- Ben Hametzarim: dal 17 di Tammuz al 9 di Av (al 10 in alcuni casi).
- Da Rosh Chodesh Av fino a Tish’à BeAv (il 9 di Av).
- שבוע שחל בו תשעה באב Shavu’a Shechal Bo Tish’à BeAv: la settimana in cui cade il 9 di Av, che parte da Motzaè Shabbath Qodesh Chazon (nella quale solitamente si legge la sidràh di Devarim), cioè all’uscita di Shabbath Qodesh precedente il giorno del 9 di Av.
- ערב תשעה באב Erev Tish’à BeAv: la vigilia del 9 di Av.
- Tish'à BeAv: il 9 di Av stesso, con alcune “estensioni” fino al 10 di Av.
Cominciamo Be”H IS”L a prendere in considerazione alcuni usi caratteristici di questi periodi cercando di entrare nello specifico. Ci sono alcune ristrettezze il cui periodo di applicazione è variabile a seconda dell’uso: per molte ristrettezze c’è un periodo minimo d’obbligo, e un periodo “aggiunto” derivato dall’uso. Si tenterà, Be”H, di dare idea anche di questi fattori. Tra le opinioni derivate dall’uso in modo più rigoroso abbiamo l’opinione dell’autore del Ben Ish Chai, Rabbenu Yossef Chajim ז"ל seguita da molti sefaraditi. Rav ‘Ovadiàh Yossef Shalità (testo di riferimento Halichot ‘Olam sul Ben Ish Chai) invece riporta solitamente un’opinione maggiormente facilitante.
Divieti di Ben Hametzarim
Musica, balli & canti: “Nonostante chi facilita durante l’anno nel sentire canti e lodi ad HQB”H IS”L accompagnati da strumenti musicali attraverso radio o altri supporti musicali (musicassette, cd, mp3 etc.) abbia su cosa appoggiarsi, in ogni caso nel periodo di Ben Hametzarim bisogna evitare di sentirli […] E c’è da essere rigorosi anche sui bambini che siano giunti in età di educazione (N.d.T. circa 5-6 anni secondo molte opinioni)” [TH7 5.2-5]. Ho cercato di essere il più letterale possibile nella traduzione di uno dei vari testi che si occupa di queste halakhot, il cui senso è praticamente uguale in tutti. Il motivo per la quale ho cercato di attenermi alla traduzione del testo è dovuto ad un’ignoranza (nel senso stesso della parola, di ignorare) abbastanza diffusa relativa ad una regola abbastanza importante. E’ una regola direttamente nella ghemarà (Ghittin 7), e riportata come Halakhàh anche nello Shulchan 'Aruch da Maran (Orach Chajim 560:3): il divieto di suonare strumenti musicali senza scopo di mitzwàh (come per matrimoni e simili). Si è inoltrata abbastanza la facilitazione di sentirli nel caso non si vedano, come nel caso di supporti musicali vari, per vari motivi. Nonostante ciò durante il periodo di ben hametzarim il divieto torna ad essere quello sulla musica strumentale in tutte le sue forme, poiché il motivo del divieto è ricordare la distruzione del Beth Hamiqdash, che in questo periodo dobbiamo ricordare particolarmente. Sono invece permessi canti di lode ad HQB”H IS”L, se non supportati da strumenti musicali, e sicuramente è permesso cantare mentre si recita la teffillàh (in particolare per il חזן chazan) o quando ci si occupa di Toràh Haqqedoshàh, ad esempio al fine di concentrarsi meglio, anche se c’è chi sostiene che sarebbe bene evitare anche questa a priori da Rosh Chodesh [OL3 25:2]. Come la musica, in questo periodo è vietato anche il ballo, anche se non supportato da musica. C’è da facilitare nel far sentire musica, anche accompagnata da strumenti musicali nel caso di una סעודת מצוה se’udat mizwàh ~ pasto legato ad una mizwàh particolare, come quella di un ברית מילה berit milàh, פדיון הבן Pidjion haben o di un סיום מסכת syum massechet ~ conclusione di un trattato, a condizione che non sia stato posticipato. Sicuramente però non è possibile suonare e ballare durante la se’udàh della sera precedente la milàh. Gli ashkenaziti in ciò sono più rigorosi e non facilitano neanche per le se’udot mizwàh.
Per casi patologici di persone che hanno gravi disturbi nel caso non sentano musica è necessario consultarsi con un’autorità competente [Mi permetto בק"ד di segnalare OL3 25:2].
Berakhàh di Sheechejianu: la berakhàh di Sheechejianu può capitare di essere recitata in 4 categorie d’occasioni.
- La prima consiste nell’indossare un vestito che per l’attuale proprietario sia nuovo (potrebbe anche essere di decima mano) e lo renda contento.
- La seconda è nell’acquisto di un’automobile o di una casa, o dell’ampliamento di quest’ultima.
- Il terzo relativo al mangiare un frutto che è nuovo per quell’anno ed è la prima volta che lo mangia in quell’anno stesso.
- Il quarto è il caso di una mizwàh particolare, come nel caso del berit milàh del proprio figlio, del pidjion o simili.
Tranne in quest’ultimo caso si deve cercare di evitare di porsi nelle condizioni di dover recitare questa berakhàh. – Questo divieto dovrebbe essere tenuto secondo molti poseqim [OL3 25:3] fino al termine del 10 di Av.
Nel caso si tratti di frutta che non si trovi in un periodo successivo si permette di recitare sheechejianu a condizione di non poterlo tenere in frigorifero in buone condizioni fino a dopo Tish’à BeAv, o almeno fino al primo Shabbat Qodesh disponibile [OL3 25:3]. Si permette anche nel caso una donna incinta desideri un frutto nuovo; in tal caso prima di mangiarlo [OL3 25:3]
In ogni caso non si comprino e/o calzino scarpe nuove a partire da Rosh Chodesh [OL3 26:1], ma è possibile comprare scarpe nuove di gomma o di tela per il 9 di Av fino al giorno prima.
Sposarsi: l’uso abbastanza diffuso è quello di non sposarsi fin dal 17 di Tammuz [BIC 4]. Nonostante ciò ci sono molti poseqim [HO , OL3 25:1] che permettono di sposarsi fino a Rosh Chodesh; in particolare nel caso si siano superato i 20 anni come single [HO]. In tal caso si può permettere anche di unirsi a tale simchàh nonostante ci siano balli e canti [a condizione stretta che siano separati e non ci siano altre forme di "atteggiamenti inconvenienti"], poiché si tratta di una se’udàt mizwàh [OL3 25:1].
Fidanzarsi: è sempre possibile fidanzarsi, persino il giorno del 9 di Av, poiché c’è il rischio che qualcuno lo preceda. Non è però possibile imbandire un banchetto per il fidanzamento se oltre Rosh Chodesh (secondo Rav ‘Ovadiàh) o il 17 di Tammuz (secondo altri), ma è possibile fare un piccolo rinfresco ed eventualmente cantare; è comunque vietato anche in questo caso accompagnarlo strumentalmente. C’è chi inoltre usa vietare anche il fidanzamento [BIC 4].
Fonti principali: Ben Ish Chai Sidrat Devarim =BIC, Halichot ‘Olam sul BIC = HO, Torat Hamo’adim volume 7 = TH7 di Rav David Yossef Shalità; Shulchan ‘Aruch Orach Chajim = OC; Mishnàh Beruràh = MB; fonti per Sheechejianu TH 75.6-11,23-24; Matrimonio 5.13-14. Per le regole di massima di Sheechejianu si veda invece BIC 1 Sidrat Reeh.
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