A channukkàh abbiamo diverse variazioni durante la teffillàh. Vediamo prima le variazioni nella ‘Amidàh, presente in tutte le teffillot, per passare poi a quelle nella teffillàh di shacharit in particolare.
על הנסים ‘Al Hanissim nella Amidàh
Nella ברכת ההודאה Birkat HaHodàah, meglio conosciuta come berakhàh di מודים“Modim”, 18a della ‘Amidàh come è composta oggi, si aggiunge un brano durante tutte le teffillot di channukkàh [TH3 10:1-2], chiamato על הניסים ‘al hanissim ~ sui miracoli. Questo brano ha due versioni, una dedicata a channukkàh ( בימי חשמונאי Bimè chashmonai) e l’altra a Purim (בימי מרדכי Bimè Mordechai).
Nel caso in cui si sia dimenticata l’aggiunta di ‘Al Hanissim: se non si sono ancora pronunciate le parole “Baruch Atta H’”, è necessario interrompere e tornare indietro. In caso siano state già pronunciate, non si torni indietro. In tal caso è bene, ma facoltativo, aggiungere ‘al hanissim dopo il termine di “Elo-ai, Netzor” anteponendo le parole “Modim Anachnu Lach ‘al hanissim” fino a “Venodèh Leshimchà Haggadol Selàh” [TH3 10:3].
Il nussach stesso dell’aggiunta di ‘al hanissim ha diverse varianti a seconda del posseq che si segue. Ognuno in ciò segua il proprio minhag.
La Teffillàh di Shacharit durante Channukkàh
Durante channukkàh ci sono usi diversi relativi al מזמור mizmor ~ salmo che si legge prima di H’ melech, ארוממך ה' כי דלתני “Aromimmchà H’ ki dilitani”, poichè di solito si salta il primo versetto מזמור שיר חנוכת הבית לדוד “Mizmor Shir Channukkàt Habayt leDavid”. I sefaraditi anche durante channukkàh saltano questo versetto come durante il resto dell’anno, mentre gli ashkenaziti usano leggerlo senza saltare il versetto tutto l’anno [TH3 10:15].
הלל Hallel
Durante tutti questi giorni non si legge il tachanun, ma al suo posto (a Shacharit) si legge l’Hallel, completo e recitando la berakhàh אשר קידשנו במצותיו וצונו לגמור את ההלל “...asher Qiddeshanu Bemizwotav, veziwanu LiGmor et HaHallel”, e concludendolo con “Yehalleluchà” come stampato nei siddurim [TH3 10:9]. Poiché la benedizione di ‘Yahalleluchà’ conclude la prima, è necessario non interrompere durante la lettura parlando o occupandosi di altre cose, così da evitare molteplici problemi halakhici [cfr TH3 10:13].
L’Hallel si legge anche senza minjian, ed è compreso nell’obbligo anche l’ אבל avel ~ luttuoso, persino durante nei suoi primi 7 giorni di lutto (eviti però di essere chazan) [TH3 10:13].
Le donne non sono obbligate alla sua lettura; se vogliono però possono recitarlo. Sussiste nonostante ciò un’enorme discussione se possano recitarlo con la berakhàh o meno. [TH3 10:10]
Sefer Toràh
Dopo l’Hallel si recita un Chatzì Qaddish si estrae un Sefer Toràh (due durante Rosh Chodesh), con 3 persone che salgono al sefer. Dal secondo al settimo giorno l’uso sefaradita e degli ashkenaziti in Eretz Israel è quello di leggere ogni giorno il brano relativo al sacrificio del giorno corrispondente: il primo legge fino alle parole מלאה קטרת “Meleàh Qetoret”; il secondo prosegue fino alla fine del “sacrificio”; il terzo ripete tutto il brano. Fuori da Eretz Israel gli ashkenaziti usano che il terzo non ripeta, ma prosegua con la lettura del sacrificio del giorno successivo [TH3 11:3]. Nel caso abbiano errato la parashàh da leggere e se ne siano resi conto dopo la fine della terza chiamata non è necessario tornare a rileggere, poiché si è usciti dall’obbligo [TH3 11:4].
Dopo l’Hallel si recita un Chatzì Qaddish si estrae un Sefer Toràh (due durante Rosh Chodesh), con 3 persone che salgono al sefer. Dal secondo al settimo giorno l’uso sefaradita e degli ashkenaziti in Eretz Israel è quello di leggere ogni giorno il brano relativo al sacrificio del giorno corrispondente: il primo legge fino alle parole מלאה קטרת “Meleàh Qetoret”; il secondo prosegue fino alla fine del “sacrificio”; il terzo ripete tutto il brano. Fuori da Eretz Israel gli ashkenaziti usano che il terzo non ripeta, ma prosegua con la lettura del sacrificio del giorno successivo [TH3 11:3]. Nel caso abbiano errato la parashàh da leggere e se ne siano resi conto dopo la fine della terza chiamata non è necessario tornare a rileggere, poiché si è usciti dall’obbligo [TH3 11:4].
Brani che si saltano e che si aggiungono
Si prosegue poi la teffillàh come al solito, tranne che per la non lettura dei brani che non si leggono poichè non si recita il tachanun (Mizmor Ya’anechàh tra ashrè e Uvà Letzion; Teffillàh Ledavid prima di Beth Ya’akov) [TH3 10:14], l’eliminazione delle parole “Hashir shehayu haleviim omerim ‘al haduchan” e l’aggiunta di un mizmor prima di “Hoshienù” relativo a channukkàh: “Mizmor Shir Channukkàt Habayt leDavid”(Tehillim 30) [TH3 10:15].
Si prosegue poi la teffillàh come al solito, tranne che per la non lettura dei brani che non si leggono poichè non si recita il tachanun (Mizmor Ya’anechàh tra ashrè e Uvà Letzion; Teffillàh Ledavid prima di Beth Ya’akov) [TH3 10:14], l’eliminazione delle parole “Hashir shehayu haleviim omerim ‘al haduchan” e l’aggiunta di un mizmor prima di “Hoshienù” relativo a channukkàh: “Mizmor Shir Channukkàt Habayt leDavid”(Tehillim 30) [TH3 10:15].
Rosh Chodesh
Durante channukkàh cade sempre Rosh Chodesh. A seconda degli anni può durare 1 o 2 giorni. In tale giorno è necessario effettuare anche le aggiunte relative a Rosh Chodesh, tali Ya’alè Veyavò nell’amidàh, l’estrazione di un secondo sefer dal quale il 4° che sale legge la parte di Rosh Chodesh, recitando il chatzì Qaddish solo dopo il secondo sefer [TH3 11:9] e si recita anche mussaf di Rosh Chodesh, aggiungendovi anche ‘al hanissim [TH3 10:2]. Dopo la chazaràh si legga quindi “Barekhì Nafshì” seguito da “Mizmor Shir Channukkàt Habayt leDavid”; si prosegua quindi con il “Qaddish Yehe Shelamàh” e “Qavè” come durante il resto dell’anno.
Durante channukkàh cade sempre Rosh Chodesh. A seconda degli anni può durare 1 o 2 giorni. In tale giorno è necessario effettuare anche le aggiunte relative a Rosh Chodesh, tali Ya’alè Veyavò nell’amidàh, l’estrazione di un secondo sefer dal quale il 4° che sale legge la parte di Rosh Chodesh, recitando il chatzì Qaddish solo dopo il secondo sefer [TH3 11:9] e si recita anche mussaf di Rosh Chodesh, aggiungendovi anche ‘al hanissim [TH3 10:2]. Dopo la chazaràh si legga quindi “Barekhì Nafshì” seguito da “Mizmor Shir Channukkàt Habayt leDavid”; si prosegua quindi con il “Qaddish Yehe Shelamàh” e “Qavè” come durante il resto dell’anno.
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