Colui che benedice deve fare attenzione alle seguenti:
A. Quando nomina il nome di HQB”H (Ha-Shem) all’inizio deve sapere già su che cosa benedice.
B. La כונה kavvanàh cioè l’intenzione nel nominare il nome di HQB”H deve essere doppia: la forma scritta del tetragramma dev’essere pensata come “haia hovve veihè” cioè “E’ stato, E’ e Sarà” [N.d.R. riferito ad HQB”H che non solo è presente per tutto il tempo, ma lo crea] e nella lettura A-onai si pensa che HQB”H è אדון כל העולם Adon kol Ha’Olam cioè Padrone di tutto l’Universo.
C. Nel ricordare il Nome “Elokenu” si pensi che HQB”H תקיף וכל יכול “taqif vecol yachol” cioè che è “Possente e Onnipotente”.
E’ vietato interrompere parlando e sopratutto occupandosi di altro, nel mentre di una recitazione di una berakhàh o nel “seder Berakhot” che sta recitando lui stesso, perchè colui che benedice deve concentrare il suo pensiero solamente al significato dei termini della Berakhàh e per far questo non deve benedire in fretta.
La bocca deve essere pulita dallo sputo o da altre cose. (N.d.T. da cibo o chewing gum e simili.)
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