venerdì 25 settembre 2009

Cicli di studi che partono in questi giorni

In questi giorni d’inizio anno (5770), abbiamo diversi studi ciclici che partono da zero alla quale è possibile cominciare a seguirli secondo l’ordine, recuperando i pochi giorni persi.
Faccio solo alcuni esempi su alcuni studi che mi sono più conosciuti, ma è possibile trovare molti altri (cfr. ad esempio http://www.dafyomi.co.il/ , nella sezione di studi giornalieri – in ebraico / inglese).

  1. “Chafetz Chajim”. Testo il cui autore è Rabbenu Yisrael Meir Ha-Kohen di Radin che tratta di norme sul לשון הרע Lashon Ha-R’à, normalmente tradotto come maldicenza. In realtà il campo è più vasto perché si tratta di parlare di cose che sono considerati difetti nel prossimo, anche se veri. Cosa non molto risaputa però è che ci sono casi in cui è una mizwàh raccontare questi, come nel caso si sappia una cosa che possa essere un problema su qualcuno con cui il prossimo voglia mettersi in società (economica, matrimonio e simili), è necessario avvisarlo a condizioni particolari, in particolare a condizione che non abbia già concluso di mettersi in tale società. Questa e altre norme si trovano illustrate in questo splendido testo, il cui studio solitamente dura circa 4 mesi ebraici, con circa due norme al giorno.
  2. “Shemirat Ha-Lashon”. Opera più ampia dello stesso autore dall’aspetto più etico su come è opportuno gestire il proprio linguaggio, con particolare attenzione al campo del Lashon Ha-R’à. Si conclude in un anno.
  3. “Qitzur Shulchan ‘Aruch”. Opera di Rav Shelomò Ganzfried ז"ל, include un riassunto delle principali norme presenti nello Shulcan ‘Aruch (Orach Chajim e Yorè De’à). Si conclude in un anno. Nonostante principalmente le norme riportate seguono l’uso ashkenazita, è possibile trovare glosse sia sull’opinione più moderna della Mishnàh Beruràh (il cui autore è lo stesso del Chafetz Chajim sopra citato – Rabbenu Yisrael Meir Ha-Kohen ז"ל) o quella di poseqim sefaraditi come il Ben Ish Chai.

Come queste idee se ne possono trovare altre (principalmente in ebraico/inglese/francese), ma ho preferito esplicitarne alcune (parzialmente disponibili in lingua italiana), come buoni possibili proponimenti.



Chatimàh Tovàh

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