La vigilia di Yom Ha-Kippurim è un giorno incredibilmente denso, poichè ci sono moltissime cose da fare. In sintesi:
סליחות Selichot particolari. La viglia di Yom HaKippurim aumentano, in particolare per gli ashkenaziti.
כפרות Kapparot: anche questo nei prossimi giorni
טבילה Tevillàh: è un ottimo מנהג minhag ~ uso immergersi nel Mikvè in questo giorno. In caso non abbia la possibilità di immergersi nel mikvè è bene fare la doccia con quantità di 9 Kabin corrispondenti a 21,6 litri secondo l’opinione più rigorosa (Chazon Ish) che corrispondono a circa 3 minuti sotto getto massimo. Non è necessario che l’acqua sia fredda. (TH1 10,2). C’è chi usa recitare nel Mikvè il ודוי Viddui ~ Confessione dei peccati. Ai nostri tempi quest’uso è da evitare per vari motivi (per approfondire TH1 10,3). Il BIC riporta che è bene fare le stesse tevillot di Rosh Hashanàh.
Pasti (riassunto molto in breve di TH1 cap. 9):
(1) Nel trattato di Berachot 8b viene riportato che chi mangia e beve il nono giorno (di Tishrè, vigilia di Yom Hakippurim) è come se avesse digiunato il 9° e il 10° giorno (di Tishrè). Per questo abbiamo una mizwà direttamente dalla Toràh che consta nell’abbondare nel numero di pasti. Secondo la regola stretta bisogna aumentare il numero di pasti rispetto a quello che è lo standard della persona. Per vari motivi ci sono diversi usi su quanti pasti fare, i più comuni sono 5 o 7 pasti.
(2) In ogni caso è vietato digiunare in questo giorno. Ed è bene evitare di lavorare in questo giorno; e anche chi lavora deve sapere che non c’è סימן ברכה siman berachàh ~ benedizione da quel lavoro.
(4) Anche le donne sono obbligate ad aumentare il numero di pasti.
(5) Si stia inoltre attenti a mangiare cibi leggeri, evitando per esempio uova, latte caldo, aglio, pesci e carne grassa. Anche questi però è possibile però mangiarli la mattina; se possibile è consigliato mangiare un pasto a base di pesce nelle ore mattutine.
מלקויות Minchàh (TH1 10,5): si prega Minchàh ancora in pieno giorno, prima della סעודה מפסקת Se’udàh Mafseket ~ (n.l.) pasto prima del digiuno. Nella תפילה Teffillàh ~ preghiera di Minchàh si dice il Viddui alla fine dell’amidàh, e si usano fare altre aggiunte, come stampato nei machazorim.
מלקויות Malkuiot [O.C. 607:6 e MB ivi]: è un buon uso, dopo minchàh, emulare le 39 frustate che si ricevevano nel caso in cui una persona fosse stata trovata colpevole di uno dei peccati per la quale si è passibili di frustate. Si usi per questa pratica la punta di una normale cintura (non la parte ferrata) e se la faccia battere leggermente a torso nudo come espiazione di peccati e ricordo che in teoria avrebbe potuto dover subire questa pratica in modo più “completo”. Il Ramà riporta che il frustato reciti il viddui sottovoce, mentre il frustante recutu per 3 volte il versetto “Vehu Rachum” che è composto da 13 parole.
סעודה מפסקת Se’udàh Mafseket: i chakhamim ZZ”L hanno istituito la lettura del Viddui prima della Se’udàh Mafseket ~ (n.l.) pasto prima del digiuno, affinchè chas veshalom si evitino situazioni spiacevoli [cfr. MB 607:1]. In tale pasto c’è chi usa intingere il pane nello zucchero, ma in ogni caso è bene che lo intinga anche nel sale precedentemente come nel resto dell’anno [BIC 4].
תוספת יום הכפוריםTossefet Yom Hakippurim: E’ necessario terminare il pasto prima del tramonto, poiché c’è una mizwàh della Toràh di aggiungere מחול על הקודש dal Chol ‘al haqodesh ~ (n.l.) profano al sacro, cioè accettare su di sé la festività prima che effettivamente inizi. Anche le donne hanno questo precetto da compiere. E in questa תוספת tossefet ~ aggiunta (di tempo) si applicano tutte le regole di Yom Hakippurim [TH1 10,6 & O.C. 608:2]. Se ha accettato su di sé la tossefet solo con il pensiero ancora in pieno giorno e ci ha ripensato, può mangiare fino a quando non lo accetta esplicitamente (TH1 10,7).
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