In un precedente articolo sulla vigilia di Yom Ha-Kippurim abbiamo ricordato che è necessario terminare il pasto prima del tramonto, poiché c’è una mizwàh della Toràh di aggiungere מחול על הקודש dal Chol ‘al haqodesh ~ (n.l.) profano al sacro, cioè accettare su di sé la festività prima che effettivamente inizi, e che quest’obbligo è valido anche per le donne. Inoltre da quando questa תוספת tossefet ~ aggiunta (di tempo) viene messa in atto, si applicano già da essa tutte le regole di Yom Ha-Kippurim [TH1 10,6 & O.C. 608:2]. Se ha accettato su di sé la tossefet solo con il pensiero ancora in pieno giorno e ci ha ripensato, può mangiare fino a quando non lo accetta esplicitamente [TH1 10,7].
Completiamo il discorso aggiungendo che se una persona non ci pensa proprio, la qedushàh di Yom Ha-Kippurim viene ricevuta con la ברכה berakhàh ~ benedizione di Sheechejianu sul sefer toràh di Kol Nidrè.
Nel caso Yom Ha-Kippurim fosse invece capitato Shabbath Qodesh, ancora prima, alla lettura di “Boi Kallàh” in “Lechàh Dodi” o nel “Mizmor Shir Leyom Hashabbath” [BIC 11].
[Ho visto recentemente che sono presenti vari articoli sull'argomento della Tossefet Shabbat Qodesh e di Yom Ha-Kippurim sul sito di Mi KeAmchà. Si può trovare il link nei preferiti.]
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