In tutti i digiuni, fuorché il 9 di Av, si recita il Tachanun e il seder Selichot dopo la ’Amidà di Shacharit.
[N.d.T. nel caso in cui siano presenti 10 digiunanti (c’è chi permette anche con 6)] Vengono chiamati a salire tre digiunanti nella parashàh di “Vaychal”: al primo Vaychal fino "Le’ammò" e gli altri due da “Salecha” fino ad “Asher ani ‘ose immach”, saltando quindi tutto il brano del vitello d’oro per non ricordare questo grande peccato in questo giorno di digiuno. Si usa che anche il pubblico dica ad alta voce i brani “shuv micharon apecha” e le 13 middot. [N.d.T. così è l’uso dei nostri fratelli ashkenaziti, i sefaraditi invece usano vietare completamente anche questo tipo di lettura, poiché non è differente dal divieto di parlare durante la lettura della Toràh, divieto valido secondo tutte le opinioni.]
Prima della preghiera di Minchàh si legge nuovamente Vaychal (anche il giorno del 9 di Av) ed il terzo che sale e legge il maftir “Dirshu Hashem beimmatzeo (Yeshaiah cap. 55). [N.d.T. Anche questo è un uso dei nostri fratelli ashkenaziti, i sefaraditi non usano leggere la haftaràh a Minchàh dei digiuni.]
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