Il tashlich è uno di quei minhaghim che è entrato come regola fissa nell’ambito di tutto Israel. Il Maharil, tra le fonti originarie di questo uso, lo collega ad un midrash relativo all’ עקדת יצחק“‘Aqedat Yizchaq” ~ legatura di Yizchak אע"ה, poiché durante il tragitto per arrivare a destinazione, sul monte Moriàh, ci sono state diverse prove, c’è stato il salvarsi da una sorgente d’acqua creata apposta sul cammino, che li poteva annegare (MB 583,8). Dopo Minchàh del primo giorno si usa andare presso una fonte di acqua corrente, se fosse possibile fuori città, per dire il “Tashlich”, il cui testo è riportato nei Machazorim. Tutto ciò a priori; se però si è stati impossibilitati si reciti il secondo giorno dopo Mussaf.
Quando il primo giorno di Rosh Ha-Shanàh cade di Shabbath Qodesh, come in quest'anno (5770), c’è chi usa recitarlo il secondo giorno per svariati motivi, ma per i sefaraditi si recita in ogni caso il primo giorno [BIC 12].
C’è da segnalare che le donne sono esenti dal dire il Tashlich, anzi è meglio che non lo dicano per nulla [TH1 3,21], in particolare secondo la Qabbalàh, ma non solo.
C’è l’uso di scuotere parte dell’abito superiore quando si legge “vetashlich bimzulot yam” durante la lettura di “Mi ‘-l kamochàh” [Toràh Lishmàh 31].
תחל שנה וברכותה Tachel Shanàh uVirkoteha
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