. Quando il Bet Ha-Miqdash era ancora in piedi תובב"א, chi vi si presentava per i Shalosh Regalim utilizzava questo giorno per tornare a casa, pieni di allegria per il guadagno spirituale [חתם סופר Chatam Sofer]
  2. Per i fratelli che stanno fuori da Eretz Israel. il Rav שדי חמד Sedè Chemed [כללים מערכת א פאת השדה אות קנד] riporta che l'uso è nato in Eretz Israel, perchè i non ebrei non dicano che ci siano differenze tra Eretz Israel e fuori, si è cominciato a festeggiare Issru Chag nel giorno in cui fuori da Eretz Israel era ancora Yom Tov.
  3. Mistica. Nel שו"ת Shut (acronimo di Sheelot uTshuvot, cioè testo di risposte halakhiche, normalmente tradotto con il termine Responsa) Toràh Lishmàh [140], attribuito a Rabbenu Yossef Chajim ז"ל, riporta che secondo i testi dell'Arì ז"ל in questo giorno c'è ancora parte dell'atmosfera spirituale dei giorni di Yom Tov precedenti.

Usi e costumi

Sono diversi gli usi riportati per questo giorno, dipendenti anche dalla motivazione di cui sopra:

  1. Mangiare una Seudàh. In onore dell'importanza della giornata. Così scrive il Ramà (Mappàh OC 429:2)
  2. Indossare Vestiti di Yom Tov e Astensione dal lavoro in pubblico. Il Pitchè Teshuvàh [429:6:29] riporta a nome del Darchè Chajim VeShalom che questo era il מנהג Minhag ~ uso di persone più elevate a Yerushalaym ת"ו. Sicuramente non è d'obbligo.
  3. Astensione dal lavoro tranne in caso di perdita economica. Così riporta nel Shut Toràh Lishmàh [141] di cui sopra. Anche questo non è d'obbligo.

Orari di Pessach

Chiaramente per ogni città ognuno deve vedere in base al calendario, ma questi sono gli orari che mi risultano a milano [fonte JSF e calendorario]

Termine per consumare chametz fine 4a ora di oggi 10.20
Termine per possedere chametz fine 5a ora di oggi 11.35
Chatzot Ha-Yom - relativo a lavoro e taglio capelli da ebrei 13.24
Divieto di mangiare qeviut se'udàh inizio 10a ora circa 2 ore e mezza prima del
tramonto
Ricordarsi Eruv Tavshilin


Uscita stelle prima sera per inizio seder 20.44
Chatzot Laylah vedi doc. su seder 1.24


SECONDA SERA (9 apr)
Uscita stelle per inizio del seder 20.46
Chatzot Laylah 1.24

10 apr Accensione candele di Shabbat Qodesh
uso di Milano - 30 minuti prima del tramonto 19.32
uso di alcune comunità sefaradite a milano - 18 minuti prima tramonto 19.44

martedì 7 aprile 2009

Il seder di Pessach

Eccovi la descrizione dei punti fondamentali del Seder di Pessach come pdf:

Download from Uploading.com

פסח כשר ושמח Pessach Kasher VeSameach

14 di Nissan Vigilia di Pessach - riassunto

Vi ricordo in breve le mizwot particolari da compiere da stasera alle ventiquattro ore successive:


Questa sera:

- La beddiqat Chametz la sera, con prima formula di bittul (cfr. articoli) - dall'uscita delle stelle


La mattina:

- La teffillàh di Shacharit, che se pregata al Netz l'uso è quello di uscire subito dopo la chazaràh e recitare:
- La birkat Ha-Chamàh ~ benedizione del sole entro il termine della terza ora (cfr. articoli)
- Se'udat Mizwàh per i primogeniti che vogliono interrompere il digiuno
- Vendita del chametz - limite massimo è la fine della quinta ora, ma è necessario tecnicamente rivolgersi al responsabile alla vendita prima, per preparare i relativi documenti.
- Non è possibile mangiare chametz oltre la quarta ora.

- Non è possibile possedere chametz oltre la quinta ora.

- E' necessario effettuare il bi'ur chametz entro la quinta ora.


- Tagliarsi i capelli e la barba, è necessario prima di Pessach, perchè secondo tutte le opinioni è vietato durante chol ha-mo'ed, mentre subito dopo Pessach è dipendente dai minhaghim relativi all'Omer; secondo Maran ז"ל (quindi opinione sefaradita) sarà poi vietato fino alla mattina del 34° giorno dell'Omer, 19 Yiar (nel '09 - 13 mag.); per gli ashkenaziti dipende dall'opinione che seguono (presenti diverse opinioni).


Tutto il giorno:

- Vietato mangiare matzàh per arrivare al seder desiderosi di mangiarla.
- E' utile pulire preventivamente e controllare dai vermi il Maror e il Karpas.
- E' opportuno che gli uomini vadano al miqwè.

Pomeriggio:
- Da chatzot ha-yom ~ metà della giornata è vietato lavorare secondo tutte le opinioni. Con l'ora legale è intorno alle 13.00 in italia
- Fare la matzàh shemuràh chiamata Matzat Mizwàh per chi ne ha la possibilità.
- Riposarsi per arrivare freschi al seder
- Dalla 10a ora è vietato effettuare un pasto, ma è possibile mangiare frutta e verdura e alimenti non contenenti cereali. E' opportuno in ogni caso limitarli

- Imbandire il tavolo di pessach, cosicchè sia tutto pronto prima e si possa iniziare subito
- E' opportuno studiare norme sul Qorban Pessach, che se chas veshalom il Bet Ha-Miqdash non sarà ricostruito, almeno lo studio varrà come se l'avessimo sacrificato
- Uso comune è divenuto quello dello studio della lettera di Rav Shimshon di Ostropoli ז"ל.

- Fuori da Eretz Israel è necessario preparare l'Eruv Tavshilin perchè il secondo giorno di Yom Tov cade la vigilia di Shabbat Qodesh (- vedi articolo)
- Si reciti Minchàh, seguita da 'Arvit e si arrivi quindi al Seder


פסח כשר ושמח


P.s. per ogni orario è necessario vedere le tabelle locali.

domenica 5 aprile 2009

Strumenti per lo studio - cambiavaluta delle monete del tempo del talmud

Ecco un nuovo servizio, che Be"H aiuterà molte persone che studiano.
Saltuariamente Be"H IS"L pubblicheremo tabelle o strumenti per lo studio che possono essere d'aiuto per comprendere meglio argomenti vari.

Cominciamo oggi con una tavola di conversione delle principali monete presenti al tempo del talmud.

E' possibile scaricarlo al seguente link:
http://pdfmenot.com/view/http://pdfmenot.com/store_local/c88384c097cd045d73aa382cf4b2ef7c.pdf

Per capire come utilizzare il link vedi il post apposito.

ערוב תבשילין Eruv Tavshilin

Ogni volta che si ha subito dopo Yom Tov la presenza di Shabbath Qodesh, è necessario un accorgimento particolare per cucinare nell’ultimo giorno di yom tov per Shabbath Qodesh (nel caso ci siano due giorni di Yom Tov prima, nel primo giorno è vietato cucinare per Shabbath Qodesh). Questo accorgimento si chiama ‘eruv tavshilin.

Consiste nel mettere da parte un po’ di pane (nel caso di Pessach della Matzàh), e un cibo cucinato che si mantengano fino a Shabbath Qodesh. Solitamente si usa mettere come cibo cucinato un uovo sodo, che si mantiene bene.

Quando si sono preparati questi due elementi (che insieme vengono chiamati ‘eruv) li si prenda in mano e si benedica

ברוך אתה ה"א מלך העולם, אשר קדשנו במצותיו, וצונו על מצות ערוב
“…asher kiddeshanu bemizwotav, veziwanu ‘al mizwat ‘eruv”
e si reciti in aramaico la seguente formula:
בדין ערובא יהא שרי לנא לפויא ולבשולא ולהתמונא ולהדלוקא שרגא ולמעבד כל צרכנא מיום טוב לשבת“
Beden eruva yehe share lana lafueye ulvashule ulatmune ultiqune uladluqe shraga ulme’ebad kol zorkana miyom tov leshabbath”
il cui significato:
“Con questo eruv sarà a noi permesso infornare, cucinare, mettere a riscaldare, sistemare (un alimento) e accendere il fuoco e fare ogni nostra necessità da yom tov a shabbath”.
[Chiaramente è meglio leggere tutto ciò dal machazor (siddur dedicato alla festività), nel caso di difficoltà è possibile utilizzare questa traslitterazione. ]
E’ mizwàh mangiare poi l’eruv in uno dei pasti di Shabbath Qodesh.
Quando si cucina dal yom tov prima di pessach è necessario cucinare in tempo tale da potere riuscire a far mangiare da quel cibo preparato ad eventuali ospiti che possano arrivare prima di Shabbath Qodesh.

L’eruv dev’essere messo da parte affinché non si perda o non si mangi prima di Shabbath Qodesh.
Se è accaduto è possibile, a posteriori, basarsi eventualmente sull’eruv che è stato fatto da un’autorità della città, a condizione che questa l’abbia fatto. Questo è da fare solo a posteriori: a priori ognuno deve basarsi sul proprio ‘eruv.

Who is? Ramban רמב"ן ז"ל

Rabbenu Moshèh Ben Nachman ז"ל, conosciuto anche l'acronimo Ramban, in italia Nachmanide, era uno dei più grandi chakhamim all'epoca dei Rishonim.
L'anniversario della sua dipartita, lo Yortzait, è oggi, 11 Nissan.
Vediamo qui in breve alcune questioni sulla sua vita, allievi e opere principali.

Vita

Nato a Girona nel 4954 (1293-4 EV), è salito a Yerushalaym תובב"א il 29 Elul del 5027 (1326), è mancato l'11 Nissan del 5030 (1270 EV) ed è sepolto a Chevron. [basato sulle note del Menachem Tzion sul Shem Ghedolim di Maran Ha-Chidàh ז"ל].

Tra i suoi allievi principali troviamo:

1. il Ba'al Ha-Terumot,

2. רבינו יונה Rabbenu Yonàh di Girona,

3. Rabbenu Aharon Ha-Levì conosciuto con l'acronimo di רא"ה Raah,

4. Rabbenu Shimshon Ben Adderet conosciuto con l'acronimo di רשב"א Rashbà,

5. Rabbenu Nissim ben Reuven conosciuto con l'acronimo di ר"ן Ran e in alcuni testi רנב"ר Ranber,

6. Rabbenu David Bonfir, spesso ricordato dal Ran nei suoi Chiddushim a massechet Sanhedrin


Alcuni dei suoi Testi Principali:

Il Ramban è stato un autore molto prolifico, eccelso il tutti i campi:

Commenti al talmud e ai suoi commentatori:

- חידושי הרמב"ן Chiddushè Ha-Ramban: Commento al talmud di cui ci sono pervenuti parecchi volumi dell'ultima edizione.

- מלחמות ה' Milchamot Hashem: Super-Commento sul Ba'al Hamaor di Rabbenu Zerachiàh Ha-Levì ז"ל, che a sua volta è un commento sul Rif, Rabbenu Ytzchaq Alfassi ז"ל.

-ספר הזכות השגות על הראב"ד ז"ל Sefer Ha-Zechut: il libro del merito, nella quale difende il Rif ז"ל dalle opposizioni del Raavad ז"ל.

Pamphlets e Monografie:

- הלכות בכורות Hilkhot Bekhorot: un testo sui primogeniti, con tutte le norme ad essi relative; per i primogeniti maschi umani e per i somari il פדיון pidjion ~ riscatto relativo, e per quelli degli animali puri le norme della loro Qedushàh.

- דינא דגרמי Dina De-Garme: testo sulla distinzione tra גרמא Grama e דינא דגרמי Dina De-Garme, due concetti di danno indiretto che vengono giudicati in differente modo; il pamphlet è dedicato alla loro definizione.

- תורת האדם Torat Ha-Adam: testo che riguarda i vari stadi della vita umana, dalla nascita a ciò che c'è dopo la morte.

Altri testi di Halakhàh:

- השגות על ספר המצות של הרמב"ם ז"ל Hassagot sul Sefer Ha-Mizwot: Glosse sul libro delle Mizwot del Rambam ז"ל, con difesa dei principi dell'autore del testo הלכות גדולות Halakhot Ghedolot. Lo studio di questo testo viene dichiarato dall'autore del super-commento "Meghillat Ester" come fondamentale per studiare in modo approfondito.

- שו"ת הרמב"ן Shut del Ramban: il Shut è in generale un testo in cui l'autore risponde a domande che gli sono state poste, portando fonti e ragionamenti a risoluzione del problema.

Derashot:

- דרשה לראש השנה Derashàh su Rosh Ha-Shanàh: testo in cui descrive varie questioni sul Giudizio di Rosh Ha-Shanàh e le varie forme di giudizio che l'anima si trova ad incontrare.

- דרשה תורת ה' תמימה Derashàh "Torat Hashem Temimàh": è una Derashàh scritta per il Shabbat di Vaetchannan, parashàh nella quale sono riportate le seconde לוחות הברית luchot habberit ~ tavole del patto, n.l. tavole della legge; in questa derashàh si dilunga a spiegare principi base per l'approccio allo studio della Toràh.

Commento sulla Toràh:

- פרוש על התורה Commento sulla Toràh: principalmente basato sul testo e sul commento di Rashì ז"ל, dedito a spiegare nel modo più attinente al livello letterale, anche se spesso aggiunge concetti diversi.


- אגרת הרמב"ן Iggheret Ha-Ramban: forse è il testo più conosciuto del Ramban, una breve lettera scritta al figlio, nella quale descrive i principi base di come comportarsi per andare sulla retta via e per salire spiritualmente. E' conosciuta come un ottimo testo di מוסר Mussar ~ n.l. etica, in cui sono racchiusi molti concetti profondi in forma molto sintetica. Uno degli elementi più caratteristici di questa è ciò che ha scritto al termine dell'Iggheret: la richiesta di studiarla una volta a settimana, garantendo che ciò che le preghiere del lettore in tale giorno saranno ascoltate.

[L'articolo è basato principalmente sul Shem Ghedolim di Maran Ha-Chidàh ז"ל.]

1.9 התנ"ך Il Tanach

Tra le grandi istituzioni dei membri della Kenesset Ha-Ghedolàh ne troviamo una che si distingue per la propria importanza: l’ordinamento dei libri scritti, che son stati aggiunti in Israele tramite i נביאים Neviim ~ profeti e altri saggi, dai tempi di Moshè Rabbenu fino al loro tempo.

Questi libri sono suddivisi in due tipologie:
  1. נביאים I Neviim - relative ai profeti, composto da otto libri : (1) י'ושוע Yehoshu'a, (2) שופטים Shofetim, (3) שמואל Shemuel [A e B], (4) מלכים Melachim [A e B], (5) ישעי' Yeshayah, (6) ירמי' Yermeyah, (7) יחזקאל Yecheskel, (8) תרי עשר I Terè 'Assar ~ lett. i dodici, che comprende la raccolta degli scritti relativi a 12 profeti che sono (1) הושע Hosheah, (2) יואל Yoel , (3) עמוס 'Amos, (4) עובדי' Ovadiah, (5) יונה Yonàh, (6) מיכה Michàh, (7) נחום Nachum, (8) חבקוק Chavaquq, (9) צפני' Zefaniàh, (10) חגי Chaggai, (11) זכרי' Zechariàh, (12) מלאכי Malachì.
  2. כתובים I Ketuvim ~gli scritti, macrogruppo di undici libri: (1) תהילים Tehillim, (2) משלי Mishlè, (3) איוב Yiov, (4) שיר השירים Shir Ha-Shirim, (5) רות Ruth, (6) איכ
  3. ה Echàh, (7) קהלת Kohelet, (8) אסתר Ester, (9) דניאל Daniel, (10) עזרא ונחמי' Ezrà & Nechemiàh, (11) דברי הימים Divrè HaYamim [A & B].

Nei libri dei Neviim vengono narrate le parole di HQB"H che richiama il popolo d’Israele e altri popoli per tornare indietro dalla strada malvagia e dalla loro fede errata, e per salvaguardare la Toràh che è stata data sul Sinai.

Nei libri dei Ketuvim ci sono canti sacri, parole di etica, racconti di miracoli per rafforzare la fede in HQB”H e destinate all'aumento dell'amore verso la Toràh.

In questi libri sono presenti tanti versetti dalla quale s'imparano norme e mizwot; è necessario sapere che non sono "mizwot nuove", ma sono mizwot la cui origine è Toràh orale, sotto forma di Halakhàh leMoshèh MiSinai, che sono stati affiancati a versetti dai Neviim; per questo vengono chiamati דברי קבלה Divre Qaballàh ~ n.l. parole ricevute.

In totale abbiamo: 5 libri della Toràh, 8 libri dei Neviim e 11 libri dei Ketuvim, per un totale di 24 libri che vengono chiamati כתבי הקודש Kitvè HaQodesh ~ Scritti Sacri o Tanach תנ״ך che è un acronimo dato dalle iniziali delle parole תורה Toràh, נביאים Neviim e כתובים Ketuvim.

Nella macrocategoria dei Ketuvim troviamo i testi di: Rut, Qohelet, Shir HaShirim, Echàh ed Ester che vengono chiamati nel Talmud anche col nome di מגילות Meghillot.

sabato 4 aprile 2009

Strumenti per lo studio - Scrivere in ebraico

Shavu'a Tov,
molti mi hanno chiesto come è possibile scrivere in ebraico sul computer.
Nel caso si possegga Windows nelle versioni più recenti (XP, Vista nelle varie varianti) è molto semplice poichè incluso già nel software; è necessario però avere il cd originale per caricare i file nel caso non siano stati caricati in fase di installazione.

Installazione dei caratteri
Dal pannello di controllo selezionare "Opzioni Internazionali e della lingua".
Sulla linguetta "Lingue" selezionare la voce "installa i file delle lingue con alfabeti non latini e lingue destra - sinistra ..."; nel caso sia già selezionato passare al passo successivo.
Seguire le istruzioni richieste.
L'installazione è completata

Installazione della lingua
Dopo aver installato i file della lingua tornare sulla linguetta "Lingue" selezionare il pulsante "Dettagli...", "Aggiungi" e selezionare la lingua ebraica.
A questo punto dovrebbe apparire ebraico nella lista dei servizi installati.
E' possibile quindi agire direttamente sfruttando la barra della lingua sulla barra di windows per cambiare lingua da italiano a ebraico e viceversa, o alternativamente la combinazione tasti CTRL - MAIUSC. Chiaramente quante più lingue sono state installate nella barra delle lingue quanto più spesso è necessario effettuare il cambiamento.

Utilizzo della lingua ebraica in modo rapido
Ai primi tempi in particolare è utile scriversi sulla tastiera le lettere ebraiche per abituarsi (ad esempio con dei piccoli stickers) oppure utilizzare la tastiera su schermo.
Al menu "AVVIO" si selezioni "Esegui..." e si digiti "osk"
Comparirà la tastiera a schermo, che varia i tasti a seconda della lingua selezionata.

Behatzlachàh,
AB

venerdì 3 aprile 2009

ברכת החמה Birkat Ha-Chamàh ~ la benedizione sul Sole - Il Nussach

Ennesimo episodio relativo alla birkat Ha-Chamàh, la benedizione del Sole, che avrà luogo Be"H IS"L la mattina del merc. venturo.
Qui presente il link per scaricare il testo delle aggiunte alla Birkat Ha-Chamàh, in base all'opinione di Rabbenu Yossef Chajim ז"ל, nel suo testo לשון חכמים Leshon Chakhamim (2,49):

http://pdfmenot.com/view/http://pdfmenot.com/store_local/62a80a21a8dd6e313cf33583d52068bd.pdf

Secondo l'opinione del Rabbenu Chajim Chizqiàu Medini ז"ל celebre autore della serie di testi intitolati שדי חמד Sedè Chemed:

http://jnul.huji.ac.il/heb/Birkat-hahama/27-23v7380/27-23v7380.pdf

Aggiungo anche una versione più completa secondo l'opinione del Rav Petach Ha-Devir, di Rabbì Chajim Binyamin Pontremoli ז"ל:
http://www.shtaygen.net/horadot/Birchat_Hachammah/ptch_advir.pdf

Per scaricare il file cliccare con il tasto destro del mouse sul link selezionando "Salva oggetto con nome"; procedere quindi per il salvataggio.
Per visualizzare il file è possibile andare al link.

Per le norme ad esso relative, vedete articolo precedente di AB, ringrazio MM per aver messo a disposizione i files.
שכמ"ה

giovedì 2 aprile 2009

ברכת החמה Birkat Ha-Chamàh ~ la benedizione sul Sole - Halakhot in breve

Data l'importanza della Berakhàh ho deciso di scrivere le norme in forma molto breve, così da permettere anche ai lettori più lenti a leggere di assumere le informazioni minime necessarie.
Nel caso si desideri maggiori informazioni su qualche aspetto è possibile scrivere un commento (previa iscrizione al blog - comporta forse 2 minuti) per chiedere.

Cosa? Ogni 28 anni il sole e il pianeta terra hanno la stessa congiunzione astrale che avevano il primo anno della creazione dell'universo; per questo rinnovo si recita una ברכה berakhàh ~ benedizione.

Quale? la berakhàh è

ברוך אתה ה"א מלך העולם עושה מעשה בראשית
"Baruch Atta (Hashem) Elo(k)enu Melech Ha'Olam 'Ossèh Ma'asèh Bereshit"
~ Benedetto Tu Sia HQB"H nostro D-o, Re dell'Universo, artefice dell'Opera della Creazione

Sarebbe opportuno anche leggere altri testi relativi al Sole stesso, dipendenti da usi e luoghi, ma la parte fondamentale è la recitazione di questa berakhàh; per le aggiunte sarà inviato nei prossimi giorni Be"H dove è possibile trovarle in formato elettronico adatto alla stampa.

Quando? nel 5769 (2009 EV) cade la vigilia di Pessach, merc 8 apr.

La berakhàh è da recitare subito dopo il נץ החמה Netz Ha-Chamàh ~ il sorgere del sole, o al massimo entro la terza ora dal mattino. Dalla terza ora a mezzogiorno c'è מחלוקת machloqet ~ discussione, quindi si recita senza pronunciare il Nome Divino: "Baruch (solo col pensiero:Atta (Hashem) Elo(k)enu Melech Ha'Olam) 'Ossèh Ma'asèh Bereshit".
[Chiaramente è meglio organizzarsi prima per poter avere il merito di compiere questa mizwàh]

In caso in cui Chas veShalom fosse nuvolo c'è discussione se sia possibile recitare la berakhàh, pertanto si attenda fino a verso il termine della terza ora per osservare se scompaiono le nuvole. In caso contrario si reciti la berakhàh senza pronunciare il Nome Divino, ma lo si pensi soltanto

Dove? in qualsiasi luogo da cui si veda il sole è possibile recitare la berakhàh; meglio se in presenza di minjian, ma non si ritardi la berakhàh per questo.

Come? A priori è da recitarsi in piedi, prima di aver mangiato. Gli occhiali non sono un problema.

Chi? gli uomini sono sicuramente tenuti a recitare questa berakhàh. I bambini (under 13) devono essere educati a recitarla. Per quanto riguarda donne e ciechi c'è machaloqet, sarebbe quindi opportuno la sentissero da un adulto maschio vedente che la deve recitare e pensino di uscire dall'obbligo.

mercoledì 1 aprile 2009

Guida al sito - Utilizzo PDF

Recentemente si sono cominciati ad inserire link (collegamenti ipertestuali) a vari siti per poter permettere la lettura e lo scaricamento dei file pdf.



Lettura del Pdf On-Line

Nella maggior parte dei link segnalati, il sito contenente il file pdf aprirà un lettore in forma automatica.

Nel caso questo non fosse presente è possibile la visione solo scaricando un lettore di file pdf da internet, oppure caricando il link sul sito http://pdfmenot.com/


Scaricare il file Pdf

Solitamente l'utilizzo più comodo del file pdf è quello che si ha quando si scarica il file sul proprio computer.
Per effettuare il Download (scaricamento) del file è sufficiente cliccare con il tasto destro del mouse puntando sull'indirizzo in questione e selezionando la voce "Salva oggetto con nome..." e procedendo come da manuale alla procedura di salvataggio.

Per visualizzare il file scaricato è necessario avere un lettore di file pdf; il più famoso è l'acrobat reader che trovate su questo link http://get.adobe.com/it/reader/.

Buona lavoro!

Vigilia di Pessach di AB

Sono molte le norme relative alla vigilia di Pessach, oltre alla bediqqat Chametz, al bittul Chametz e al suo Bi'ur, di cui abbiamo scritto negli articoli precedenti. Ora tratteremo Be"H dei punti principali delle ulteriori norme di ogni anno.

Per argomenti eccezionali come Birkat Ha-Chamàh e Eruv Tavshilin si veda l'articolo corrispondente.

Ta'anit Bechorot

In Massechet Soferim (capitolo 21) viene riportato l'uso di digiunare per tutti i primogeniti, in ricordo del fatto che i primogeniti ebrei si sono salvati nell'ultima מכה makkàh ~ n.l. piaga, consistente nella morte di tutti i primogeniti egiziani [con due eccezioni: il Faraone e sua figlia Bitià, il primo si è salvato perchè doveva comandare il rilascio del popolo ebraico e la figlia perchè aveva salvato Moshèh Rabbenu ע"ה].

L'uso di digiunare ricade su tutti i primogeniti, anche se sono primogeniti solo da parte di un solo genitore [in base al Ramà nello Shulchan 'Aruch 470]. Nel caso in cui il bambino sia ancora piccolo (under 13) il digiuno ricade sul genitore.

A seconda degli usi anche la donna primogenita è digiuna o meno.

Data la fonte del digiuno che è più "leggera" del digiuno obbligatorio, è possibile “evitare” il digiuno partecipando ad una סעודת מצוה se’udat mizwàh ~ pasto legato ad una mizwàh particolare. In questo ambito ricadono le se’udot relative ad un berit milàh, ad un pidjion haben [riscatto del primogenito maschio], e la più comune di סיום Syum ~ completamento (di un testo particolare). Come testi che è possibile completare, comprendendolo nello studio, e fare uscire d’obbligo il pubblico ci sono principalmente una מסכת massechet ~ trattato di talmud, un seder di mishnayot oppure un libro dello zohar (quest'ultimo soltanto anche senza comprensione). In casi eccezionali, per esentare solo sé stessi, si può facilitare con una massechet di Mishnàh con il commento di Rav Ovadia da Bertinoro. Bisogna sapere inoltre che, per essere considerati partecipanti alla se’udàh, è necessario comprendere ciò che viene detto nella derashàh e
nel completamento del testo, è necessaria pertanto attenzione. [cfr. Yabbi’à ‘Omer vol 1; ChO 9-10]


A questa se’udàh pià partecipare anche un avel che non sia entro i primi 7 giorni di lutto.
Quest’ultimo può evitare il digiuno nel caso in cui gli sia molto difficile digiunare e sia poi portato a non fare il seder dando del denaro in tzedaqàh. [ChO 11]

Attività Lavorative
La vigilia di Pessach è vietato fare מלאכות melachot ~ attività lavorative.

Nel caso in cui in tale città ci sia l’uso di lavorare è possibile fino a Chatzot Hayom. [ChO 1-2]

Da lì in poi chi compie melachot è passibile anche di נדוי niddui ~ scomunica. [cfr. Yorè De'a 344 e Sefer Charedim].

Nell’ambito delle attività lavorative vietate non si considera il sistemare i propri vestiti (come da un taglio o da una scucitura) per la festa, ma non a pagamento.

Consigli per l'utilizzo del tempo

Da chatzot Hayom è meglio andare a riposare per essere freschi durante la serata per fare il seder con calma, come si deve poiché tutta l’ אמונה Emunàh ~ n.l. fede dell’anno dipende strettamente da questo.

Mangiare prima di Pessach
Matzàh. E’ vietato mangiare matzàh la vigilia di pessach. In questo divieto sono compresi anche i dolci fatti contenenti matzàh. [OL3 13:3]. Per i sefaraditi che usano mangiarla anche durante pessach è permesso il consumo della matzàh ‘ashiràh, cioè fatta con succo di frutta, vino, latte o simili anziché acqua;

10a Ora. Dalla 10° ora è vietata anche questa per arrivare ‘affamati’ a Pessach per poter mangiare senza problemi [ChO 5]. Da quest’ora, anche se permesso, è bene evitare di abbondare nel mangiare frutta e verdura, per non incorrere in questo rischio. [OL3 13:5]

Tagliare i capelli

Si ricorda che è meglio tagliarsi barba e capelli prima di pessach, poiché successivamente si entra in due periodi di divieto: chol hamo'ed e il periodo dell’omer. Per vari motivi è preferibile farlo prima di חצות היום chatzot hayom~ metà delle ore di luce. Se si tagliano la vigilia di pessach, se si tagliano dopo Chatzot Hayom è possibile facilitare facendoseli tagliare da un goj, ma non da un altro ebreo [BIC 24]. C’è chi facilita e permette anche di tagliarsi i capelli da soli [ChO 3].

Lume acceso

E’ necessario lasciare un lume acceso per poter accendere le candele di Yom Tov e cucinare. Infatti E’ VIETATO ACCENDERE una fiamma di Yom Tov, ma il permesso riguarda solo il passare la fiamma da un fuoco già acceso.

Negli anni in cui Yom Tov precede Shabbat Qodesh è necessario anche preparare l'Eruv Tavshilin (vedi articolo), per poter preparare cibo e simili da Yom Tov anche per Shabbat Qodesh.


פסח כשר ושמח Pessach Kasher Vesameach

בטול חמץ Bittul Chametz ~ annullamento del chametz

[BIC 7] Subito dopo la bediqqàh si reciti la formula relativa al בטול bittul ~ annullamento e la si ripeta per tre volte. Ci sono diverse varianti di questa formula; traslittero e traduco qui una tra quelle che mi risultano essere più diffuse:

כל חמירא דאיכא ברשותי דלא חזיתיה ודלא בערתיה לבטיל ולהוה כעפרא דארעה
“Kol Chamirà deika birshuti dela chazitèh udlà vi’arteh livtil velehevè ke’afra de’ara”

Nel caso non si capisca il senso in aramaico la si ripeta per 3 volte nella lingua che si conosce; il senso è:

“Ogni sostanza lievitata ( חמץ chametz) e sostanza lievitante ( שאור seor) che si trova in mio possesso che non ho visto e che non ho eliminato sia annullato e considerato come polvere della terra”.
ביעור חמץ Bi'ur Chametz ~ eliminazione del Chametz
La vigilia di Pessach ci sono diversi divieti che iniziano gradualmente:
  1. divieto di mangiare Chametz: dalla 4a ora zemanit;
  2. divieto di avere godimento del Chametz: dalla 5a ora zemanit,
    entro quest’ora dev’essere già stata effettuata la vendita del chametz, e l’eventuale bi’ur.
Il Bi’ur Chametz consiste nell'eliminazione completa di tutto il chametz rimasto, prima della 5° ora zemanit, perlomeno in modo che non sia più presente nel proprio territorio.

E’ necessario vendere il chametz prima di quest’ora, poiché successivamente non si può averne più godimento. Dopo averlo eseguito è necessario ripetere 3 volte la formula del bittul chametz in
versione estesa, che riportiamo qui di seguito:
Dopo il bi’ur chametz:

כל חמירא דאיכא ברשותי דחזיתיה ודלא חזיתיה, דבערתיה ודלא בערתיה, לבטיל ולהוה [הפקר] כעפרא דארעה

“Kol Chamirà deika birshuti dechazitèh udla chazitèh, devi’artet udlà vi’arteh livtil velehevè [la terza volta: kehefker] ke’afra de’ara”
“Ogni sostanza lievitata (chametz) e sostanza lievitante (seor) che si trova in mio possesso che ho visto e che non ho visto, che ho eliminato e che non ho eliminato sia annullato e considerato [la terza volta: cosa di nessuno] come polvere della terra”.
Varianti:
Ci sono delle varianti nel caso in cui effettui il bittul per conto di altri:
- per conto del padre : anziché ברשותי birshutì / in mio possesso dica ברשות אבי birshut avì / in
possesso di mio padre
.
- per conto di terzi: anziché ברשותי birshutì / in mio possesso dica [ברשות [שם האיש birshut [nome della persona] / in possesso di [nome della persona].
Aggiunte sulla vendita del Chametz:
Come ampiamente conosciuto è opportuno vendere tutto il chametz ad un non ebreo, che non contravviene alcun divieto nel suo possesso. Ciononostante è meglio non dover ricorrere a questo espediente a priori, ma vendere solo lo stretto necessario come le briciole presenti ancora nelle pentole non kasher per Pessach e simili. La vendita effettiva di chametz in quantità sarebbe opportuno rimanesse solo una tecnica stabilita principalmente per chi possiede quantità elevate e non ha la possibilità, principalmente per motivi di valore economico, di disfarsene.
Ogni privato deve quindi organizzarsi per non tenere in casa del chametz effettivo.
Disdicevole è ciò che molti hanno cominciato a fare negli ultimi anni di tenere quantitativi di chametz per la pastasciutta post-Pessach.

E’ necessario effettuare la vendita di chametz secondo la halakhàh. Se uno non conosce la
procedura esatta è meglio che deleghi la vendita un’autorità nel campo. Solitamente nei battè
kenesset è possibile trovare chi sa effettuare la vendita. Nel caso in cui si parta prima di pessach e non si torni durante è preferibile, se possibile, effettuare la vendita anticipata.
Attenzione!
PROBLEMA PARTENZE ERETZ ISRAEL! Si stia attenti relativamente alla vendita, se si effettua in Eretz Israel, poiché lì viene riacquistata dal goj l’8° giorno, nella quale qui siamo ancora durante pessach. Quindi ci si trova nella condizione in cui: si trasgrediscono i divieti legati al possesso di chametz durante pessach ( בל יראה ובל ימצא ) e non si può godere di tutto il chametz in questione, poiché considerato come chametz su cui è passato Pessach, che nel caso sia in possesso di ebrei ne è vietato qualsiasi tipo di godimento.
PARTENZE ALL'ESTERO: ci sono molte persone che partendo non effettuano la bediqqat chametz prima di partire, basandosi sulla vendita. E' un comportamento scorretto dal punto di vista della Halakhàh, poichè solitamente la vendita viene applicata la vigilia di Pessach, dopo che si è entrati nell'obbligo della beddiqàh.
E' possibile quindi attuare due soluzioni:
1. Effettuare una vendita anticipata, per esempio all'antivigilia. Informatevi presso l'autorità competente alla vendita; in tal caso è comunque opportuno effettuare la beddiqàh in almeno una stanza come da punto successivo. Chiaramente non è possibile attuare questa soluzione nel caso si ritorni in casa durante pessach, poichè la casa risulta acquisita dal non ebreo.
2. Controllare in ogni caso la sera prima di partire la casa dal chametz.