Nel corso degli articoli passati abbiamo già trattato in cosa consistono i Tachanunim, in generale delineabili come confessione dei peccati [ וידוי Viddui] e recitazione di brani per ottenere espiazione e perdono per peccati commessi, base comune di ogni processo di Teshuvàh. Per questo ed altri fattori che ne delineano la loro importanza, bisogna stare molto attenti a recitarli come si deve; in particolare a non entrare in casi in cui si arriva a disprezzarne la recitazione, ad esempio saltandoli anche quando non si dovrebbe.
Nel caso particolare Maran nello Shulchan ‘Aruch non ricorda in nessun luogo di non recitare il Tachanun durante la giornata di Pessach Shenì. In base a questo ci sono poseqim che dicono di recitarlo anche in tale giorno [Chazon Ish, riportato in PT 492:1]. Nonostante ciò il minhag principale, in particolare per i sefaraditi [cfr. KHS 131:97-98], è quello di non recitarlo durante tale giorno.
Ci sono invece altri “giorni” legati a Pessach Shenì in cui il recitare il Tachanun è in discussione, in particolare a minchàh della vigilia di Pessach Shenì e il giorno seguente, rispettivamente il 13 e il 15 di Yiar. I motivi della discussione sui due giorni sono differenti, come vedremo בס"דtra poco.
Il 13 di Yiar a minchàh: solitamente l’uso è di non recitare tachanun a minchàh del giorno che precede il giorno in cui non si legge Tachanun, esclusi la vigila di Rosh Hashanàh e di Yom Hakkippurim [cfr. KHS 131: 101]. Questo in realtà è un motivo per estensione, perché prima valeva solo per determinate festività, poi esteso per tutte (anche per non provocare confusione). Nonostante ciò c’è chi sostiene che la vigilia di Pessach Shenì faccia eccezione, poiché tutto il motivo per cui non si recita tachanun durante pessach shenì è per ricordare il Qorban Pessach di cui parte veniva sacrificata il pomeriggio del 14 di Yiar. Per estensione, durante tutta la giornata non si recita tachanun. Poiché quindi la mattina in sé è già un’estensione non è necessario effettuare un’estensione sull’estensione [HB 131:46 e Berur Halachàh ivi:41]
Il 15 di Yiar: su questo uso c’è molta meno discussione, nel senso che moltissimi poseqim dicono di recitarlo senza problemi [HB 131:45:120 – ivi lista].Inoltre ci sono luoghi (Costantinopoli ad esempio) in cui convivevano i due usi fino ad arrivare all’abolire quello di non recitarlo per diversi motivi [KHS 131:98].
Qual è la סברה sevarà ~ ragionamento che sta dietro l’opinione di non leggerlo il 15? Per quanto la parte fondamentale del Qorban Pessach fosse il 14, in ogni caso veniva mangiato solo la sera del 15, pertanto, poiché parte della giornata è importante, c’è chi sosteneva non si leggesse. Anche secondo questa opinione però, quando il 15 cade di Shabbat Qodesh, si recita צדקתך Zidqatechàh [PT 492:1].
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