Dalla seconda sera di Pessach si comincia a contare 49 giorni e la 50a sera è la sera di Shavu'ot.
Come compiere la mizwàh nel modo migliore
La mizwàh del conteggio dell''Omer consiste nel contare ogni sera il giorno in cui ci si trova.
Il momento migliore per compiere la mizwàh è nella prima mezz'ora dopo l'uscita delle stelle.
Si conta sia il numero dei giorni che il numero delle settimane.
A chi è rivolta la mizwàh
I maschi adulti (oltre 13 anni) hanno l'obbligo di compierla, nel caso siano bambini l'obbligo è di natura educativa, ma comunque è un obbligo halakhico.
Un bambino che dovesse compiere il bar mizwàh durante il periodo dell'Omer, deve contare con la berakhàh fino a tale gioro poichè obbligato per natura educativa, ciononostante dopo il bar mizwàh dovrà continuare a contare senza berakhàh (poichè ogni giorno è una mizwàh a sè, vedi dopo) e non può continuare con la berakhàh poichè il conteggio effettuato sino a tale giorno non era allo stesso livello di obbligo.
Relativamente alle donne, essendo questa una mizwàh dipendente dal tempo שהזמן גרמא SheHaZeman Garemà, sicuramente non hanno un obbligo di compierla.
C'è una discussione globale sul se possano le donne recitare una berakhàh su una mizwàh di questo genere, e ognuno in questo segue il proprio minhag, ma qui si aggiunge un altro fattore: secondo molte opinioni relative alla Torat HaNistar poichè le donne non fanno parte del תיקון Tiqqun ~ riparazione effettuata da questa mizwàh è addirittura loro vietata, e così prendono e stabiliscono la halakhàh molti poseqim sefaraditi tra cui Rabbenu Yossef Chajim ז"ל autore del Ben Ish Chai e Rav 'Ovadiàh Yossef שליט"א; per quanto il Rav autore del כף החיים סופר Kaf HaChajim Sofer indichi anche un'altra opinione sicuramente vale la norma di שב ואל תעשה עדיף Shev veal ta'asèh 'adif ~ siedi e non fare (una cosa problematica) è meglio.
Gli altri tempi della mizwàh
Nel caso non si abbia avuto la possibilità di contare l'Omer entro la prima mezz'ora dopo l'uscita delle stelle è possibile proseguire durante tutta la notte con la berakhàh; è opportuno comunque recitarla il prima possibile.Dall'inizio della mattinata si perde la berakhàh dello stesso giorno, ma è necessario comunque contare al fine di non perdere completamente la possibilità di contare nei giorni successivi con la berakhàh come vedremo successivamente.
Una mizwàh sola o 49 mizwot differenti
Sono presenti due opinioni nel talmud sulla definizione della mizwàh del conteggio dell''Omer; c'è chi sostiene che tutto il conteggio sia una singola mizwàh, quindi se viene perso un giorno tutta la mizwàh è persa; d'altra parte c'è chi sostiene che ogni singola sera è una mizwàh a sè.Secondo quest'ultima opinione, nel caso in cui si sia perso un giorno del conteggio è possibile continuare a contare.
Poichè c'è comunque il dubbio si seguono entrambe le opinioni nelle proprie rigorosità, perciò nel caso un cui si sia perso completamente un giorno del conteggio si deve continuare a contare, ma non è possibile recitare la berakhàh.
Contare senza berakhàh
Quando si conta senza berakhàh si legge tutto ciò che accompagna il conteggio dell'Omer, semplicemente omettendo la berakhàh.
E' opportuno in ogni caso se possibile, sentire la berakhàh da qualcun altro e dopo aver risposto "Amen" alla berakhàh contare immediatamente.
Attenzione al conteggio
E' necessario fare attenzione a determinati particolari durante il conteggio dell'Omer:
1. Prima della berakhàh è necessario sapere che giorno sia, per sapere su cosa si conta l'Omer
2. Dal tramonto è vietato contare anche in altre lingue il giorno dell'Omer, poichè nel momento stesso in cui si recita il numero dei giorni o lo si scompone in settimane si è già compiuta la mizwàh, perciò non è possibile per quella notte recitare la berakhàh.
Pertanto a chi chiede che giorno è dell'Omer si risponde: "Ieri sera abbiamo contato * giorni dell'Omer"; tutto ciò prima di aver recitato il conteggio per compiere la mizwàh, ma dopo averlo recitato è possibile tranquillamente contare il giorno dell'Omer anche infinite volte.
3. E' opportuno abituarsi a contare l'Omer anche verso la fine della teffillàh di shacharit.
Questo non è un obbligo halakhico, ma è opportuno per ricordarsi ogni giorno di contare; inoltre nel caso in cui non si sia contato la sera prima per un motivo qualsiasi, non si rischia di perdere la mizwàh.
Contare in pubblico
Nonostante sia opportuno non contare con la berakhàh prima dell'uscita delle stelle, nel caso si reciti la teffillàh di 'arvit con minjian dopo il tramonto è già possibile recitare la berakhàh per il conteggio affinchè:
1. Si guadagni il conteggio con minjian
2. Nessun partecipante non rischi di dimenticare di contare l'Omer.
Chi volesse comunque può non recitare la berakhàh con il pubblico (rispondendo comunque "Amen" alle loro berakhot e pensando esplicitamente che non esce dall'obbligo rispondendo) e recitarla poi dopo l'uscita delle stelle.
Come contare
Per contare è opportuno restare in piedi, come s'impara dal versetto; nel caso l'avesse recitata seduto בדיעבד bedi'eved ~ a posteriori è comunque uscito dall'obbligo. Nel caso di un anziano o di un malato molti poseqim considerando l'ora della necessità come bedi'eved permettono di farli rimanere seduti a priori; tra questi Rav 'Ovadiàh Yossef שליט"א [Chazon 'Ovadiàh - Yom Tov pag228, Omer paragrafo 8].
Si contano sia i giorni che le settimane, ma nel caso si sia contato uno solo בדיעבד bedi'eved ~ a posteriori è uscito dall'obbligo.
Ogni persona conti per sè il conteggio e non lasci che la berakhàh altrui lo faccia uscire dall'obbligo (a meno che non abbia perso la possibilità di recitare la berakhàh, come riportato prima).
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