E vietato interrompere durante una berakhàh, non solamente parlando, ma anche stando in silenzio prolungato.
Tra la Berakhàh e l’azione ad essa associata il tempo di הפסק Hefseq ~ interruzione equivale al tempo che richiede ad un allievo per chiedere come sta il suo Maestro, dicendo le parole: שלום עליך רבי (ומורי)“Shalom ‘Alechà Rabbì (uMorì).
Questo periodo di tempo è chiamato nel Talmud (Bava Qamma 73b ועוד) תוך כדי דיבור Toch Kedè Dibbur ~ Entro una parlata.
Se questo lasso di tempo fosse trascorso e ha interrotto c’è da distinguere tra due casi:
a. nel caso l’interruzione fosse dovuta a un silenzio prolungato e non ha pensato ad altro fuorché alla Berakhàh oppure ha interrottoלצורך ענין הברכה “LeTzorekh ‘Ynyan Ha-Berakhàh” cioè a causa di circostanze legate al soggetto della Berakhàh (N.d.R. come per chiedere il sale quando manca per la birkat Ha-Motzì cfr. Berakhot 40a) non ha l’obbligo di benedire di nuovo, anzi ha il divieto di farlo.
b. nel caso abbia pensato ad altro oppure abbia interrotto a causa di argomenti שלא מענין הברכה Shelò Me’ynyan Ha-Berakhàh ~ non inerenti all’argomento / al soggetto della Berakhàh ha l’obbligo di recitare nuovamente la berakhàh[N.d.R. , poiché non è uscito dall’obbligo, e la berakhàh precedente è לבטלה leVatalàh ~ invano].
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