Del giorno di Tu-Be-Av ne abbiamo già parlato in articoli precedenti, quest’anno vorrei approfondire un concetto che si impara dal giorno stesso e che può riassumersi in questa frase:
מגלגלין זכות על ידי זכאי Megalghelin Zekhut 'al yedè Zakkai ~ si rigira il merito (per mano/) attraverso un meritevole וחיוב על ידי חייב Vechiuv 'al yedè Chayav ~ e debito (per mano/) attraverso un debitore ossia più una persona ha meriti e più HQB"H fa sì che arrivi attraverso di essa un merito ulteriore che doveva essere trasmesso all'Universo; allo stesso modo anche il contrario: più una persona fa averot (e quindi è debitrice nei confronti di HQB”H) e più HQB”H lo utilizzerà come tramite per portare eventi negativi, che comunque sarebbero accaduti; tutto dipende dalla tendenza delle azioni della persona.
E’ da sottolineare che il termine chiuv non è da associarsi con quello di colpa, bensì con quello di “debito”. Il “debito” di cui si parla è quello che si crea quando c’è un deficit tra ciò che potenzialmente si può realizzare di buono e ciò che effettivamente si fa.
Nel ragionare su questo concetto si deve fare attenzione a non cadere in questi tre errori:
(a) evitare di pensare che non sia possibile cambiare le cose poiché tutto dipende dall’intenzione che si ha e dalla quantità e qualità dei meriti e dei "debiti"; (b) a volte HQB”Q fa delle eccezioni alla regola per Suoi cheshbonot (conti Divini che potrebbero non essere chiari agli occhi di tutti) (c) non bisogna pensare che questo sia l’unico modo che HQB”H ha per far arrivare meriti e debiti all’Universo poiché nel caso in cui non ci sia nessuno di adatto per essere da tramite al Suo Volere manderà un altro inviato. Riguardo a ciò è detto “הרבה שלוחין למקום Harbè Sheluchin LaMaqom ~ Molti inviati ha il Maqom "Luogo" [il “Luogo” per Eccellenza, quindi HQB"H IS"L che occupa tutti i luoghi]”.
Per capire meglio il concetto di Megalghelin Zekhut 'al yedè Zakkai può essere utile esaminare parte di un מעשה ma'asè ~ gesta riportato al termine del secondo capitolo di massechet Ta'anit (18b) [di cui si parla anche in Massechet Semachot (capitolo 8)]:
"Quando Toryanos שר"י (generale romano) voleva uccidere Lolianos e suo fratello Pappos (due ebrei condannati ingiustamente a morte per salvare altri del popolo ebraico) a Ludkia (Spiega Rashì che si tratta della città di Lud, in Israele) gli ha detto (Toryanos): 'Se venite dal popolo di Chananya Mishael e 'Azariàh, venga il Vostro Signore e vi salvi dalle mie mani, allo stesso modo in cui ha salvato Chananya, Mishael e 'Azariàh dalle mani di Nevuchadnetzar שר"י [che li ha buttati in un braciere enorme perchè non si sono inchinati alla sua statua monumentale per onorarlo, come riportato nel libro di Daniel, e si sono salvati senza bruciarsi, camminando nel fuoco]'. Gli hanno risposto: 'Chananya, Mishael e 'Azariàh erano צדיקים גמורין Tzaddiqim Ghemurin ~ Giusti Completi ed erano degni che venisse fatto loro un נס nes ~ miracolo, e Nevuchadnetzar era un re corretto [N.d.T. perchè onorava HQB"H] e degno che si facesse un nes per sua mano, e tale רשע rash'à ~ malvagio [si riferiscono a Toryanos] è un sempliciotto e non è degno che si faccia un nes per sua mano e noi (paralano di sè stessi) abbiamo già un debito di annullamento verso il Maqom, e se non ci uccidi tu molti uccisori ha il Maqom, e molti orsi e leoni ha il Maqom nel suo Universo che ci assalirebbero e ci ucciderebbero, ma non ci ha consegnato HQB"H nelle tue mani se non per il fatto che in futuro vuole riscuotere il debito del nostro sangue dalle tue mani'; nonostante ciò (Toryanos) li ha uccisi immediatamente.
Hanno detto (testimoni che hanno assistito a quanto accaduto) non hanno fatto in tempo a muoversi da lì fino a che sono venuti alcuni ministri da Roma che gli hanno bucato le cervella (pena molto consueta ai tempi)."
Dalla risposta di Lolyanos e Pappos si può dedurre che ogni persona ha la facoltà di libero arbitrio per decidere come comportarsi e le conseguenze di tale comportamento non dipendono da lui stesso, ma dalla volontà di HQB”H. [Il concetto in sè prende più di qualche riga ma non approfondisco ora l’argomento perchè si rischierebbe di uscire fuori tema]
Questo concetto non solo è applicabile alle persone ma anche ai giorni: alcuni sono più propizi di alti per l’avvenimento di determinati fatti. Per esempio il giorno del proprio compleanno (chiaramente secondo il calendario ebraico) è un giorno di buon auspicio in cui c’è maggiore possibilità di avere הצלחהhatzlachàh ~ successo nelle proprie azioni [così scrive Rabbenu Yossef Chajim ז"ל nel testo Ben Yehoyadàh su Berakhot (28a)], mentre i giorni di Yorzait, cioè gli anniversari di morte, sono di minor auspicio ed è per questo che si usa digiunare e aumentare mizwot, per annullare questo effetto negativo attraverso la Teshuvàh.
I benè Yisrael possono innalzarsi oltre l’accezione negativa del giorno attraverso l’osservanza delle mizwot, ma devono ricordarsi che c’è la possibilità che li influenzi comunque a seconda di quanto effettivamente ci si impegna per annullarne gli effetti.
Per i motivi di cui sopra è importante conoscere quali siano giorni propizi e meno, in particolare la Ghemarà in Massechet Ta'anit (26b) riporta che non ci sono stati giorni טובים Tovim ~ buoni per il popolo d'Israel come Yom Ha-Kippurim e Tu-BeAv.
Il giorno di Tu-BeAv, il 15 di Av, è un giorno in cui sono accaduti molti eventi che hanno unito il popolo d'Israel; per questo motivo c’è maggiore possibilità di aumentare l'unione tra i benè Israel, in particolare attraverso lo studio di Toràh e Mizwot, che è ciò che unisce effettivamente il popolo ebraico, in quanto lo studio e l’osservanza delle mizwot rendono la persona e l’Universo più tendenti alla perfezione ed alla completezza, che per definizione sono elementi di unione e avvicinamento, opposti al concetto di ‘averàh ~ peccato, che crea disgregazione e quindi allontanamento.
Prendiamo quindi coscienza della potenzialità positiva di questo giorno particolare per sfruttarla.
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