Dopo aver visto (22.19) cosa dice il testo Peninè Ha-Dat su alcuni degli usi su Simchat Toràh, riporto qui alcune variazioni rispetto all'articolo pubblicato da Torat Immecha
La sera i sefaraditi e gli italiani (così ho visto fare a Milano יע"א) non leggono dai libri della Toràh alcun brano, ma solo effettuano le haqqafot. I sefaraditi non usano neppure leggere versetti particolari, ma ogni giro recitano una teffillàh particolare.
I Chattanim: c'è chi usa che siano 3 -
- Chattan Me'onàh. E' quello che sale alla lettura del brano Me'onàh. Attualmente non ha altre particolarità, ma nel Kaf Ha-Chajim Sofer (669:2) riporta che in Turchia c'era l'uso che si leggesse fino alla sua chiamata con il terzo sefer che dev'essere poi cambiata e letta dal maftir.
- Chattan Toràh. E' quello che conclude la lettura della Toràh. C'è chi usa che legge dall'inizio della Parashàh (è questo è l'uso comune tra i sefaraditi) e c'è chi usa leggere da dove si sono fermati precedentemente (così ho visto fare in diversi battè kenesset italiani a Milano).
- Chattan Bereshit. E' quello che inizia a leggere il libro di Bereshit. Ove, come in alcune comunità italiane, la parashàh di Bereshit è letta durante il giorno di Simchat Toràh solo per alcuni versi da un chumash, il Chattan Bereshit ha posto il Shabbat successivo a Simchat Toràh, per l'appunto, Shabbat Bereshit.
Per completezza aggiungo che c'è un uso in Romania (così riporta il Kaf Ha-Chajim Sofer 669:2) di aver un quarto chattan, il chattna Vaya'al che legge la parashàh successiva al chattan me'onàh.
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