lunedì 14 settembre 2009

Rosh Ha-Shanàh - 2. Il Seder

Gli usi in questo campo sono molteplici, e non siamo venuti Chas veshalom a cambiarli.
In base a Horayot 12a si usa mangiare determinati cibi chiamati סמנים “simanim” ~ segni come buon augurio per l’anno che viene. Prima di ogni cibo si usa recitare una preghiera legata alle particolarità del cibo stesso. Ci sono però delle linee generali valide per qualunque uso:
  • E’ preferibile fare la נטילת ידים Nettillat Yadajim ~ lavaggio delle mani e la ברכת המוציא birkat Hamotzì ~ benedizione sul pane, prima di cominciare a mangiare i “simanim” cosicché da non entrare in situazione di dubbio relativo a berakhot invano. In tal caso non si benedica sui simanim, ma si faccia direttamente lo Yehi Ratzon relativo. Se una persona non ha un uso certo relativamente all’ordine è preferibile che adotti questo. Anche in questo caso, durante il pasto deve recitare בורא פרי העץ “borè perì ha’etz” prima di mangiare il primo frutto, che di solito è il dattero [TH 4,2].
  • In un luogo ove ci sia un מנהג minhag ~ uso conosciuto nella quale si mangiano i simanim prima della nettillàh è necessario fare la ברכה berakhàh ~ benedizione iniziale sui simanim. In questo caso si stia attenti prima a fare la berakhàh sul cibo, mangiare, e poi tornare a mangiare dopo aver recitato lo yehi ratzon sul secondo assaggio. Si ricorda che per l’ordine delle berakhot si benedice prima su un frutto (borè perì ha’etz) e poi su una “verdura” (borè perì haadamàh).
  • Lo Yehi Ratzon si fa ricordando il nome di HQB”H e non dicendo semplicemente “Hashem” [TH1 4,2], ed è bene rispondere Amen dopo lo Yehi Ratzon altrui, anche se non intende uscire dall’obbligo della recitazione dello stesso.
  • Relativamente allo yehi ratzon sulla mela non si dica alla fine כדבש “kidvash” ~ come il miele, poiché la formula “più dolce del miele” è ricordata sul giudizio divino [TH1 4,2].
  • Nello Zohar HaQadosh c’è scritto che non bisogna ricordare i propri peccati a Rosh Ha-Shanàh. Bisogna pertanto stare attenti a non ricordarli esplicitamente; per questo non si recita il tachanun in questo giorno [BIC 13]. Lo riporto in questa sezione poiché ci sono molti che usano mangiare il polmone tra i simanim e ci sono versioni errate in base a questo principio dello yehi ratzon שתהיו חטאותינו קלות כראה “sheyhu chatotenu kallot karea” ~ “che i nostri peccati siano leggeri come i polmoni”; da preferire invece la formula ראה נא בענינו וריבה ריבהו ומהר לגאולינו גאולה שלמה למען שמך. יר"מ ה"א ו"א שתאיר עינינו במאור תורתך “Ree na be‘onienu verivah rivenu umaher legaolenu gheullàh shellemàh lema’an shemecha. Yehi Ratzon Milefanechàh H’ Eloqenu veEloqè Avotenu Shetair ‘enenu bimeor toratecha” ~ n.l. “Osserva la nostra condizione misera, e combatti le nostre battaglie, e affrettati a portare la redenzione, una gheullàh ~ redenzione completa affinchè il Tuo Nome (sia in Gloria). Sia la volontà davanti a Te HQB”H IS”L che illumina i nostri occhi con la luce della Tua Toràh.” [KHS 583:15].
  • Si stia molto attenti al controllo di tutta la frutta che non contenga vermi chas veshalom, poiché per ogni verme si trasgrediscono 5 divieti [Makkot 16b].
  • C’è chi usa fare il seder anche durante il giorno [Mattè Efraim citato in BIC fine 4].
  • Poiché ciò che si mangia a Rosh Ha-Shanàh è di auspicio per tutto l’anno si evita di mangiare frutta acerba, cibi con aceto [BIC 6], acidi come il limone, amari [KHS 583:18], piccanti o pepati [TH1 4,2; PT 583:8]. Ciò vale anche per chi è abituato a mangiarli, persino se gli piacciono in particolar modo. C’è inoltre l’uso di evitare di mangiare noci poiché la ghematria (valore numerico) di Egoz אגוז ~ noce è la stessa di chet חטא~ peccato [Ramà 583:2]. [Chi ha fatto i conti ha trovato che Egoz vale 17, mentre chet 18, ma è dovuto al fatto per cui spesso si conta anche la parola stessa, e quindi il 17 aggiunge 1 della parola e arriva a 18. Questo procedimento è chiamato Kollel כולל]
  • In ogni caso è bene avere del sale sul tavolo come per il resto dell’anno e prima d’intingere la fetta di hamotzì nel miele o nello zucchero (a seconda degli usi), s’intinga nel sale come durante il resto dell’anno; ciò poiché il miele e lo zucchero sono aggiunte dagli usi, ma non vengono a sostituire la regola [KHS 583:4, ע"ע Toràh Lishmàh 500].


תחל שנה וברכותה Tachel Shanàh uVirkoteha

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