martedì 15 marzo 2011

La Meghillàt Ester – Ogni Azione ha le sue Conseguenze

Il Ramchal (Rabbi Moshèh Chajim Luzzato ז"ל, grande Chakham ~ saggio e Mequbbal padovano di due secoli fa) introduce la sua opera מסילת ישרים “Messilat Yesharim” dicendo di voler trattare principalmente temi che sono molto “conosciuti” agli occhi degli uomini, perchè proprio per questo motivo spesso sono poco approfonditi, perchè ritenuti evidenti. 
Su questa scia Rav Eliahu Dessler ז"ל (Mikhtav MeEliahu 1, 76) illustra diversi esempi di questo concetto attraverso la meghillàt Ester. 
Prendiamo in considerazione uno di questi, un dettaglio che spesso sfugge alla semplice lettura; il periodo coperto dalla meghillàh: 9 anni. 

Chi penserebbe che qualcosa fatto 9 anni prima abbia conseguenze oggi? 

Chi penserebbe che l’andare alla se’udàh del re Achashverosh, disobbedendo all’ordine dei חכמים chakhamim ~ saggi della generazione, possa portare alla potenziale distruzione completa di tutto un popolo in un giorno solo? 

Questo non è l’unico fatto che a distanza di tempo porta a conseguenze apparentemente abnormi: tutti i fatti e personaggi della meghillàh hanno radici più lontane. 
Ad esempio (in breve):
  • Hamman הרשע Harash’à ~ il malvagio discende da ‘Amaleq Harash’à, che sarebbe dovuto essere estirpato secoli prima da Shaul HaMelekh ע"ה; quest’ultimo ha atteso una notte più del dovuto prima di uccide il re Aggag, ultimo discendente di ‘Amaleq. Durante questa notte il re Aggag ha fatto in tempo a far concepire un figlio ad una schiava, concepimento dalla quale discenderà Hamman Harash’à. Quindi se non fosse stata attesa questa notte di troppo, non ci sarebbe stato secoli dopo Hamman Harash’à.[Shemuel A, cap 15]
  • [in base a Meghillàh 13b] “Era risaputo dinnanzi ad HQB”H (IS”L) che Hamman, il malvagio, avrebbe portato dei sheqalim per (corrompere il re Achashverosh affinché gli permettesse di terminare in modo definitivo) la questione con il popolo d’Israel, perciò ha anticipato i loro (del popolo) sheqalim rispetto ai suoi (di Hamman il malvagio)”. Vediamo qui che gli sheqalim di secoli prima, della generazione del deserto, permettono di creare una sorta di “difesa” spirituale per ciò che è avvenuto ai tempi di Hamman Harash’à.
  • David HaMelekh ע"ה, è stato appena detronizzato dal figlio Avshalom con un abile colpo di stato. Come se ciò non bastasse, ora David haMelekh ע"ה è inseguito perché il figlio vuole completare l’opera uccidendolo. In questo contesto David haMelekh ע"ה viene maledetto “pesantemente” da un grande chakham della generazione: Shim’ì Ben Gheràh, capo del Sanhedrin, lo stesso grande chakham che in futuro sarà maestro di suo figlio Shelomò Hamelekh ע"ה. Nonostante l’offesa, nonostante la possibilità di rispondere (e di uccidere Shim’ì, visto che aveva mancato di rispetto al Re), David הע"ה preferisce lasciare correre, dicendo che è HQB”H IS”L ad aver detto che doveva maledirlo, e lasciando Shim’ì Ben Gheràh in vita per tutta la generazione. [cfr. Shemuel B cap. 15-16] Da Shim’ì discenderanno sia Mordechai che Ester. Se David HaMelekh ע"ה non avesse lasciato correre, non sarebbero nati, e attraverso chi sarebbe arrivata la Gheullàh? 

Questi sono alcuni esempi legati alla meghillàh, nei quali possiamo osservare in modo evidente che le nostre azioni, nel bene e nel ‘meglio’, possono avere conseguenze non solo a distanza di qualche ora, giorno o mese, ma addirittura di anni o generazioni. 

Spesso pensando a questo si evitano molti errori. 

Sapendo che le brutte azioni vengono sempre pagate, se non ora, dopo... e d’altra parte che quelle buone hanno sempre dei frutti positivi, che possono arrivare a difendere persino i nostri discendenti dopo millenni.

Questo è uno dei temi principali sottolineati dalla meghillàh.

Non è necessario esplicitare che ci sono millenni di azioni precedenti che portano a Purim; il popolo comprende da solo che tutte le azioni hanno delle conseguenze, spesso a lungo termine, e che non è sempre possibile alla moltitudine capire quali sono le cause che hanno portato a determinate conseguenze (il popolo pensava che non andando alla se’udàh si provocasse chillul HaShem chas veshalom). 
Ciò che è chiaro è che per evitare tali spiacevoli potenziali conseguenze è necessario comportarsi secondo l’halakhàh, o ancora meglio, לפנים משורת הדין lifnim mishurat haddin, cioè stando attenti a fare anche più del dovuto, esattamente come ha fatto David HaMelekh ע"ה non uccidendo Shim'i Ben Gheràh.

Ogni azione ha delle conseguenze...

... pertanto cominciamo bene compiendo le mizwot legate a Purim come si deve; per farlo dobbiamo conoscerne gli aspetti halakhici, molto più di quelli “midrashici”. 
Quattro sono le mizwot principali: (1) Miqrà Meghillàh, (2) Mattanot Laevionim, (3) Mishloach Manot e (4) Se’udàh di Purim. Legate a queste ci sono altre mizwot, alcune delle quali tratteremo בס"ד strada facendo... (E' sufficiente cliccare sulla Mizwàh per trovarsi il dettaglio delle loro Halakhot; per le note sulla Tefillàh - clicca qui e altri מנהגים minhaghim ~ usi)

Purim Sameach!

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