domenica 31 gennaio 2010

2.2.4.3 Tipologie di Berakhot – Birkot Ha-Nehenin – Sintesi di Berakhot Acharonot in base alle Berakhot Rishonot

In sintesi, Berakhot Acharonot in base alla Berakhàh Iniziale dopo un consumo di Kezait per solidi e Revi’it per liquidi [nel caso non vengano consumati durante un pasto di HaMotzì]:
- HaMotzì -> Birkat Ha-Mazon
- Mezonot -
-> Nel caso in cui sia Pat Ha-Bà Bekisanin e ci sia Qevi’ut Se’udàh -> Birkat Ha-Mazon (cfr. 2.2.4.2)
-> Nel caso del riso – Borè Nefashot
-> in tutti gli altri casi di Mezonot Me’en Shalosh – ‘al HaMechiàh
- Borè Perì HaGhefen -> Me’en Shalosh – ‘Al HaGhefen
- Borè Perì Ha’Etz
-> Nel caso dei (5 dei )7 frutti di Eretz Israel (olive, datteri, uva, melograni e fichi) - Me’en Shalosh – ‘Al ha-Perot
-> Negli altri casi – Borè Nefashot
- Borè Perì Ha-Adamàh – Borè Nefashot
- Shehakol – Borè Nefashot

giovedì 28 gennaio 2010

Orari Shabbath Beshallach

OrariShabbath Beshallach
29/30 gen '10 – 15 Shevat 5770

Entrata Ven 29 gen '10

Uscita Sab 30 gen '10

Milano

16.54

18.10

Roma

17.02

18.08

Firenze

17.02

18.08

Ancona

16.53

18.00

Bologna

17.00

18.06

Genova

17.10

18.16

Napoli

16.57

18.03

Pisa

17.06

18.12

Torino

17.13

18.19

Trieste

16.47

17.53

Venezia

16.53

18.00

Verona

16.59

18.05

Orari tratti dal Lunario ebraico 5770

Shabbat Shalom.

mercoledì 27 gennaio 2010

2.2.4.2 Tipologie di Berakhot – Birkot Ha-Nehenin – Berakhot Acharonot – Birkat Ha-Mazon in brevissima

3. ברכת המזון Birkat Ha-Mazon
[Riassumo qui alcuni concetti che richiederebbero interi articoli, quindi cercherò בס"ד di delimitare alcuni limiti. Nel caso qualcosa non sia chiaro è sempre possibile chiedere; in caso sia ritenuto necessario è possibile ב"נ וב"ש che sia aggiungano articoli più particolareggiati su determinati sottoargomenti.]
La Birkat Ha-Mazon è composta da quattro berakhot: (1) הזן את הכלHaZan Et HaKol, (2) ברכת ההדאה Birkat HaHodaàh ( נודה לךNodè Lekhà), (3) בונה ירושלים Bonè Yerushalaim, (4) הטוב והמטיב HaTov VeHametiv.
Si recita quando si effettua una quello che viene chiamato קביעות סעודה Qevi’ut Se’udàh, cioè ciò che viene considerato dai chakhamim come pasto.
L’opzione più comune per essere considerato pasto è quello di mangiare pane; dopo un ke-Zait si entra nell’obbligo di recitare la birkat Ha-Mazon mideRabbanan, mentre da una ka-Betzàh in quello direttamente dalla Toràh (mideOraita). Il Ramà (Rabbì Moshè Isserlis ז"ל) aggiunge inoltre che nel caso si sia assetati è necessario anche bere almeno un revi’it d’acqua [secondo Rav Chajim Naèh ז"ל 86 cc (centimetri cubi), secondo il Chazon Ish 150 cc – i sefaraditi seguono la prima opinione. Un bicchiere di plastica normale può variare dai circa 150 cc fino ai 200 cc come è possibile vedere sotto il bicchiere, e in base a ciò ci si può regolare].
Altra opzione è quella di mangiare quantità di Qevi’ut se’udàh di pat ha-Bà Be-Kisanin. Per i sefaraditi vale come 4 betzim (circa 216 grammi nel caso in cui un ke-zait valga 27 grammi, 240 grammi per chi sostiene 30 grammi); sarebbe opportuno non mangiare nella misura tra i 3 betzim e i 4 poiché si entra in una discussione tra chakhamim dell’epoca dei Rishonim: Rashì ז"ל sostiene che sono necessarie 4, e così si usa, mentre il Rambam sostiene che siano sufficienti 3. Per gli ashkenaziti è dipendente dalle opinioni, ma sicuramente oltre gli 8 betzim (opinione del Shulchan ‘Aruch Ha-Rav – circa 432 grammi nel caso un ke-zait valga 27 grammi) secondo tutti si deve recitare la birkat Ha-Mazon (cfr. Pisqè Teshuvot sull’argomento).

Nel caso ci siano almeno 3 persone che abbiano mangiato insieme si recita prima della birkat Ha-Mazon lo זימון Zimmun, che consiste in un “invito” a recitare la birkat Ha-Mazon. [Per delineare in che casi si recita lo Zimmun è necessaria una serie di articoli, che non sarà trattata al momento.]
L’obbligo di recitare la Birkat Ha-Mazon ricade sia su uomini che donne, anziani e adulti oltre i 13 anni. Prima c’è un obbligo halakhico per חינוך chinnuch ~ educazione.
Nel caso una persona abbia problemi a leggere la birkat Ha-Mazon, è possibile cominciarlo ad abituarlo a recitare una versione ristretta secondo la quale secondo molte opinioni si esce dall’obbligo, pertanto si è compiuta la mizwàh dalla Toràh, ma è opportuno cercare di farlo abituare a recitarla in versione completa per compiere la mizwàh come si addice

domenica 24 gennaio 2010

2.2.4.1 Tipologie di Berakhot – Birkot Ha-Nehenin – Berakhot Acharonot

Ci sono tre categorie di Berakhot Acharonot: (1)ברכת מעין שלש Birkat Me’en Shalosh, (2) בורא נפשות Borè Nefashot e la (3) ברכת המזון Birkat Ha-Mazon [che verrà trattata nell’articolo successivo בס"ד]. Si è obbligati a recitare la berakhà acharonàh relativa al cibo che si mangia da quando si è consumato almeno un keZait (cfr. 2.2.3).

1.ברכת מעין שלש Birkat Me’en Shalosh
La Birkat Me’en Shalosh ~ Sintesi delle tre si chiama così perché sintetizza le tre berakhot della Birkat Ha-Mazon, chiamata anche שלש ברכות Shalosh Berakhot ~ le tre Berakhot.
Abbiamo tre tipologie di Birkat Me’en Shalosh: [Per le berakhot rishonot cfr. 2.2.2]
(1) “על המחי' ‘Al HaMechiàh”: sui cibi che sono costituiti dai cinque cereali (grano, orzo, avena, segale e spelta), che hanno quindi come berakhàh iniziale מזונות Mezonot. [la variazione non è oggi più frequente, poiché è risaputo che la maggior parte della farina di Eretz Israel viene esportata, mentre ivi si utilizza farina dall’estero per la maggior parte]
(2) “על הגפן ועל פרי הגפן ‘Al Ha-Ghefen ve’al Perì Ha-Ghefen”: sul vino, succo d’uva e simili per i quali la berakhàh iniziale è בורא פרי הגפן“Borè Perì Ha-Ghefen” (Gafen per gli ashkenaziti); nel caso in cui il vino sia stato prodotto da uva da Eretz Israel si varia e si dice anziché ‘al perì Ha-Ghefen “ על פרי גפנה’al Perì Gafnàh”
(3) “על הפירות ‘Al Ha-Perot”: sulle 5 specie di frutta di Eretz Israel rimanenti sulle 7 [poiché si rimuove grano e orzo, che ricadono in “‘al haMechiàh”.], tali: olive, datteri, uva, melograni e fichi. Nel caso vengano da Eretz Israel si varia dicendo al termine “ על פירותי'’Al Peroteha”. [All’estero è necessario stare attenti a effettuare almeno l’estrazione delle terumot uma’aserot poiché gran parte della frutta che viene esportata non vi hanno effettuato le estrazione delle decime; è necessario anche stare attenti in tal caso a tutte le altre norme legate alle frutta, tali ‘orlàh, shevi’it e simili, che non sono frequenti fuori da Eretz Israel]

2. בורא נפשות Borè Nefashot
Borè Nefashot è la berakhàh finale che si recita in praticamente tutti i casi che non ricadono nella Berakhàh di Me’en Shalosh o nel pane e simili. Ricade in questa berakhàh anche il riso, anche se si usa recitare su di essa la Berakhàh di Mezonot all’inizio.

mercoledì 20 gennaio 2010

Orari Shabbath Bo

OrariShabbath Bo
22/23 gen '10 – 8 Shevat 5770

Entrata Ven 15 gen '10

Uscita Sab 16 gen '10

Milano

16.45

18.01

Roma

16.53

17.59

Firenze

16.53

17.59

Ancona

16.44

17.50

Bologna

16.50

17.57

Genova

17.00

18.06

Napoli

16.49

17.55

Pisa

16.56

18.03

Torino

17.03

18.10

Trieste

16.37

17.42

Venezia

16.43

17.50

Verona

16.49

17.55

Orari tratti dal Lunario ebraico 5770

Shabbat Shalom.

2.2.3 Tipologie di Berakhot – Birkot Ha-Nehenin – Fondamenti sulle Unità di Misura - Ke-Zait

Gran parte delle halakhot legate alle Birkot Ha-Nehenin sono dipendenti da alcune unità di misura, perciò è stato ritenuto idoneo pubblicare qualcosa sull’argomento che funga da fondamenta per proseguire. In particolare ci atterremo ad un esempio: le Berakhot Acharonot sono quelle da recitare nel caso una persona abbia mangiato più di un ke-Zait di cibo, ma quanto vale un Ke-Zait?

Il Ke-Zait è un’unità di misura che indica il volume di un’oliva. Nonostante il nome fuorviante s’intende un’oliva di circa 2000 anni fa, che è risaputo da diversi testi essere molto più grande di quella di oggi, solo che c’è una disputa su quanto più grande.

Il Rambam ז"ל nel commento alla Mishnayot di Massechet ‘Eduyot spiega che ha fatto il calcolo e un Ke-Zait di farina corrisponde a 9 דרהם Dirhem. Il Dirhem è una moneta dell’epoca che veniva utilizzata anche come peso, che valeva non meno di 3 grammi; c’è chi sostiene che valesse 3.2 grammi. Per questo motivo abbiamo una disputa se basarsi sui 3 grammi come unità di misura (opinione del Rishon LeTzion Ha-Gaon HaRav ‘Ovadiàh Yossef שליט"א) oppure 3.2 grammi (opinione sostenuta da diversi altri poseqim tra cui il Rishon LeTzion Ha-Gaon HaRav Mordechai Eliahu שליט"א – come riportato nel testo VeZot Ha-Berakhàh ) ottenendo quindi rispettivamente 27 grammi o quasi 30 grammi (29,8).

I poseqim si basano spesso su quest’unità di misura di peso per verificare il volume, anche se c’è chi sostiene (come il Rishon LeTzion Ha-Gaon HaRav Mordechai Eliahu שליט"א – come riportato nel testo VeZot Ha-Berakhàh) che oramai il peso è definito in base al minhag come unità di misura di Ke-Zait.

Di fatto questa è l’opinione nel mondo sefardita che è stata in ogni epoca influenzata dal Rambam ז"ל.

Il mondo ashkenazita ha qualche complicazione, poiché i poseqim ashkenaziti hanno dato “segni identificativi” delle unità di misura che si sono dimostrate essere variabili in base a tempo e luogo come la famosa “scatola di fiammiferi” che vale un ke-Zait.
Inoltre molti poseqim sostengono che ci sono rishonim da cui si capisce che un Ke-Zait è quasi il doppio della quantità che stima il Rambam ז"ל e per questo motivo sostengono che לחומרא le-Chumrà ~ per rigorosità è necessario seguire queste opinioni. In particolare è conosciuta l’opinione del Gaon Ha-Chazon Ish, grandissimo Chakham del secolo scorso.

A questo punto ci sono due cose in particolare da sottolineare:
- L’opinione del Gaon Ha-Chazon Ish è solo in forma più rigorosa, ma anch’egli non sostiene che sono misure date per facilitare.
- Anche presso gli ashkenaziti c’è una discussione enorme se seguire il Chazon Ish nelle misure di volume, poiché l’uso nella maggior parte dei luoghi era differente. Per questo motivo ognuno deve seguire il proprio uso, in particolare i sefaraditi, presso cui l’uso è sempre stato quello basato sul Rambam ז"ל che è sempre stato uno dei Poseqim di riferimento nel corso dei secoli.

Per l’unità di misura della Ka-Betzàh cioè come un uovo l’opinione accettata nella stragrande maggioranza dei casi corrisponde al doppio di un Ke-Zait

domenica 17 gennaio 2010

2.4 שם ומלכות - Shem uMalchut

Come abbiamo scritto precedentemente (2.1) uno degli scopi della berakhàh è sottolineare ad ogni occasione il Bene che HQB”H ci fornisce e riconoscere la Sua Misericordia nei confronti dell’Uomo; per questo motivo ogni ברכה berakhàh ~ Benedizione è composta nella sua פתיחה petichàh ~ formula di apertura da due parti che è necessario ricordare obbligatoriamente: (1) il Nome del Signore – Ha-Shem e (2) il Suo Regno sull’Universo, al fine di ricordare queste due concetti principali.
In sintesi questi due concetti sono chiamati שם ומכלות “Shem uMalchut” ~ “Il Nome e il Regno”, quindi in ogni apertura dopo le parole ברוך אתה Barukh attà ~ Benedetto Tu si recita (1) (Hashem) ה' (2)א-לקינו מלך העולם E-loqenu Melekh Ha-’Olam.. ~ Nostro D-o Maestà dell’Universo….

mercoledì 13 gennaio 2010

Orari Shabbath Vaerà

Orari Shabbath Vaerà
15/16 gen '10 – 1 Shevat 5770

Entrata Ven 15 gen '10

Uscita Sab 16 gen '10

Milano

16.35

17.53

Roma

16.45

17.51

Firenze

16.44

17.50

Ancona

16.35

17.42

Bologna

16.41

17.48

Genova

16.51

17.57

Napoli

16.41

17.47

Pisa

16.48

17.54

Torino

16.54

18.00

Trieste

16.28

17.34

Venezia

16.34

17.41

Verona

16.40

17.46

Orari tratti dal Lunario ebraico 5770

Shabbat Shalom e Chodesh Tov

2.2.2 Tipologie di Berakhot – Birkot Ha-Nehenin – Le Berakhot Rishonot principali

Tutte le berakhot dopo la loro פתיחהpetichàh (cfr. 2.3 Formulazione delle Berakhot) cioè “Barukh Attà H’ Eloqenu Melekh Ha’Olam” proseguono con una חתימהchatimàh ~ formula conclusiva differente a seconda di cosa si tratti, e questa chatimàh è ciò che andiamo a trattare nelle prossime righe בס"ד:

בורא מיני מזונות Borè Minè Mezonot
Si recita questa berakhàh per ogni cibo composto da uno dei cinque cereali che sono inseriti nell’impasto a scopo di saziare e non a solo scopo di collante, tranne sul pane o su ciò che viene considerato tale.
I cinque cerali sono: grano, orzo, segale, spelta e avena.
Quindi si recita questa berakhàh su: dolci a base di farina, pasta e simili.
L’uso comune è di recitare questa berakhàh anche sul riso, pur non tenendo la stessa berakhàh di chiusura, come vedremo successivamente .בס"ד

בורא פרי הגפן Borè Perì Ha-Ghefen (per gli ashkenaziti – Gafen)
Si recita questa berakhàh per i derivati dalla spremitura dell’uva sotto forma di vino o succo d’uva.
Chiaramente sull’uva stessa non essendo derivato da sé stessa si recita Borè Perì Ha-‘Etz.
Su altri derivati dall’uva bisogna verificare di caso in caso.

בורא פרי העץ Borè Perì Ha-’Etz
Si recita questa berakhàh per ogni frutto di albero che ha arbusto, a meno che non ci sia uso differente in tale luogo.

בורא פרי האדמה Borè Perì Ha-Adamàh
Si recita questa berakhàh per ogni frutto della terra e vegetale che non sia inclusa nella berakhàh precedente sulla frutta dell’albero.

שהכל נהי' בדברו She-HaKol Nihiah Bidvarò
Si recita questa berakhàh su tutto il resto, tali carni, latticini, pesce, e simili.

L’ordine delle berakhot è quello riportato qui sopra, a cui si dà il siman di מג"ע א"ש Mag’à Esh cioè מזונות Mezonot, גפן Ghefen (Gafen), עץ‘Etz, אדמהAdamàh, שהכל Shehakol.

Tutto questo non tiene in considerazione il pane, che ha una berakhàh a sé:
המוציא לחם מן הארץ Ha-Motzì Lechem Min Ha-Aretz
Che si recita su tutto ciò che rientra nell’ambito del pane.
Si stia attenti in particolare alla pizza, che nella stragrande maggioranza dei casi rientra anche in questo ambito, a meno che la quantità d’olio nell’impasto non sia percepibile o sia stato realizzato un altro metodo per trasformarlo in mezonot. E anche in questo caso, chi lo mangia come pasto entra nel caso quasi sicuro in cui deve fare Ha-Motzì, poiché considerato alla stregua del pane (Pat Ha-Ba BeKisanin); questo discorso sicuramente non vale per ciò che è mezonot, ma non ha almeno una di queste tre caratteristiche (1) è dolce, (2) è croccante oppure (3) è ripieno. Pur avendo queste tre caratteristiche, nel caso sia stato bollito o fritto sicuramente non si arriva in alcun caso a fare Ha-Motzì su di esso poiché totalmente differente dal pane. [Questa è solo una piccola parte di norme sull’argomento di “Pat Ha-Bà BeKisanin”, che si può tradurre (impropriamente) il pane formato da “tasche”]

martedì 12 gennaio 2010

Purim Burgul

Questa settimana abbiamo un altro minhag, meno diffuso di quello dei shovavim essendo ristretto solo alla cerchia dei libici, quello della lettura di un componimento particolare prima della lettura della Toràh di Shabbath, che ricorda l’arrivo di Purim nella settimana successiva.
Scrivendo Purim non sto prendendo un granchio colossale. Bisogna sapere che in molti luoghi i poseqim del luogo, in seguito a grandi miracoli locali accaduti, hanno fissato dei giorni di festa particolari, chiamati solitamente con l’appellativo di “Purim” seguito da un’indicazione relativo al miracolo.
I tripolini la prossima settimana avranno Purim Burgul!, il 29 di Tevet, risalente a circa 2-3 secoli fa. In questo c’è l’uso di non lavorare, di mandare mishloach manot , non recitare il Tachanun nella Teffillàh, e l’aggiunta al posto di questi a shacharit dei mizmorim “Min ha-Metzar” (118) e l’Hallel ha-Gadol (136). Questo uso è strettamente tripolino e non ha senso che gli altri lo facciano, come verrà Be”H spiegato futuro ב"נ וב"ש.
Lo shabbath precedente Purim (quindi quest’anno questo Shabbat Qodesh) si usa leggere un “Mi Khamokhà” relativo a quell’occasione particolare.
Faccio notare che chi non ha la possibilità di leggerlo in quel momento può leggerlo anche successivamente, e certamente non deve perdere dalla lettura in pubblico della Toràh Ha-Qedoshàh per leggerlo.

domenica 10 gennaio 2010

2.3 Formulazione delle berakhot

Ogni berakhàh è composta da due parti:
  • פתיחה Petichàh ~ apertura. La formula di apertura è classicamente la seguente: ברוך אתה ה' א- לקינו מלך העולם Barukh attà (Hashem) E-loqenu Melekh Ha-’Olam.. ~ Benedetto Tu Sia Hashem, Nostro D-o Maestà dell’Universo…
  • חתימה Chatimàh ~ sigillo/conclusione. Dipendente dalle singole berakhot. Ad esempio: ...בורא פרי העץ “Borè Perì Ha’Etz”, המוציא לחם מן הארץ “Ha-Motzì Lechem Min Ha-Aretz” עוזר ישרﭏ בגבורה “’Ozer Israel Bighvuràh” הנותן ליעף כח“ Ha-Noten Laya’ef Koach”.

Come è possibile vedere, in generale la Petichàh è una sola in tutte le berakhot, mentre la chatimàh è variabile a seconda del contesto stesso della berakhàh.
Nelle בירכות המצות birkot Ha-Mizwot ~ Berakhot relative alle Mizwot si aggiungono alla petichàh le seguenti parole: אשר קידשנו במצותיו, וציונו ... “Asher Qiddeshanu BeMizwotav, VeTzivanu…” ~ “Che ci ha santificati attraverso le Sue Mizwot, e ci ha Comandato”. Di fatto la berakhàh può proseguire in due forme: (a) על‘al ~ su oppure (b) ל “le…” di (fare). Ad esempio אשר קידשנו במצותיו, וציונו ... על מצות ציצית “Asher Qiddeshanu BeMizwotav, VeTzivanu” … “‘al Mizwat Tzitzit” על אכילת מצה “’al Achilat matzàh”, oppure להניח תפילין“Le-Haniach Tefillin”,לשמוע קול שופר “Lishmo’a Qol Shofar”, לגמור את ההלל “Ligmor et ha-Hallel”.

giovedì 7 gennaio 2010

Chodesh Shevat 5770

Rosh Chodesh dura 1 giorno: nel 5770 cade il 1 di Shevat (Sab 16 gen '10).

Non si recitano Tachanunim e si recita l'Hallel non completo, seguito da un Sefer Toràh e da Mussaf di Rosh Chodesh; inoltre si aggiunge il brano di "Ya'alè Veyavò" nella 'amidàh e nella birkat Ha-Mazon.

Il Molad: cade ven 29 Tevet (15 gen) alle 13.43 e 11 chalaqim

Pertanto la Birkat Ha-Levanàh:

  • Per i sefaraditi e gli ashkenaziti che attendono 7 giorni inizia: la sera del 9 di Tevet, Motzaè Shabbat Qodesh Bo.
  • E termina: la notte del 14 Kislev (tra gio 28 e ven 29 gen).

Date da ricordare (e dettagli in brevissima):

Tu BiShvat (15 Shevat / Shabbat 30 gen '10)
Non si legge Tzidkatechàh, poichè giorno in cui non si legge il Tachanun.

E' opportuno in tale giorno pregare per l'Etrog che si troverà per Sukkot, e c'è chi usa abbondare sul mangiare la frutta.

Shovavim

[Prosegue il periodo di Shovavim]

Tutto il periodo a partire dalla parashàh di Shemot fino a quella di Mishpatim o Tezzavè a seconda degli usi, è chiamato Shovavim (TT) che è l'acronimo del nome delle Parashot in quel lasso di tempo: Shemot, Vaerà, Bo, Beshallach, Yitrò, Mishpatim (Terumàh e Tezzavè).

Queste settimane sono più indicate di altre per la Teshuvàh su polluzioni sprecate non a fine di mizwàh. Ci sono vari usi su come organizzare in queste periodi di digiuno, in particolare l'uso italiano era quello di digiunare ogni lun e gio, come testimonia Rav Eliahu Mani ז"ל nel testo Qarnot Tzaddiq.

Come ogni periodo di digiuno non obbligatorio è opportuno aumentare in tali giorni lo studio della Toràh, Teffillot e Tzedaqàh.

Parashàh di Sheqalim

Lo Shabbat Qodesh precedente Rosh Chodesh Adar si aggiunge la lettura della parashàh di Sheqalim come maftir per ricordare al pubblico di offrire il Zekher LaMachatzit Ha-Sheqel. (cfr. articoli sull'argomento).

mercoledì 6 gennaio 2010

Orari Shabbath Shemot

Orari Shabbath Shemot
8/9 gen '10 – 23 Teveth 5770

Entrata Ven 8 gen '10

Uscita Sab 9 gen '10

Milano

16.27

17.45

Roma

16.37

17.43

Firenze

16.36

17.42

Ancona

16.27

17.34

Bologna

16.33

17.39

Genova

16.43

17.49

Napoli

16.33

17.39

Pisa

16.40

17.46

Torino

16.46

17.52

Trieste

16.19

17.26

Venezia

16.26

17.32

Verona

16.31

17.37

Orari tratti dal Lunario ebraico 5770

Shabbat Shalom

2.2.1 Tipologie di Berakhot – Birkot Ha-Nehenin – Introduzione

Con riferimento a traduzione precedente riporto alcune delle norme principali su uno degli argomenti più complessi che ci siano, quello delle berakhot in generale e delle birkot ha-nehenin, cioè sui godimenti come cibo e simili in particolare.
Per non entrare nel centro della discussione, ma d’altra parte non ignorare un argomento così importante ho pensato לענ"ד בס"ד di riportare le principali berakhot e alcune delle loro norme condivise da tutte le opinioni. [Queste non sono assolutamente tutte le norme, in particolare non si è voluto entrare in casi particolari e in norme su pat habà bekisanin poiché necessario almeno un articolo a parte]

domenica 3 gennaio 2010

Shovavim TT

Questa settimana (Parashat Shemot) parte una serie di settimane chiamate Shovavim T”T שובבים ת"ת. Questo nome è l’acronimo delle parashot lette in queste settimane; nell’ordine: Shemot, Vaerà, Bo, Beshallach, Itrò, Mishpatim, Terumàh e Tezzavè.
Qual è l’importanza di tutto ciò? Ci sono vari מנהגים minhaghim ~ usi legati a queste settimane. Sono settimane dedicate alla Teshuvàh in generale, e più in particolare indicate per la correzione di determinati tipi di peccati. Per esempio, Maran Ha-Chidàh (Rabbenu Chajim Yossef David Azulai ז"ל) nel ציפורן שמיר Tzipporen Shamir (6.94) riporta che il minhag in Italia era di digiunare tutti i lunedì e i giovedì di questo periodo. Secondo Rabbenu Ha-Ari-zal, inoltre, bisognerebbe riuscire a fissarsi un periodo equivalente a 84 giorni di digiuno.

Il minhag di digiunare era ampiamente presente in tutti i luoghi abitati da ebrei.
Attualmente molti posseqim (tra di loro Rav Ovadiàh Yossef Shalità) dicono che piuttosto di fare un digiuno fisico, è molto meglio aumentare lo studio della Toràh Ha-Qedoshàh, e il dare Tzedaqàh.
[In particolare è possibile effettuare un pidjion ta’anit, cioè riscatto del digiuno, dando in tzedaqàh la somma equivalente ad un pasto, che equivale secondo molte opinioni a 4 ka-betzim di pane, quindi circa 216 grammi di pane – cfr. טהרת הקדש Taharat Ha-Qodesh di Rav Aharon ראטה ז"ל]

[I calcoli su come raggiungere la quota degli 84 digiuni sono vari, e gli interessati possono controllare in varie fonti, tra cui la terza parte del testo קרנות צדיקQarnot Zaddiq, scritto da uno dei maestri di Rabbenu Yossef Chajim ז"ל (il Ben Ish Chai), Rabbenu Eliahu Mani ז"ל. In particolare ivi (1-14). Se qualcuno volesse digiunare si ricordi di fare a minchàh del giorno precedente la ricezione del digiuno (stampato nei siddurim) e stia attento che il digiuno non porti a lui disturbo nelle questioni di studio di Toràh, di insegnamento (in tal caso il digiunante è chiamato peccatore), o anche nelle questioni di lavoro perché potrebbe arrivare a non lavorare come si deve causa la debolezza, trasgredendo al divieto di לא תגנובו “Lo Tignovu” ~ “Non rubate” (Vayqrà, Qedoshim 19,11), non essendo questo un digiuno tra quelli obbligatori.]

2.2 Tipologie di Berakhot

Ci sono tre categorie di berakhot, che sono:

  1. ברכות ההנאה “Birkot Ha-Hanàah” ~ benedizioni sul godimento. Ricadono in questa categorie le berakhot su ciò che rafforza il corpo e produce ad esso godimento, come mangiare, bere e odorare buoni odori. Ad esempio: המוציא לחם מן הארץ hamotzì lehem min haAretz che è la berakhàh sul pane, בורא פרי העץ borè perì ha’etz che è la berakhàh sulla frutta che cresce sul’albero,שהכל נהי' בדברו shehakol nihya bidvarò che è la berakhàh più generale sul cibo che non appartiene ad una categoria particolare, come sui latticini sulle carni e simili.
  2. ברכות המצות “Birkot Ha-Mizwot” ~ benedizioni sui precetti. Ricadono in questa categorie le berakhot che riguardano la purezza del’anima, attraverso l’esecuzione delle mizwot. Ad esempio:relativamente all’indossare lo tzitzit, mettere i tefillin, ascoltare il suono dello Shofar a Rosh Ha-Shanàh, scuotere il Lulav, risiedere nella Sukkàh a Sukkot e simili.
  3. ברכות השבח “Birkot Ha-Shevach” ~ benedizioni di lode. Ricadono in questa categorie le berakhot che riguardano lo sviluppo dell’intelletto e della sua coscienza. Ad esempio: פוקח עברים Pokeach ‘ivrim,זוקף כפופים zokef kefufim, שכחו וגבורתו מלא עולם shekochò ughvuratò malè ‘olam, הזן את הכלha-Zan et ha-kol, מחי' המתים mehaye hametim, e simili.