domenica 14 marzo 2010

2.15 מברך ושומע Mevarekh veShome’a

Due o più persone che abbiano l’obbligo di compiere una mizwàh dipendente dal suono come la lettura della Meghillàh di Ester, il suonare lo Shofar, recitare Qiddush e Havdalàh, non è d’obbligo che ognuno reciti la Berakhàh singolarmente, ma è possibile che la reciti uno soltanto e tutti gli altri ascoltano e escono dall’obbligo, e persino chi è già uscito dall’obbligo della mizwàh può recitare la Berakhàh ancora una volta per fare uscire dall’obbligo gli altri.

E’ però necessario che sussistano due condizioni: (a) colui che benedice e (b) colui che ascolta, entrambi devono avere כונה kavvanàh ~ intenzione particolare: (a) il primo di far uscire dall’obbligo della mizwàh coloro che ascoltano e (b) chi ascolta di ascoltare per uscire dall’obbligo della mizwàh.

C’è differenza tra colui che sente una Berakhàh senza nessuna intenzione e colui che ascolta la berakhàh per uscire dall’obbligo: il primo risponde “Barukh Hu uBarukh Shemò” (cfr. 2.14) e anche “Amen” persino nel caso abbia sentito solamente la fine della Berakhàh; il secondo non dice “Barukh Hu uBarukh Shemò” e ha l’obbligo di ascoltare la Berakhàh dall’inizio fino alla fine per poter rispondere “Amen” per farsi uscire d’obbligo [N.d.R. poiché è considerato come se lui stesso benedisse e per questo deve essere in condizione da recitarla completamente].

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